CASA DEL MANTEGNA
via Acerbi 47 - 46100 Mantova
tel. 0376 360506 - fax 0376 326685
casadelmantegna@provincia.mantova.it

Mappa turistica multimediale dedicata alla promozione delle bellezze e delle attrazioni del territorio

- Casa del Mantegna
- Mantova

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GIANNINO GIOVANNONI
L’artista e il collezionista

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20 marzo - 25 aprile

Indirizzo:
via Acerbi, 47 - Mantova

Orari apertura:  
tutti i giorni 10.00-13.00 / 15.00-18.00. 
Chiuso il lunedì, escluso 5 aprile

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La Casa del Mantegna rende omaggio, a qualche anno dalla sua scomparsa, a Giannino Giovannoni. Gli spazi espositivi si aprono stavolta con un'ampia selezione di opere e di testimonianze atte a tracciare la personalità e il cammino creativo di un personaggio schivo ma che si è distinto per una intera esistenza caratterizzata da una autentica sete di cultura. La mostra si dipana in un percorso che vuole evocare e restituirci sia il suo rigoroso impegno intellettuale sia gli aspetti fascinosi e segreti dell'artista. Tutto ciò per realizzare un bilancio, se non esaustivo, sicuramente ampio e articolato di quel suo operare che si caratterizza, fin dagli esordi nella seconda metà degli anni Cinquanta, per un eclettismo che lo conduce a sondare pittura, grafica, poesia, critica d'arte, studi di storia locale e collezionismo artistico.
Per un personaggio tanto poliedrico si è cercato perciò di costruire una operazione che rendesse conto non solo del suo essere pittore ma anche del suo essere collezionista. Così una parte della rassegna è dedicata alle opere degli artisti mantovani che Giannino cercò di acquisire soprattutto quando vi riconosceva quelle qualità formali che idealmente avrebbe voluto emulare.
Una differente sezione presenta medaglie e monete di produzione soprattutto gonzaghesca, rarità che l'artista aveva collezionato in anni di appassionata ricerca.
La parte principale della rassegna si incentra invece su una attenta selezione di pitture e incisioni percorse da un sentimento religioso e che datano dalla fine degli anni cinquanta fino a tutti gli anni settanta, quando Giannino era l'unico tra i pittori mantovani a ricercare l'ebbrezza del tema sacro. Poi la mostra si concentra sui lavori di un ventennio in cui il pittore scopre ed elabora una sua personale essenzialità di segno, fino all'approdo finale verso una pittura in cui la rarefazione del colore lascia dileguare la forma della rappresentazione per stemperare ogni soggetto nell'evanescenza della sola luce.
La Casa del Mantegna, ancora una volta fedele all'impegno di far conoscere e valorizzare la cultura mantovana, cerca anche di far emergere altre delle molteplici sfaccettature dell'intellettuale e dell'artista, di un protagonista autentico e forse non sufficientemente conosciuto al di là dei ristretti ambiti dei circoli culturali locali

Galleria
San Giovanni Battista, 1967, gesso, cm 87x40x56 Adone e l’anima, 1984
olio su tavola, cm 75x95
Danza cosmica, anni ’70, olio su cartone, cm 102x72 Movimento di danza 2, anni ’70
olio su tavola, cm 70x64
Crocifissione con la Vergine, 
san Giovanni ed ebreo che dorme, 1967
olio su tavola, cm 58x48
San Giorgio e il drago, anni ’80
olio su tavola, cm 89x90
Natura morta con uovo e melagrana, 1984
olio su tavola, cm 57x67
Discesa dalla croce, anni ’60, olio su tavola, cm 50x80
Sguardo sulla città, 1958
olio su cartone, cm 58x48
Natura morta con mela, inizi anni ’90
olio su tavola, cm 42x54
Apocalisse, Discesa al limbo, anni ’70, acquaforte, mm 330x280 Apocalisse 4, 1973
acquaforte, mm 495x330