I due poteri universali che hanno dominato l’Europa nel medioevo, l’impero e il papato, i vescovi, le città, i nobili, i contadini...La società dei primi due secoli dopo il Mille viene riletta attraverso la vita di Matilde di Canossa, la comitissa che ha detenuto il controllo dei territori
chiave tra Roma e le Alpi, nel cuore della pianura del Po e lungo l’Appennino.
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Matilde
dona i suoi possedimenti alla Santa Sede
(Arazzo della serie Barberini di Urbano
VIII), particolare, XVII secolo.
Città del Vaticano, Musei Vaticani |
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I due poteri universali che hanno dominato l’Europa nel medioevo, l’impero e il papato, i vescovi, le città, i nobili, i contadini...
La società dei primi due secoli dopo il Mille viene riletta attraverso la vita di Matilde di Canossa, la comitissa che ha detenuto il controllo dei territori
chiave tra Roma e le Alpi, nel cuore della pianura del Po e lungo l’Appennino.La
concezione del potere e i suoi simboli rivivono
grazie a troni, scettri, corone e tessuti
preziosi, gioiellerie create per la corte
imperiale ottoniana e sassone, opere di
committenza papale, trattati, codici normativi e
liturgici.
Le dispute, i luoghi, i protagonisti delle
riforme della Chiesa e della controversia delle
investiture si sviluppano in proiezioni
multimediali, inquadrando in uno scenario
dinamico la storia della dinastia dei marchesi
di Toscana e l’episodio chiave dell’epoca: l’incontro
fra l’imperatore Enrico IV e papa Gregorio VII,
nell’inverno del 1077 nel castello di Canossa,
avvenuto grazie alla mediazione di Matilde e di
Ugo, abate di Cluny. |
Le scelte politiche della
comitissa, gli eventi drammatici della sua esistenza, il
potenziamento dei castelli, le donazioni a monasteri e
pievi, gli scontri armati con l’imperatore e con i
suoi sostenitori, fino alla devoluzione dei beni al
patrimonio di San Pietro dopo la sua morte, sono
documentati da pergamene, oggetti carichi di valore
simbolico, opere d’arte. L’eco di quei fatti, la
fama di Matilde e l’esigenza di farne un emblema del
sostegno politico al papato hanno alimentato un mito che
arriva fino a noi e che ha ispirato anche Dante, Giulio
Romano, Gian Lorenzo Bernini, dando vita a capolavori
straordinari. Una sezione è dedicata alla città dove
è nata Matilde: Mantova, che fu poi protagonista di
duri scontri fra la contessa e i sostenitori dell’imperatore.
Proprio nell’età dei Canossa si è definito il suo
tessuto urbano rispetto al fiume Mincio e rispetto alle
paludi circostanti, si sono evidenziati i nuclei delle
cattedrali, dell’episcopio, del monastero di Sant’Andrea,
le costruzioni dei marchesi di Toscana e quelle delle
famiglie emergenti che di lì a poco avrebbero dato vita
al comune.
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Croce
da campo.
Brescia, Tesoro delle Sante Croci, Duomo Vecchio |
Corona
di Enrico III.
Speyer, Domschatzkammer, Historischen Museum der
Pfalz |
LE ALTRE MOSTRE
San Benedetto Po, Abbazia di Polirone, Refettorio Grande
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Mantova, Museo Diocesano Francesco Gonzaga
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