Luoghi
Mantova, Casa del Mantegna
Via Acerbi, 47
1 giugno - 15 giugno 2008
Gazzuolo, Chiesa di San Pietro
Via San Pietro
1 giugno - 7 settembre 2008
Commessaggio, Torrazzo gonzaghesco
Via Andrea de Musoni 27/a
1 giugno - 7 settembre 2008
Commessaggio, Casa Studio La
Silenziosa
Via Santa Maria 2
1 giugno - 7 settembre 2008
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Orari di apertura:
sabato, domenica e festivi 15.30 - 19.00
Domenica 1 giugno 2008 alle ore 16.00 si inaugura a
partire dalla Casa del Mantegna la mostra dedicata allo
scultore Italo Lanfredini. Al centro del cortile della
Casa del Mantegna l'opera Tempio (1988-89) si pone come
inizio ideale di un viaggio attraverso l'opera
dell'artista, che si dirama in un percorso che da Mantova
ci porta alla Chiesa di San Pietro a Gazzuolo, dove
all'interno della navata centrale è installata l'opera
Barca delle essenze pregiate. Ci si muoverà poi alla
volta di Commessaggio. Nel Torrazzo gonzaghesco sono
esposti progetti, bozzetti, disegni e formelle. Dal
torrazzo la strada che conduce alla casa studio La
Silenziosa è segnata in modo simbolico e ideale dalla
presenza delle opere Culla del sole e Grembo del seme per
giungere al fulcro della mostra alla Silenziosa appunto,
dimora, studio, luogo depositario di tutte le stagioni
creative dell'artista, vero e proprio laboratorio vivente
della scultura che in esso vi trova piena dimora,
totalmente dedita alla natura, almeno quanto la natura è
diventata misura di tutte le forme, senza sacrificarne
alcuna.
"Eccoci dunque al cospetto delle opere che vi
prendono posizione, con accostamenti che fanno sentire la
loro presenza evocativa, il loro modo di partecipare alla
totalità del rituale espositivo. Lanfredini ha messo in
scena tutto quello che ha a disposizione senza nascondere
nulla, ci sono tutti i periodi della sua ricerca che
agiscono simultaneamente come un passato-presente rivolto
al futuro, condizione necessaria per comprendere la
complessa personalità dell'artista.
Il pubblico può muoversi a piacere tra gli spazi interni
e quelli esterni, è in grado di assimilare clima
architettonico e paesaggistico di questo luogo curato
dall'artista in ogni minimo dettaglio. Si avverte che la
disposizione delle opere è cresciuta seguendo un istinto
programmatico che Lanfredini ha assecondato per far
emergere le sue emozioni e riflessioni estetiche.
Soprattutto, per salvaguardare la scultura assegnandole un
ruolo e una funzione che riconduca l'avventura dei sensi a
se stessa, alla possibilità umana di godere il mondo
della natura come origine di ogni sguardo modificato dai
modelli culturali.
Senza pretesa di essere museo in senso categorico la
Silenziosa ha l'ambizione di proporsi come un esempio del
rapporto tra arte e vita portato al massimo della sua
concreta evidenza, un ininterrotto presente dove natura e
cultura si congiungono senza mai dare l'impressione che
l'artificio espositivo prevalga sullo stupore delle
opere."
(Claudio Cerritelli, dal testo in catalogo)
Italo
Lanfredini nasce a Sabbioneta nel 1948. Dopo la prima
formazione all'Istituto d'Arte Giulio Romano di Mantova,
sotto la guida di Albano Seguri e Aldo Bergonzoni - col
quale condividerà in seguito lo studio - si iscrive all'
Accademia di Belle Arti di Firenze che lascia dopo il
primo anno per trasferirsi a Milano, all'Accademia di
Brera. Segue il corso di scultura di Luciano Minguzzi e le
lezioni dello storico dell'arte Guido Ballo. Incontra lo
scultore Francesco Somaini, che subito si interessa al suo
lavoro e lo invita a lavorare presso il proprio studio.
Presto però Lanfredini lascia lo studio del maestro
temendo di rimanere troppo influenzato dalla personalità
dell'affermato scultore. Agli inizi degli anni settanta si
stabilisce a Mantova. Inizia l'insegnamento di Plastica ed
Educazione Visiva al Liceo d'Arte Giulio Romano. A questi
anni risalgono la serie delle opere Incontri e Fonte di
vita, a seguire gli Dei, le Veneri, le Colonne squarciate.
A partire dagli anni ottanta la scultura di Lanfredini
acquista una dimensione più ampia, non più opere
oggettive, ma che dialogano col luogo e la sua
"Aura". Opere da attraversare, da abitare, da
vivere: le Soglie, i Labirinti, i Giardini. Nel 1987 Il
Labirinto di Arianna vince il Concorso Internazionale di
Scultura indetto da Antonio Presti - ideatore della
Fiumara d'Arte - l' opera viene realizzata nel 1988-89
sull'alto promontorio dei Monti Nebrodi a Castel di Lucio
(Messina). Nel 1996-97 realizza a Pradello di Villimpenta
Il Giardino delle Forze Rigeneratrici. Negli stessi anni
apre la casa-studio La Silenziosa, sorta di museo
permanente, dove sono installate opere quali il Grande
raggio, Terra della terra o giardino dell'anima, Origine,
I nidi, Grembo del Seme e tante altre. La Silenziosa vuole
anche essere un luogo aperto, di scambio, d'incontro, di
interazione.
L'artista vive e lavora a La Silenziosa (Commessaggio - Mn)
Eventi
1 giugno ore 18,00
Commessaggio, Torrazzo gonzaghesco
ITALO LANFREDINI
Videodocumento a cura di Pierluigi Bonfatti Sabbioni
1 giugno ore 21,00
Commessaggio, Casa Studio La Silenziosa
CONCERTO PER PIANOFORTE DI
CLAUDIO CRISTANI
28 giugno ore 21,00
Commessaggio, Casa Studio La Silenziosa
CUL DAL SAC 1991-1995
Videodocumento a cura di Pierluigi Bonfatti Sabbioni
Cul dal sac o cinema-teatro di San Martino Dall'Argine,
fondato da Massimo Pisani e Gianni Canali, è stato luogo
di numerosi eventi, quali mostre d'arte, concerti,
spettacoli, ma anche officina d'incontri. Nell'arco dei
cinque anni di attività ha saputo calamitare l'interesse
di artisti ed estimatori dell'arte e non solo…
15 agosto ore 21,30
Commessaggio, Casa Studio La Silenziosa
Festival Terre d'acqua
CREATURE -Compagnia
Balletto civile
Suggestioni, immagini, sonorità e la semplice presenza di
creature che con il loro corpo e la loro voce, plasmabili
come creta, creeranno un'esperienza autentica, misteriosa
e magica, in sintonia con le opere di Italo Lanfredini nel
giardino della Silenziosa.
7 settembre ore 20,00
Gazzuolo, Chiesa di San Pietro
BARCA DELLE ESSENZE PREGIATE
Incontro coi poeti e lettura dei versi
Voci recitanti: Diego Fusari, Italo Scaietta
Accademia Campogalliani
I versi dei poeti contenuti nelle anfore adagiate sul
fondo della barca saranno versati e letti dagli autori
stessi e dove non sarà possibile da voci recitanti.
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