Alla fine dei Conti. Riflessioni sulla vita e sulla morte. V edizione


Dal 27 gennaio prende il via in modalità online
quinta edizione della rassegna alla Casa del Mantegna

Un tema tanto complesso quanto delicato e più che mai attuale: la morte e il lutto di una persona cara.

È il filo conduttore della rassegna promossa dall’associazione culturale Aretè in collaborazione con il Gruppo Tea “Alla fine dei conti – Riflessioni sulla vita e sulla morte”, che quest’anno si prepara ad aprire il sipario sulla quinta edizione con il primo appuntamento del 27 gennaio. O meglio, ad andare in onda.

Gli appuntamenti, per rispettare le norme anti Covid, saranno infatti trasmessi online ed accessibili a tutti gratuitamente sui seguenti siti web: www.allafinedeiconti.it, wwwcasadelmantegna.it, www.teaspa.it.

Ad ospitare gli eventi, che si snoderanno fino a maggio e verranno registrati con la sola presenza di autori ed esperti invitati ad intervenire sulle diverse sfaccettature della rassegna, è la Casa del Mantegna.

Per informazioni e approfondimenti:
www.allafinedeiconti.it - info@allafinedeiconti.it
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PROGRAMMA


A memoria e Thanatos
Mercoledì 27 Gennaio, ore 18.30
Casa del Mantegna
Elena Alfonsi, Danilo di Matteo, Stefano Iori, Carla Villagrossi, Paolo Aldrovandi
L’appuntamento organizzato da Alla fine dei conti in collaborazione con il Festival Mantova Poesia curato dall’associazione La Corte dei Poeti, nasce dalla volontà di offrire, in occasione della Giornata della Memoria, un contributo di riflessione intenso e profondo su alcune tematiche inerenti la Shoah, quali il silenzio, il tempo, l’incertezza e la speranza (morta e poi rinata). Tali argomenti hanno connotato l’esperienza dei sopravvissuti all’Olocausto nel segno del non-ancora ebraico che si configura in posizione diametralmente opposta al già compiuto dei cristiani. Si tratta del forse dell’incertezza, dell’incompletezza, ma anche del possibile: la non declinabile forza del nonostante tutto e della congiunzione avversativa e tuttavia, sintetizzanti il pensiero di Franz Rosenzweig: temi che aprono nuove categorie di pensiero, le quali consentono di concepire insieme il Bene e il Male.

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Con-servare l’arte e Thanatos
Lunedì 8 Febbraio, ore 18.30
Casa del Mantegna
Elena Alfonsi, Silvia Conti
Un appuntamento per parlare di arte, la materia dell’arte. La conservazione dell’arte a fronte dei presupposti desideri dell’artista creatore, i tipi di degrado dettati dal tempo e da agenti esterni. La vita dell’arte e i mezzi per protrarla nel tempo. Le opere d’arte antica sono nate con l’intento preciso di lasciare traccia nel mondo degli uomini quindi per secoli si sono affinate le tecniche che meglio resistessero nel tempo. Tuttavia l’arte stessa come ogni prodotto terreno ha un tempo, una vita potremmo dire, seppur più lunga di quella degli uomini. La disciplina del restauro si applica affinché la vita e la durata delle opere si dilati il più possibile. Inoltre le espressioni artistiche narrano o sono dedicate alla morte in tal caso il legame con Thanatos è a doppio filo; la narrazione o la celebrazione di un evento luttuoso e al contempo l’obiettivo di dare una lunga vita all’opera che narra tale evento.

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E dopo? e Thanatos
Lunedì 22 Febbraio, ore 18.30
Casa del Mantegna
Elena Alfonsi, Claudio Scaglioni

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Gioiello e Thanatos
Lunedì 8 Marzo, ore 18.30
Casa del Mantegna
Elena Alfonsi, Maria Rosa Franzin
Pensare alla morte Che cosa ci sollecita l’argomento, cosa ci intimorisce nel pronunciarne la parola, dove ne possiamo trovare il significato. Case dell’Anima: Quali Forme, Colori, Materiali? Molti anni fa avevo visto una interessante mostra sulla vita ed il quotidiano nel popolo degli Etruschi e nelle loro case dell’anima. Le forme di piccole dimensioni, proprio come piccole case, erano considerate luoghi in cui veniva raccolto il significato dell’uomo e della sua esistenza. Questi miei pezzi sono piccole “case”, costruite con una geometria un po’ “sbagliata”. Una sorta di luogo, le cui pareti esterne riscaldate fortemente con il fuoco mantengono il colore prodotto dalla sua forza. All’interno, ho voluto animare i colori sovrapponendoli uno sull’altro, ho inserito in alcuni di questi oggetti una parete di resina ruvida al tatto, o piccoli pezzi di legno di bosso, simbolo di immortalità. Questi “piccoli luoghi” raccolgono l’idea di azioni vitali, passioni, ricordi, il pensiero di un corpo che era in vita.

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Guerra e Thanatos
Lunedì 17 maggio, ore 18.30 - POSTICIPATO
Lunedì 17 maggio, ore 18.30
Casa del Mantegna
Elena Alfonsi, Carlo Saletti
I campi di battaglia sono luoghi di morte per eccellenza ma anche siti di accumulo dei corpi di quanti sono caduti nel corso degli scontri. In un tempo relativamente breve, il terreno si riempie dei resti dei nemici, tanto i vittoriosi, quanto gli sconfitti. Entrambi giacciono, dove sino a poche ore prima vi erano coltivazioni di frumento e praterie.

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Fotografia e Thanatos
Venerdì 26 Marzo, ore 18.30
Appuntamento on-line
Elena Alfonsi, Fabio Petrelli
Si svilupperà un dialogo sul rapporto che intercorre fra la questione sociale della morte intesa come cessazione delle funzioni vitali e la fotografia quale pratica di documentazione visiva e antropologica. Attraverso un esame dei maggiori riti funebri si analizzerà il repertorio di fotografi antropologi che hanno documentato dagli anni cinquanta dello scorso secolo, sulla scia degli studi di Ernesto De Martino, il problema della morte inteso come rito di passaggio. Nello specifico si esamineranno alcune fotografie di: Franco Pinna, Cecilia Mangini, Luigi di Gianni, Mario Cresci, Annabella Rossi, Marialba Russo, Francesco Faeta, Marina Malabotti che solo per citarne alcuni hanno caratterizzato gli studi maggiori relativi al rapporto fra fotografia e pratica antropologica.

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Lavoro e Thanatos
Lunedì 12 Aprile, ore 18.30
Casa del Mantegna
Elena Alfonsi, Rachele Bertelli
Quella dei morti sul lavoro è una strage silenziosa che mediaticamente fa ben poca notizia, così come poca notizia fa l’instabilità esistenziale che mette a repentaglio la salute psicofisica di milioni di persone. Depressione e crisi economica intrattengono un forte legame, a loro volta in collegamento con il numero di suicidi. Sfruttamento, mancanza di tutele, crescenti diseguaglianze economiche ci pongono davanti alla più frastornante delle domande esistenziali: che ne sarà di noi? Un incontro per parlarne, discuterne e provare a tematizzare possibili soluzioni.

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Architettura e Thanatos
Venerdì 16 Aprile, ore 18.30
Politecnico di Milano
Polo territoriale di Mantova
Architettura per la morte.
Claudia Tinazzi introduce il dialogo tra Massimo Ferrari, Professore associato, Politecnico di Milano, Polo Territoriale di Mantova, e Mauro Felicori, Assessore cultura e paesaggio Regione Emilia-Romagna.
Per sottolineare la necessità dello studio e dell’auspicata aderenza alla nostra contemporaneità dell’Architettura anche in ambito funerario si è pensato di dedicare una riflessione in forma in dialogo al rapporto tra la tradizione e contemporaneità riferito all’architettura per la morte e in particolare alle nuove pratiche di sepoltura come ad esempio la cremazione. La sempre crescente richiesta riferita a questo rito ha dato vita ad una nuova realtà edilizia, ad una traduzione architettonica degli spazi dedicati sempre più diffusa; molti sono i concorsi recenti indetti per la costruzione di luoghi per la Cremazione, nella volontà di definizione di una tipologia fino ad oggi poco sperimentata perché estranea alla realtà costruita degli edifici collettivi. A partire dal recente Tempio di Cremazione a Valera (Parma) dell’architetto Paolo Zermani – già menzionato all’interno dell’iniziativa “Architettura e Thanatos” - alcune architetture contemporanee in confronto hanno espresso al meglio la ricchezza e l’importanza di questo tema di architettura, tra queste un caso ritenuto esemplare è il Crematorio di Berlino. Il rapporto con la tradizione e con la nostra storia ci porta a considerare l’esperienza mantovana come preziosa memoria novecentesca di questa tipologia; lo storico Tempio Crematorio di Mantova fu costruito proprio 90 anni fa, nel 1931. Architettura e luogo, memoria e oblio, tradizione e innovazione diventano dittici di un possibile dialogo.

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Linguaggio e Thanatos
Lunedì 26 Aprile, ore 18.30
Casa del Mantegna
Elena Alfonsi, Jozef F. Pjetri, Francesco Zevio
Se le esperienze fattuali della morte e del linguaggio uniscono l’uomo al resto dei viventi, tuttavia i “modi” e la complessità storica di tali esperienze sembrano separarlo dalle altre specie da una incolmabile distanza. Rifacendosi all’appoggio teorico di alcuni filosofi e poeti – fra cui Rilke, Agamben e Heidegger – si cercherà di indagare il rapporto fra queste due esperienze e lo specifico umano che vi interviene. Per riprendere un passaggio del filosofo tedesco Heidegger contenuto nel suo Sein und Zeit (Essere e Tempo) l’uomo è quel vivente che non solo fa esperienza della morte biologica, ma fa anche e soprattutto esperienza della sua possibilità, di una sua riflessione. Così il linguaggio umano non mette a disposizione della nostra specie solo alcuni strumenti di comunicazione, ma anche e soprattutto la possibilità di riflettervi e dunque modificarli, perfezionarli. L’intervento andrà svolgendosi nel segno dell’interdisciplinarietà: unendo a considerazioni più strettamente teorico-filosofiche gli apporti delle discipline scientifiche e alcuni approfondimenti sull’elaborazione dell’esperienza della morte all’interno del linguaggio architettonico.
Interverrano Aurora Licaj, dopo aver conseguito il diploma di scuola superiore al liceo classico C. Marchesi di Padova, ha proseguito gli studi in ambito scientifico iscrivendosi alla triennale di biotecnologie a Padova, Gabriele Zocca, studente di Ingegneria Edile-Architettura all’università di Padova. Membro di Cultura in atto.

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Performance e Thanatos
Giovedì 29 Aprile, ore 18.30
Casa del Mantegna
Armeniapanfolklorica e Marco Capuleti
È come se nel “nomen” toccato in sorte ad Armenia sia stato scritto il suo “omen” artistico, e che non sia dunque un caso se il suo lavoro tragga ispirazione da terre e civiltà a cavallo tra Europa e Asia. Da questi luoghi-limite, cerniere mobili tra Oriente e Occidente, Armenia prende a prestito linguaggi, temi e forme dagli accenti ad essa assai familiari, essendo - a volte più, a volte meno oscuramente - connessi da somiglianze e richiami estetico-folklorici col suo retroterra culturale: la realtà storico-artistica e antropologica siciliana. In tale densa stratificazione, sia verticale che sincronica, elementi lontani nel tempo e nello spazio si incontrano e mischiano in virtù delle affinità che Armenia vi riconosce.
La chiave di volta che opera la fusione, Armenia la cerca e la trova nel teatro delle origini; tutto avviene sotto il segno di Dioniso, il barbaro dio venuto dall’Oriente, e passa per le sacre rappresentazioni di strada di origine medievale, come ancora per tutta la vasta ritualità cristiana, che ha rivestito il ben più antico retaggio popolare pagano. Di questo e molto altro si sostanza l’arte che produce.

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Poesia e Thanatos
Venerdì 14 Maggio, ore 18.00
ANNULLATO
Casa del Mantegna
Elena Alfonsi, Sonia Caporossi, Raffaella Fazio, Stefano Iori
Due pensatrici e poetesse romane si confrontano attraverso i propri versi sul tema della Morte. Un dialogo di intuizioni, sapienze, visioni che parte dalla Poesia, traversa la Morte e va oltre.


APPUNTAMENTI INFORMATIVI/ESPERIENZIALI

Immagine e Musica EVENTO ANNULLATO
Arte Terapia e Musicoterapia per narrare ed elaborare la perdita
Giovedì 11 Marzo, ore 18.30
Casa del Mantegna
Dott.ssa Barbara Bellini
Dott.ssa Alessandra Borghi

I bambini di fronte al lutto EVENTO ANNULLATO
Come parlare della morte ai bambini
Martedì 21 aprile, ore 18.30
Casa del Mantegna
Dott.ssa Rachele Sassi
Dott.ssa Elisa Rega

Parola e Musica EVENTO ANNULLATO
Strumenti per narrare la perdita
Lunedì 10 Maggio, ore 18.30
Casa del Mantegna
Dott.ssa Lucia Battaggia
Oss. Clara Nalin


APPUNTAMENTI IN LIBRERIA IN MODALITÀ ON-LINE
In collaborazione con Librerie Coop Nautilus, piazza 80° Fanteria 19 Mantova


Martedi' 23 marzo
Doroty Armenia Forse c’era e forse non c’era. Cinque anti-favole ispirate ai cunti e al folclore dell’altopiano ibleo.
Illustratore: Armeniapanfolklorica.
Editore: Le Fate Editore 2020
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Lunedi' 19 aprile
Laura Campanello: Ricominciare. 10 tappe per una nuova vita.
Editore: Mondadori
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Venerdi' 7 maggio
Ade Zeno: L’incanto del pesce luna
Editore: Bollati Boringhieri
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