Mappa turistica multimediale dedicata
alla promozione delle bellezze e delle attrazioni del territorio
- Casa del Mantegna
- Mantova
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GIANNINO GIOVANNONI
L’artista e il collezionista |
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20 marzo - 25 aprile
Indirizzo:
via Acerbi, 47 - Mantova
Orari apertura:
tutti i giorni 10.00-13.00 / 15.00-18.00.
Chiuso il lunedì, escluso 5 aprile
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La
Casa del Mantegna rende omaggio, a qualche anno dalla
sua scomparsa, a Giannino Giovannoni. Gli spazi
espositivi si aprono stavolta con un'ampia selezione di
opere e di testimonianze atte a tracciare la
personalità e il cammino creativo di un personaggio
schivo ma che si è distinto per una intera esistenza
caratterizzata da una autentica sete di cultura. La
mostra si dipana in un percorso che vuole evocare e
restituirci sia il suo rigoroso impegno intellettuale
sia gli aspetti fascinosi e segreti dell'artista. Tutto
ciò per realizzare un bilancio, se non esaustivo,
sicuramente ampio e articolato di quel suo operare che
si caratterizza, fin dagli esordi nella seconda metà
degli anni Cinquanta, per un eclettismo che lo conduce a
sondare pittura, grafica, poesia, critica d'arte, studi
di storia locale e collezionismo artistico.
Per un personaggio tanto poliedrico si è cercato
perciò di costruire una operazione che rendesse conto
non solo del suo essere pittore ma anche del suo essere
collezionista. Così una parte della rassegna è
dedicata alle opere degli artisti mantovani che Giannino
cercò di acquisire soprattutto quando vi riconosceva
quelle qualità formali che idealmente avrebbe voluto
emulare.
Una differente sezione presenta medaglie e monete di
produzione soprattutto gonzaghesca, rarità che
l'artista aveva collezionato in anni di appassionata
ricerca.
La parte principale della rassegna si incentra invece su
una attenta selezione di pitture e incisioni percorse da
un sentimento religioso e che datano dalla fine degli
anni cinquanta fino a tutti gli anni settanta, quando
Giannino era l'unico tra i pittori mantovani a ricercare
l'ebbrezza del tema sacro. Poi la mostra si concentra
sui lavori di un ventennio in cui il pittore scopre ed
elabora una sua personale essenzialità di segno, fino
all'approdo finale verso una pittura in cui la
rarefazione del colore lascia dileguare la forma della
rappresentazione per stemperare ogni soggetto
nell'evanescenza della sola luce.
La Casa del Mantegna, ancora una volta fedele
all'impegno di far conoscere e valorizzare la cultura
mantovana, cerca anche di far emergere altre delle
molteplici sfaccettature dell'intellettuale e
dell'artista, di un protagonista autentico e forse non
sufficientemente conosciuto al di là dei ristretti
ambiti dei circoli culturali locali
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Galleria
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San Giovanni Battista, 1967, gesso, cm 87x40x56 |
Adone e l’anima, 1984
olio su tavola, cm 75x95 |
Danza cosmica, anni ’70, olio su cartone, cm 102x72 |
Movimento di danza 2, anni ’70
olio su tavola, cm 70x64 |
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Crocifissione con la Vergine,
san Giovanni ed ebreo che dorme, 1967
olio su tavola, cm 58x48 |
San Giorgio e il drago, anni ’80
olio su tavola, cm 89x90
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Natura morta con uovo e melagrana, 1984
olio su tavola, cm 57x67
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Discesa dalla croce, anni ’60, olio su tavola, cm 50x80 |
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Sguardo sulla città, 1958
olio su cartone, cm 58x48 |
Natura morta con mela, inizi anni ’90
olio su tavola, cm 42x54 |
Apocalisse, Discesa al limbo, anni ’70, acquaforte, mm 330x280 |
Apocalisse 4, 1973
acquaforte, mm 495x330 |
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