Ennio Bastiani
Esplorazioni umane

ENNIO BASTIANI
Esplorazioni umane
a cura di Alain Chivilo'

15 gennaio - 13 febbraio 2022

Orari: da mercoledì a domenica
10.00-13.00        14.30-18,30

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inaugurazione: 15 gennaio 2022 ore 17.30
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Una buona parte, se non tutta, dell’inventiva umana è stata già originata dalla natura, fornendo lungo millenni incessanti e infinite metodologie di lettura e comprensione che si sono evolute nel genere Sapiens, attraverso lenti ma costanti progressioni intellettive, tecnologiche e relazionali con l’esterno. La pittura non è da meno, poiché si ravviva e trova un proprio esistere da tutto quello che la creazione può determinare nel suo rapporto tra il bello e il brutto. L’artista Ennio Bastiani si muove in costanti intrecci visivi per celebrare la figura umana, fornendo fondamentale attenzione alla femminilità.

Partendo da un concetto indicato da Salman Rushdie, affine anche all’arte, “il linguaggio e l’immaginazione non possono essere imprigionati”, Bastiani delinea di conseguenza universi astratti, all’interno dei quali forme e colori evidenziano astrazioni visuali per sinuosità androgine, volutamente tendenti a corpi di donna. Il pittore bresciano parte per pensare avvicinandosi all’approccio di Vincent van Gogh, ossia prima sognare i propri dipinti, poi dipingere

i propri sogni. Ogni tela di Bastiani vive all’interno di labirinti concettuali retti da sagome proto cellulari ingrandite al fine di fornire elementi utili a disorientare, ma essenzialmente, utili a visualizzare un possibile oltre che si compone in tratti umanizzati. In questa visione, attraverso fitti accostamenti composti da segni modulari, ideati dall’artista stesso lungo continui effetti, si crea una tendenza a vedere contorni ed oggetti in strutture amorfe noto come pareidolia: dalla natura l’osservatore viene condotto a fornire un significato a forme casuali associandole a figure in questo caso femminee. L’intenzione di Bastiani non consiste nell’obbligarci a supporre ma, grazie a questo effetto, tende a mostrarci una sua realtà e volontà espressiva. Gli infiniti codici visivi si strutturano attraverso un ordinamento concettuale, predeterminato e pensato a oltrepassare una possibile realtà sottesa e simultaneamente

celata allo stesso tempo. La sua volontà è di uscire dai luoghi comuni cercando di fornire messaggi anche attraverso elementi ulteriori, quali gli occhi ma soprattutto una didascalia sempre puntuale all’opera. Come un Arcimboldo contemporaneo, Bastiani unisce elementi proto biologici in combinazioni ardite per esplorazioni umane di tutti i giorni.

La sua astrazione non alloggia in un mondo di iperuranio, bensì cerca di esplorare vita e femminilità creando un filo di Arianna utile a farci entrare, ma simultaneamente anche ad a uscire.

In sinergia al pensiero di Khalil Gibran “ogni uomo ama due donne: l’una fatta dalla sua immaginazione, l’altra deve ancora nascere” nell’iter di Ennio Bastiani l’esplorazione artistica è personale e non dedotta dall’usufruitore, che può solo cercare di modularla in possibili interpretazioni.

Ennio Bastiani, dunque, cela dietro un onirico e artistico vetro una donna come metafora di un universo imperscrutabile. Dal suo interno, in originalità, cerca di indagare le molteplici sfaccettature che essa stessa nasconde tra passione, ansia, inquietudine, dolore all’interno di recondite armonie cromatiche.

Una percezione di erotismo pervade, quindi, all’interno delle sue rappresentazioni che, in segrete sinuosità, si evidenziano come icone moderne per grazie sensuali ancora del tutto da decifrare. Ennio Bastiani, espressivamente, pennella soggetti liberi infondendo in essi un’essenza fonte di ulteriori sensibilità, in accordo al personale essere che ognuno di noi, pensante e vivente, concettualmente possiede. In questo modo si crea una duplice interpretazione atta a portare tutti noi a individuare sempre quel giusto equilibrio tra realtà e oniricità.

All’interno di ogni disamina umana sussistono infinite scomposizioni e tessere che, biologicamente, determinano un rimando alla doppia elica caratterizzante una struttura genetica tradotta in simboli pittorici, tramite libere associazioni visive, percettive e chimiche: un mosaico che da singole proto tessere si dipana in ideazioni tutte da scoprire. Nelle sue opere le figure appaiono e scompaiono allo stesso istante perché tutto ruota in una costante percezione che si divide tra essere reale ed essere immaginata. Nel primo caso si possono apprendere e verificare labirinti tonali dalle numerose valenze umane, nel secondo si cerca invece di correre su orbite astratte, le cui argomentazioni spesso non collimano nelle intersecazioni geometriche e biologiche generatesi dalla mano del pittore, lungo personali e introspettive visioni.

Dunque, si partecipa e si visualizza ogni cosa in mondi imperscrutabili, laddove il rapporto positivo/negativo o negativo/positivo si strutturi o tenda a generarsi in molteplici complessità.

Il cammino di Ennio Bastiani, indubbiamente non semplice e non diretto a tutti, diviene artisticamente efficace nell’istante in cui nuove dimensioni spirituali approdano a forme energetiche ed emozionali ulteriori.


Info: www.casadelmantegna.it 
tel. 0376 360506