Casa del Mantegna
via Acerbi 47
46100 Mantova
tel. 0376 360506

   

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OMAGGIO A TAZIO NUVOLARI
IL MITO DELLA VELOCITA'
L'ARTE DEL MOVIMENTO

dal futurismo alla video-arte

11 maggio 2003 - 6 ottobre 2003

Orari: 
9.00-13.00 / 14.00- 20.00
sabato e festivi 9.00-20.00

Ingresso intero: 
€ 5,00 - ridotto € 3,00;
Under 14: Ingresso gratuito 
Studenti: 2 Euro

Segreteria:
tel.0376/360506
e.mail:casadelmantegna@provincia.mantova.it
www.provincia.mantova.it

Info e prenotazione:
Gonzaga Point, Piazza Erbe 3,
Mantova -Tel. 0376.220097 gonzagapoint@comune.mantova.it


Nel 50° della scomparsa di Tazio Nuvolari, la Casa del Mantegna ha inteso la via dell'Arte nell'intento di collocare la leggenda del "mantovano volante" nel contesto sociale e culturale del suo tempo.
L'arte ancora una volta ha interpretato in forme straordinarie i cambiamenti della vita contemporanea, attraverso il linguaggio della velocità in rapporto ai nuovi mezzi di comunicazione. vale la pena di citare Lando Ferretti che scrive nel 1925: " Si aprano, dunque, le porte del Palazzo delle Arti alle motociclette; sono essi i capolavori dell'arte novissima cui sorride propiziatrice una creatura divina, eternamente giovane e bella: la velocità, trionfatrice del tempo e dominatrice dello spazio".
Questa rassegna si propone quindi di indagare quanto abbia contato nella mente degli artisti quel sentimento di velocità, di accelerazione dinamica verso la percezione di una nuova dimensione del tempo e dello spazio.
...Indagare il mito della velocità nella cultura e nell'arte significa cercare di comprendere l'anima ... di buona parte del '900. Ogni forma di esaltazione della velocità fuori dal ristretto ambito storico non appartiene a questa mostra che invece, in quanto esercizio culturale non può che aiutare la maturazione del senso critico e la capacità di pensiero.

Il Presidente
Maurizio Fontanili

L'Assessore alla Cultura e al Turismo
Roberto Pedrazzoli

 

Partendo dalla considerazione che l'arte contemporanea ha assimilato attraverso l'esperienza innovatrice del Futurismo il mito della velocità come nuova bellezza dinamica del reale,
questa rassegna intende documentare le diverse fasi in cui questa concezione si è venuta sviluppando nell'ultimo secolo, attraverso quelle forme creative che hanno rappresentato l'immagine come insieme di forze in movimento.

In tal senso la mostra propone un percorso di opere che va dal Futurismo alle nuove tecnologie ponendo in evidenza i modi di rappresentazione della velocità, dalla tensione delle forme nello spazio ai percorsi stupefacenti degli oggetti immaginati nel cosmo, dall'ebbrezza delle grandi velocità in automobile o in aereo alle nuove tecnologie elettroniche che annullano le distanze e propongono una comunicazione che stravolge le convenzionali coordinate spazio-temporali. Muovendo dall'amore per le traiettorie veloci dell'automobile che attraversa le strade con slancio ondulatorio ed elastico,gli artisti futuristi indicano l'importanza di un linguaggio visivo dinamico,avvolgente, capace di esprimere il
brivido infinito dell'atmosfera e le sue immaginarie avventure ai limiti del possibile.



Luigi Russolo, 
Dinamismo di un treno, 1912

Le forme d'arte successive al futirismo hanno affrontato secondo prospettive diverse il nucleo di queste tematiche, ora rappresentando frammenti di macchine, reperti visivi legati all'iconografia dei mezzi di comunicazione (treno, automobile,aereo), ora riflettendo sul concetto di astrazione dinemica e sulla velocità d'esecuzione della pittura informale oppure sulle forme di comunicazione cinetica, dall'arte programmata che riflette sulle illusioni ottiche fino ai linguaggi elettronici della video-arte.

Ognuna di queste esperienze indica, secondo metodologie espressive differenti, che "tutto lo spazio percorso da un corpo si condensa in questo stesso corpo" e che il linguaggio dell'arte non può sottrarsi a questa verità nel momento in cui intende fermare la sensazione dinamica del reale in una immagine che la rappresenti.
La rassegna propone circa 150 opere (dipinti,oggetti, istallazioni, immagini elettroniche) allestite tematicamente sul doppio filo della velocità come restituzione visiva del fenomeno fisico e come dinamismo mentale legato all'immagine astratta.
Gli artisti documentati nell'ambito futurista vanno da
Marinetti a Boccioni, da Balla a Depero, da Russolo a Fillia,
da Prampolini a Severini, da Dottori a Crali; sulla scia della rappresentazione dell'idolomeccanico sono presenti opere di Scarpitta, Rotella, Piacentino, Del Pezzo, Spoldi oltre a ricerche legate all'immagine-scrittura di Kolar, Villa, Miccini, Accame. 



Giacomo Balla, Automobile-velocità-luce, 1913

Per quanto riguarda i dinamismi dell'astrazione si va da Albers a Bill, da Arp a Magnelli, da Licini a Veronesi, da Reggiani a Dorazio, da sanfilippo a Nigro, da Ciussi a Minoli, mentre il versante della velocità d'esecuzione propone opere da Wols a Tobey, da Hartung a Mathieu, da De Kooning a Vedova, da Sanavino a Novelli, da Afro a Fontana.

Per quanto riguarda le esperienze del Cinetismo ottico e dell'Arte Programmata si incontrano autori da Vasarely a Tinguely, da Morellet a Le Parc, da Soto a Agam, da Colombo ad Alviani, da Boriani a Varisco.Una documentazione della video-
-arte attraverso l'esperienza di Luciano Giaccari completa il percorso in cui si possono seguire in video anche un antologia di immagine legate ad alcune esperienze del cinema e della musica contemporanea. Nell'occasione verrà pubblicato un volume di circa 320 pagine edito dalla Casa del Mantegna con riproduzioni a colori
delle opere esposte, un saggio introduttivo del curatore
Claudio Cerritelli e contributi critici di diversi studiosi che affrontano il concetto di velocità da molteplici punti di osservazione.
Si spazia dall'arte della letteratura, dalla poesia al teatro, dal cinema alla musica:
con Umberto Artioli, Luigi Sansone,Bruno Bandini, Roberto tessari, Alberto Cappi, Alberto cattini, Roberto Mussapi e Mario Baroni.Sono inoltre pubblicati nove "dialoghi sulla velocità" tra il curatore e Gillo Dorfles, Luciano Caramel, Enrico Crispolti, Giorgio Celli, Luciano Giaccari, Candido Cannavò, Michele Marchianò, Ezio Zermiani, Mario Nuvolari.



Enrico Prampolini, 
il pilota dell'infinito, 1932



Enti promotori

Provincia di Mantova
Casa del Mantegna
Omaggio a Tazio Nuvolari

Sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica

Patrocini
Regione Lombardia - Culture, Identità e Autonomie della Lombardia
Soprintendenza Beni Artistici e Culturali di Mantova

A cura di Claudio Cerritelli

Provincia di Mantova
Ufficio stampa e comunicazione


stampa@provincia.mantova.it
Tel. 0376/ 204.370

Catalogo edito da Casa del Mantegna

Testi di Claudio Cerritelli, Luigi Sansone, Bruno Bandini, Gillo Dorfles, Enrico Crispolti, Luciano Caramel, Getulio Alviani, Luciano Giaccari, Giorgio Celli, Maurizio Medaglia, Candino Cannavò, Ezio Zermiani, Michele Marchianò, Mario Nuvolari, Umberto Artioli, Roberto Tessari, Michele Sambin, Alberto Cappi, Roberto Mussapi, Alberto Cattini, Mario Baroni - 392 pp., 180 immagini a colori

Visite guidate a partenza fissa sabato ore 16.00
domenica ore 11.00 - 15.00 - 18.00

Ufficio Stampa Uessearte, Como - tel. ++031.269.393 fax ++031.267.265