Alla fine dei Conti. Riflessioni sulla vita e sulla morte. IV edizione


Rassegna culturale a ingresso libero.
Da Gennaio a Maggio.

Ideata e organizzata da Elena Alfonsi.

Gli appuntamenti si prefiggono di offrire al pubblico spazi di riflessione sul tema della morte per incrementare l’attenzione culturale sul valore della vita, attraverso alcune corrispondenze.

Elena Alfonsi è studiosa di Storia della Critica d’Arte e Tanatologa Culturale.

Presidente dell’Associazione Aretè, si occupa di arte, cultura e Death Education attraverso la pittura, la scultura, la fotografia, la letteratura, la poesia, il gioiello contemporaneo. E’ ideatrice di progetti didattico–culturali, di progetti di responsabilità etica a sostegno della cultura, di laboratori didattico formativi per un corretto approccio all’arte.
Nel 2017 ha creato la Rassegna di Cultura Alla fine dei conti. Riflessioni sulla vita e sulla Morte che si svolge nella Casa del Mantegna a Mantova.
Nel 2018 co-realizza il Progetto “La morte nell’arte. La cultura veicolo di sviluppo” che promuove in varie sedi in Italia.
Dal 2021 sarà l’organizzatrice di un’esposizione itinerante, la prima in Italia, dedicata al Gioiello Devozionale Contemporaneo in collaborazione con AGC Associazione Gioiello Contemporaneo, che inizierà da Padova nell’Oratorio di San Rocco per poi proseguire in altre sedi.
Scrive per il portale “Vivere il Morire”, collabora come docente al Master Death Studies & the End of Life dell’Università degli Studi di Padova.

PROGRAMMA 2020


lunedì 27 gennaio 2020 - ore 18.30
A MEMORIA E THANATOS
Elena Alfonsi, Stefano Iori, Giorgio Colombo.
L’appuntamento sarà dedicato a La Giornata della Memoria con un ospite d’eccezione, poiché Giorgio Colombo è cugino di Primo Levi. Kristallnacht, l’inizio della tempesta.
Performance di Stefano Iori in dialogo con Giorgio Colombo. In Germania, la notte tra il 9 e il 10 novembre 1938 furono distrutti più di 7.000 negozi gestiti da ebrei e circa 200 sinagoghe, almeno 100 persone vennero uccise e 20.000 arrestate. Questa l’entità nefasta della Notte dei cristalli.
Di lì a poche settimane ebbero inizio le deportazioni di massa: il lager di Buchenwald, vicino a Weimar, accolse le prime migliaia di ebrei. L’Europa trascurò il primo segnale di quella che sarebbe stata la Shoah. L’abulia diffusa nei confronti della devastante tempesta che travolse gli ebrei del continente venne dissolta il 27 gennaio del 1945, quando le truppe sovietiche entrarono nel campo di Auschwitz. Da quel giorno nessuno poté più trincerarsi dietro il misero paravento del “non sapevo”.
Elena Alfonsi, è studiosa di Storia della Critica d’Arte e Tanatologa Culturale.
Giorgio Colombo, nasce a Torino nel 1934. Laureato in filosofia, negli anni ’70 è incaricato dal Ministero degli Esteri a curare la cultura italiana in vari Paesi. Pubblica La scienza infelice (Bollati-Boringhieri).
Stefano Iori, scrittore e giornalista mantovano è Direttore Artistico di Mantova Poesia – Festival Internazionale Virgilio e del Sirmio International Poetry Festival. È Direttore Responsabile dei Quaderni del Premio Acerbi e della rivista Menabò.

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Lunedì 10 febbraio 2020 – ore 18.30
AMBIENTE E THANATOS
Elena Alfonsi, Andrea Fiozzi, Carlo Masgoutiere
Andrea Fiozzi, è responsabile del “Centro di Educazione Ambientale Parcobaleno” di Mantova. Un Progetto ideato e gestito dall’Associazione Anticittà, in collaborazione e con il contributo del Comune di Mantova ( www.parcobaleno.it).
Nel 1998 crea Parcobaleno e sviluppa attività didattiche e culturali per le scuole e gli adulti.
Precious Plastic, morte e rinascita dei materiali: il riciclo del futuro da una raccolta differenziata consapevole. Precious Plastic (preciousplastic.com) è una comunità globale di centinaia di persone che lavorano per una soluzione all’inquinamento plastico. È stata fondata nel 2013 da Dave Hakkens che ha iniziato a condividere gratuitamente online conoscenze, strumenti e tecniche. Attualmente si è diffusa in tutto il mondo arricchendosi di idee in molteplici settori della trasformazione e dell’utilizzo dei materiali plastici.
Arch. Carlo Masgoutiere, appassionato allo studio della forma e di come si sviluppi spontaneamente nella natura, per poter rispondere a determinate funzioni che tra loro costituiscono la realtà da noi vissuta in un perfetto equilibrio eco-sistemico. Questo si esprime materialmente ottimizzando la quantità del materiale locale in strutture geometriche armoniche con l’ambiente e funzionali al miglior risultato possibile, dove il processo ciclico di vita e morte fa di uno scarto un bene primario per altre forma di vita.
Il progetto I-GLOO della start-up Arche 3d di cui è fondatore, nasce dalla sua tesi di laurea nella quale, basandosi sui concetti esposti, li applica alla progettazione di una soluzione architettonica per una situazione d’emergenza come il terremoto, utilizzando tecnologie innovative, materiali di scarto e naturali, sviluppando un processo ciclico nel quale dalla “morte” di una comunità se ne possa ripristinare la “vita”.

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Lunedì 17 febbraio 2020 - ore 18.30
CERVELLO E THANATOS
Elena Alfonsi, Marco Marchini
Marco Marchini é medico neurologo presso l’Ospedale Carlo Poma di Mantova dal 1989. È stato docente alla Scuola di Specializzazione in Neurologia dell’Università degli Studi di Parma. È autore di numerose pubblicazioni scientifiche e del romanzo intitolato “L’Ombra non protegge dalla pioggia”, in cui attraverso un tratto della storia di un uomo descrive le conseguenze della malattia di Alzheimer.
Il Dott. Marchini afferma: “Nel cervello risiede il controllo dei meccanismi che tengono in vita l’uomo. Senza di esso il corpo muore. Ma soprattutto, nel cervello è custodita l’identità dell’individuo, la consapevolezza del mondo esterno e di sé. Questa identità consiste in una sorta di “registrazione” dell’intero vissuto dell’essere umano, contenuta in quella che è definita memoria. Quando si perde il substrato anatomico della cognizione di sé, l’identità della persona è completamente perduta. La morte dell’identità ha un trascorso lento. Avviene inesorabilmente: indipendente dagli arti che continuano muoversi, indipendente dagli occhi che continuano a guardare. Crudele è la morte dell’identità lentamente sottratta al corpo, lascia spazio solo ad incolmabili solitudini, valanga inarrestabile che trascina con sé la coscienza di un’esistenza a cui non vi può essere ritorno”.

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Lunedì 24 FEBBRAIO 2020 - ore 18.30
GIALLO E THANATOS
Elena Alfonsi, Luigi Caracciolo
ATTENZIONE: EVENTO ANNULLATO
Luigi Caracciolo, è Docente di Scienza e Tecnica Investigativa e Storia delle Organizzazioni Criminali presso la Scuola di Alta Formazione in Scienze Criminologiche Istituto FDE di Mantova;
Esperto in Sicurezza Urbana, Componente il coordinamento scientifico della rivista Crimen et Delictum-Journal of Criminological and Investigative Sciences. Componente del Comitato Tecnico Scientifico della Regione Lombardia per il contrasto alle Organizzazioni Criminali. Storico della letteratura poliziesca, ha più volte partecipato a Festival e rassegne del genere sia come componente di giuria sia come esperto in grado di dialogare con gli autori. Dal 2012 è responsabile della Sezione Gialli del Festivaletteratura di Mantova. Collabora con Mantova Poesia – Festival Internazionale Virgilio, con il Sirmio International Poetry Festival di Sirmione, è socio dell’Associazione “La Corte dei Poeti” di Mantova.
Qual è il valore e il significato attribuito da greci e latini alla morte?
Della morte si parla poco e malvolentieri, eppure è l’elemento strutturale della letteratura “gialla”, un genere di enorme successo. Come interpretare questo elemento di (apparente?) contraddizione?
Non in tutte le epoche la letteratura gialla ha presentato la morte con le stesse caratteristiche, esiste una relazione tra modelli culturali e rappresentazione della morte?


Lunedì 2 marzo 2020 – dalle ore 16.00 alle ore 18.30
c/o Politecnico di Mantova, via Scarsellini 15
ARCHITETTURA E THANATOS
Elena Alfonsi, Massimo Ferrari, Claudia Tinazzi, Luigi Franciosini, Massimo Carmassi
ATTENZIONE: EVENTO ANNULLATO
La proposta per l’appuntamento del 2020 si riferisce alla possibilità di contrapporre, anche nel tema dell’architettura per la morte, in una sorta di dialogo a due la pratica e la critica come a sottolineare l’impossibilità di fronte ad un tema tanto complesso quanto “antico” di separare le necessità sempre contemporanee che conducono ad un progetto dalla collocazione storica e critica degli esempi che ne hanno costruito il valore civile, collettivo.
Per questo il convegno vede due interventi che a partire dall’esperienza personale provano ad affrontare i due approcci, da una parte Luigi Franciosini che da architetto legge criticamente una sequenza di architetture esemplari per trovare una coerenza e una lettura capace di costruire significati e possibilità e dall’altra Massimo Carmassi che a partire dalla sua esperienza da neo laureato degli anni Settanta all’interno dell’Ufficio Progetti del Comune di Pisa ha sperimentato diverse interpretazioni progettuali al tema dell’ampliamento cimiteriale.


Lunedì 9 marzo 2020 – ore 18.30
GIOIELLO E THANATOS
Elena Alfonsi, Maria Rosa Franzin
ATTENZIONE: EVENTO ANNULLATO
Maria Rosa Franzin, vive e lavora a Padova. Dal 2013 è la Presidente di AGC, Associazione Gioiello Contemporaneo. Ha partecipato ad esposizioni nazionali ed internazionali. Opere in Collezioni permanenti: Museo degli Argenti Palazzo Pitti Firenze - Museo Zuckermann, Padova - MAD Museum, NewYork. Pensare alla morte.
Che cosa ci sollecita l’argomento, cosa ci intimorisce nel pronunciarne la parola, dove ne possiamo trovare il significato. Case dell’Anima: Quali Forme, Colori, Materiali?
Molti anni fa avevo visto una interessante mostra sulla vita ed il quotidiano nel popolo degli Etruschi e nelle loro case dell’anima. Le forme di piccole dimensioni, proprio come piccole case, erano considerate luoghi in cui veniva raccolto il significato dell’uomo e della sua esistenza. Questi miei pezzi sono piccole “case”, costruite con una geometria un po’ “sbagliata”. Una sorta di luogo, le cui pareti esterne riscaldate fortemente con il fuoco mantengono il colore prodotto dalla sua forza. All’interno, ho voluto animare i colori sovrapponendoli uno sull’altro, ho inserito in alcuni di questi oggetti una parete di resina ruvida al tatto, o piccoli pezzi di legno di bosso, simbolo di immortalità.
Questi “piccoli luoghi” raccolgono l’idea di azioni vitali, passioni, ricordi, il pensiero di un corpo che era in vita.
mariarosafranzin11@gmail.com


Lunedì 6 aprile 2020 – ore 18.30
GUERRA E THANATOS
Elena Alfonsi, Carlo Saletti
ATTENZIONE: EVENTO ANNULLATO
Carlo Saletti, è uno Storico, Traduttore, Registra di Teatro. E’ Direttore dell’Istituto Mantovano di Storia Contemporanea. Si occupa di ricerca dell’Ottocento e del Novecento, di allestimenti museali. Ha progettato e realizzato il Museo dell’Ossario di Custoza in provincia di Verona.
Tra le sue pubblicazioni si segnalano L’Ossario di Custoza. Guida storica e turistica (2013) e Il giorno della gran battaglia. Un atlante (2016). Un suo libro ha ispirato Il figlio di Saul, premio Oscar per il miglior film straniero nel 2016.
I campi di battaglia sono luoghi di morte per eccellenza ma anche siti di accumulo dei corpi di quanti sono caduti nel corso degli scontri. In un tempo relativamente breve, il terreno si riempie dei resti dei nemici, tanto i vittoriosi, quanto gli sconfitti. Entrambi giacciono, dove sino a poche ore prima vi erano coltivazioni di frumento e praterie. L’intervento affronta le tematiche inerenti al come si moriva sui campi di battaglia dell’Ottocento, i cui siti sono sparsi nella nostra regione, e quale era il destino dei corpi dei caduti.


Lunedì 27 aprile 2020 - ore 18.30
LEGGEREZZA E THANATOS
Elena Alfonsi, Laura Campanello
ATTENZIONE: EVENTO ANNULLATO
Laura Campanello, laureata in filosofia e specializzata in pratiche filosofiche e consulenza pedagogica, opera come Consulente Pedagogica e Analista Biografica a Orientamento Filosofico (Abof) e a Olgiate -LC- e Milano. Autrice di alcuni articoli su riviste specializzate nel campo della salute e delle cure palliative è anche autrice di testi, tra cui Sono vivo ed è solo l’inizio – riflessioni filosofiche sulla vita e sulla morte – e Leggerezza, editi entrambi da Mursia.
Leggerezza è stato presentato anche al Festival della letteratura di Mantova a Settembre 2015. Sul tema della vita, della rinascita e della felicità collabora da anni con il Corriere della Sera.
A tali tematiche è approdata come “esperta” dopo esperienze pluriennali accanto a malati inguaribili e persone in lutto nonché acanto a chi sceglie di affrontare con consapevolezza le difficoltà e le gioie della vita. Altre informazioni su (lauracampanello.it) La leggerezza serve per stare bene al mondo. E se è vero, come scrisse E. Dickinson, che “l’acqua è insegnata dalla sete” è altrettanto vero che la leggerezza spesso la insegnano il dolore e la fatica.
Thanatos, la morte, è il migliore maestro che abbiamo per apprendere l’arte della vita e della felicità e con esso Kronos, il tempo lineare che divora i suoi figli invitandoci a non vivere solamente il tempo incalzante e impietoso dell’orologio, ma a vivere soprattutto quello della pienezza e della durata (Kairos), dell’attimo presente da cogliere al volo elle sue possibilità. Grazie all’esercizio filosofico della morte possiamo così imparare a valorizzare l’esistenza, a darci le giuste priorità, a dare la giusta proporzione agli eventi dell’esistenza, a toglierci di dosso i pesi superflui e a vivere con leggerezza “che non è superficialità, ma planare sulle cose dall’alto, non avere macigni sul cuore” (I. Calvino).


Venerdì 22 maggio 2020 – ore 18.30
c/o Loggia del Grano
POESIA E THANATOS
Elena Alfonsi, Sonia Caporossi, Raffaella Fazio, Stefano Iori
ATTENZIONE: EVENTO ANNULLATO
Due pensatrici e poetesse romane si confrontano attraverso i propri versi sul tema della Morte.
Un dialogo di intuizioni, sapienze, visioni che parte dalla Poesia, traversa la Morte e va oltre.
Sonia Caporossi, docente romana, musicista, musicologa, scrittrice, poeta, critico letterario, artista digitale, l’autrice si occupa di estetica filosofica e filosofia del linguaggio. Ha pubblicato nel 2014 la raccolta narrativa Opus Metachronicum (Corrimano Edizioni, 2014, seconda ed. 2015). Nel 2016 pubblica la silloge di poesie omoerotiche Erotomaculae (Algra Editore), nel 2017 esce Da che verso stai? Indagine sulle scritture che vanno e non vanno a capo in Italia, oggi (Marco Saya Edizioni) e nel 2018 cura l’antologia La Parola Informe. Esplorazioni e nuove scritture dell’ultracontemporaneità (Marco Saya Edizioni 2018). Nel 2019 firma Hypnerotomachia Ulixis (Carteggi Letterari, con prefazione di Anna Maria Curci). Numerosi i suoi contributi su riviste e antologie. Dirige i blog Critica Impura, Poesia Ultracontemporanea, Disartrofonie.
Raffaella Fazio, nata ad Arezzo, vive a Roma. Ha vissuto in Europa dal 1990 al 1999.
La sua produzione poetica inizia nel 1987 con la pubblicazione di Corolle (1987, Premio Giuseppe Dessì). Seguiranno, tra le altre, le sillogi L’arte di cadere (2015, prefazione di Paolo Ruffilli), L’ultimo quarto del giorno (2018, prefazione di Francesco Dalessandro), Midbar (2019, prefazione di Massimo Morasso). Laureata in lingue e politiche europee (Grenoble) e specializzata in interpretariato (Ginevra), ha poi conseguito un diploma in scienze religiose ed un master in beni culturali della Chiesa, interessandosi in particolare all’iconografia cristiana.
Alla conversazione faranno da contrappunto le note del pianista Matteo Cavicchini.


Appuntamenti informativi/esperenziali
Lunedì 23 Marzo 2020 - Lunedì 20 Aprile 2020
Casa del Mantegna – ore 18.30
PAROLE E MUSICA
Strumenti per narrare la perdita
Dott.ssa Lucia Battaggia, Psicologa
Oss. Clara Nalin Musicoterapista
ATTENZIONE: EVENTO ANNULLATO
Il lutto è un sentimento di intenso dolore che si prova per la perdita di una persona cara. La sofferenza provata dipende dall’intensità del legame che esisteva con chi abbiamo perso. È un “dolore naturale”, inevitabile e fisiologico.
Nella società odierna non è altrettanto naturale parlare, esprimersi e confrontarsi sul dolore legato alla morte, divenuta negli ultimi decenni un “tabù sociale”. La difficoltà di “dialogo sociale” rende difficile anche un “dialogo interpersonale e intrapersonale”. Ecco allora che l’arte ci può venire incontro in aiuto, come evocatrice di emozioni, pensieri, fantasie inconsce non altrimenti contattabili e dicibili in quanto stimolate attraverso una dimensione prelogica, prelinguistica e preverbale.
La musicoterapia in particolare è una modalità di approccio verso la persona. Musica e suono sono utilizzati come strumenti di comunicazione preferenziale, favorendo l’espressione di ciò che con le sole parole non si riesce a pronunciare, soprattutto quel dolore indicibile dovuto al lutto.
Gli incontri si prefiggono di offrire uno spazio di confronto, riflessione e dialogo su tali temi poiché “solo parlando della morte si può sentire di non essere soli di fronte alla vita”.
Obiettivi: obiettivo guida degli incontri è stimolare il pubblico con riflessioni per sviluppare e favorire una “cultura del lutto”; informare e presentare quali siano le modalità di elaborazione del lutto di una persona cara e come l’arte, in particolare la musica, possa essere uno strumento terapeutico per chi vive una perdita.
Formatrici
Lucia Battaggia è Psicologa, laureata in Psicologia ad Indirizzo Clinico presso l’Università degli Studi di Padova e psicoterapeuta sistemico-relazionale specializzata in terapia individuale, di coppia e familiare. Da anni lavora nell’ambito delle Cure Palliative occupandosi di sostegno psicologico a pazienti e famigliari nel percorso di malattia e supporto alla famiglia nell’elaborazione del lutto. È membro della Società Italiana di Cure Palliative (SICP) e partecipa a gruppi di lavoro su tematiche riguardanti il fine vita.
Clara Nalin è un Operatore Socio Sanitario di lunga esperienza sia in ambito psichiatrico che in cure palliative, con Diploma Triennale in Musicoterapia acquisito presso il Conservatorio: ”Lucio Campiani” di Mantova. Come Musicoterapista ha lavorato in un Hospice a diretto contatto con malati terminali che poté seguire fino agli ultimi giorni di vita.
Questa esperienza, che vanta un attento lavoro di sperimentazione con l’uso della musica attraverso le sedute di Musicoterapia, è raccolta in un Poster Scientifico intitolato “Prima che il cerchio si chiuda”, presentato al XXV Congresso Nazionale SICP (Società Italiana di Cure Palliative).
L’Azione
Lucia Battaggia parlerà del vissuto di perdita, dell’attuale concetto sociale di “morte” e delle possibili ricadute sul vissuto emotivo della collettività. Presenterà le fasi “fisiologiche” di elaborazione di un lutto in riferimento all’aspetto emotivo.
Clara Nalin darà alcune risposte alla domanda: “Che cos’è la Musicoterapia? Saranno poste a confronto alcune definizioni, presentati i principali modelli di riferimento e le tecniche di applicazione musicoterapiche. Si parlerà dell’elemento sonoro/musicale, dell’identità sonora che appartiene ad ogni individuo e come utilizzare questi elementi in quanto canale preferenziale di comunicazione.
Lucia Battaggia mostrerà quali “strumenti” abbiamo a disposizione per favorire una fisiologica elaborazione del lutto nel suo aspetto processuale.
Clara Nalin parlerà dell’applicazione della Musicoterapia nell’elaborazione del lutto, partendo dai vari ambiti applicativi e saranno portate come esempio tecniche di Musicoterapia attiva e ricettiva.
L’invito a interagire sarà esteso al pubblico che avrà la possibilità di esprimere proprie riflessioni o porre domande attinenti.


APPUNTAMENTI IN LIBRERIA
Librerie.coop nautilus
Piazza 80° Fanteria, 19 - Mantova

Venerdì 7 Febbraio - Ore 18.00
Amori 4.0. Viaggio nel mondo delle relazioni
di Prunotto A., Rotolo M.L., Martini M.,Vannini D. Roma, Alpes Italia, 2019

Venerdì 13 Marzo - Ore 18.00
Ricordati di me. La rivoluzione digitale tra memoria e oblio
di Davide Sisto - Torino, Bollati Boringhieri, 2020


Info
www.allafinedeiconti.it
Casa del Mantegna - tel. 0376 360506 - casadelmantegna@provincia.mantova.it
InfoPoint Mantova - tel 0376 432432 - info@turismo.mantova.it

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