Bagaglio a mano.
Opere (1987-2007)
19 aprile - 25 maggio
2008
Orario: da martedì a
domenica 10.00 – 13.00,
15.00 – 18.00.
Lunedì chiuso -
25 aprile e 1 maggio aperto
Ingresso : 2,00 euro
Ingresso gratuito per:
- i minori di anni 14 e i
superiori ad anni 65;
- l'accompagnatore di un
disabile;
- l'insegnante
accompagnatore di una
classe;
- un accompagnatore di
gruppo composto almeno da 15
visitatori
Catalogo: edizioni Skira
Con il patrocinio di:
Provincia di Mantova
Sabato 19 aprile 2008 si inaugura presso la Casa del
Mantegna di Mantova una significativa mostra dedicata
agli ultimi 20 anni del percorso creativo di Angelo
Cagnone, uno dei più originali esponenti della pittura
italiana come punto di incontro delle tendenze astratte
o figurali. Il suggestivo titolo “Bagaglio a mano”
indica la dimensione delle opere come segni
indispensabili per occupare le sale espositive della
Casa del Mantegna, immagini di un viaggio simultaneo
nella storia e nel presente che l’artista conduce sul
filo della memoria, vera e propria matrice visiva del
suo sconfinato immaginario. Attraverso una selezione di
immagini di circa 50 opere, il linguaggio di Cagnone
mostra i meccanismi visivi che raccontano le mutazioni
dello spazio interiore, le oscillazioni nel buio dei
ricordi e nei tragitti abbaglianti dell’occhio, dove
ogni immagine nasce dai molteplici orientamenti dell’inconscio.
Per questa speciale occasione, Cagnone ha dedicato alla
figura del Mantegna sette opere con altrettante
variazioni intorno alla planimetria della Casa. Riprende
infatti i dettagli architettonici, li elabora
mescolandoli con storie private, ma soprattutto intende
fissare attraverso diverse temperature cromatiche quelle
che possono simbolicamente considerarsi le tavolozze del
grande maestro. Più che avvalersi di fredde citazioni l’artista
sogna molteplici apparizioni, una sequenza visiva in cui
gli elementi pittorici ed architettonici entrano in
scena evocando il mondo del Mantegna, il clima della sua
splendida dimora dove l’arte contemporanea si pone a
confronto con il Passato. In questo modo Cagnone non
rinuncia alle prerogative del suo singolare linguaggio
in quanto mostra il massimo delle tensioni espressive
nell’articolazione calibrata di ogni sala espositiva.
Si passa dai temi della luce agli spazi socchiusi del
buio, dai racconti della realtà alle immaginazioni
della mente, sempre attraverso la qualità delle materie
sperimentate con modalità operative che non hanno
paragone con le attuali esperienze della pittura
italiana. In occasione della mostra è stato pubblicato
un volume monografico per le edizioni Skira con testi
dei critici curatori Luca Massimo Barbero e Claudio
Cerritelli, un’antologia critica e apparati
bio-bibliografici. Angelo Cagnone è nato in Liguria nel
1941. Si è dedicato interamente alla pittura, senza
alcuna frequentazione accademica, dal 1961, dopo il
trasferimento a Milano. La prima mostra personale risale
al 1965, alla Galleria del Cavallino di Venezia. Da
allora l’attività espositiva si è susseguita sia in
Italia che all’estero, documentando un continuo
evolversi del linguaggio pittorico, espresso attraverso
itinerari molteplici e diversi seppur strettamente
connessi fra loro da cicli lenti e naturali, di cui
ciascuno è continuità del precedente. Attualmente vive
e lavora a Milano.
|