Con la mostra su Ludwig Mies van der Rohe in programma
alla casa di Mantegna a Mantova dialogano fra loro due
atteggiamenti verso la classicità: Mies (Aachen 1886
Chicago 1969), il moderno, e Mantegna, la cui casa,
attingendo alla proporzione aurea e a Leon Battista
Alberti, si configura come un manifesto ideologico. La
mostra è prodotta dal Vitra Design Museum di Weil am
Rhein, la cui collezione di sedie ripercorre la storia
moderna, anche se, per la sua complessità (sebbene si
tratti di una sola tipologia di prodotto), può essere
considerata rappresentativa dell'intera storia del
design dell'ultimo decennio.
La mostra, il cui nucleo centrale è rappresentato dalle
sedute disegnate da Mies, è un'occasione per
ripercorrere la sua evoluzione di progettista, dal
periodo della mostra al Werkbund della Weissenhof di
Stoccarda, di cui fu il curatore nel 1926 (oltre ad aver
. progettato il blocco di residenza centrale),
attraverso il progetto del padiglione tedesco
all'Esposizione Internazionale di Barcellona.nel 1928 e,
nello stesso, la villa per i coniugi Tugendhat a Brno.
Lavori, questi, entrambi importanti per la coerenza tra
l'architettura, gli interni e l'arredo: un insieme
inscindibile.
In tutti i lavori ampiamente documentati in mostra si
configura la peculiarità di Mies van der Rohe tra i
maestri dell'architettura moderna come Le Coubusier,
Alvar Aalto, Frank Lloyd Wright, ecc...
"La sottrazione e il vuoto sono temi ricorrenti nei
lavori Mies, rivelandosi delle intuizioni capaci di
risolvere e caratterizzare i suoi progetti dalla scala
ridotta. L'angolo, così come è trattato nella Alumni
Memorial Hall dell'lIIinois Institut of Technology di
Chicago del 1945, ne è un esempio, così come lo è
l'impostazione, riferendosi stavolta al concetto di
scala urbaM, dell'ubicazione del Seagram Building in
Park Avenue a New York di dieci anni più tardi. Optando
su un vuoto, arretrando cioè il corpo di fabbrica e
proponendo la piazza, Mies inventa una soluzione
radicalmente nuova, la quale costituì a quel tempo
l'oggetto di un'accesa discussione, che non riuscì
comunque ad impedire che l'intuizione spaziale di Mies
lasciasse in quel luogo il suo segno tangibile, come
musa ispiratrice di nuovi modelli di vita urbana"
David Palterer, aprile 2005
MIES
VAN DER ROHE |
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1886 |
29 marzo,
nasce ad Aachen (Aquisgrana) |
1900-02 |
Allievo
alla Aachen Trade School
Lavora nell'impresa del padre scalpellino |
1902 |
Apprendista
sui cantieri |
1903-04 |
Disegnatore
di ornamenti in stucco in un'impresa del settore |
1905-07 |
Design di
mobili con Bruno Paul a Berlino |
1908-11 |
Architetto
con Peter Behrens a Berlino |
1912-37 |
Apre il
suo studio di architettura a Berlino |
1921-25 |
Organizza
mostre per November Group |
1926 |
Curatore
della mostra del Werkbund al Weissenhof di
Stoccarda |
1926-32 |
Vice
Presidente del Werkbund |
1929 |
Progetto
del padiglione tedesco all'Esposizione
Internazionale di Barcellona. |
1930-33 |
Direttore
del Bauhaus a Dessau e a Berlino |
1931 |
Direttore
della sezione del Werkbund alla Mostra di
Berlino |
1938-58 |
Direttore
della Scuola di Architettura dell'llIinois
Institute of Tecnology di Chicago.
Riprogettazione del campus. |
1938 |
Apre il
suo studio di architettura a Chicago |
1948 |
Primo
curtain wall di acciaio e vetro applicato alle
torri di residenza a Chicago |
1950 |
Sviluppo
di strutture di tetti ad ampie campate |
1969 |
17 agosto
muore a Chicago |
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