Alla fine dei Conti. Riflessioni sulla vita e sulla morte. IV edizione


Rassegna culturale a ingresso libero.
Da Gennaio a Maggio.

Ideata e organizzata da Elena Alfonsi.

Gli appuntamenti si prefiggono di offrire al pubblico spazi di riflessione sul tema della morte per incrementare l’attenzione culturale sul valore della vita, attraverso alcune corrispondenze.

Elena Alfonsi è studiosa di Storia della Critica d’Arte e Tanatologa Culturale.

Presidente dell’Associazione Aretè, si occupa di arte, cultura e Death Education attraverso la pittura, la scultura, la fotografia, la letteratura, la poesia, il gioiello contemporaneo. E’ ideatrice di progetti didattico–culturali, di progetti di responsabilità etica a sostegno della cultura, di laboratori didattico formativi per un corretto approccio all’arte.
Nel 2017 ha creato la Rassegna di Cultura Alla fine dei conti. Riflessioni sulla vita e sulla Morte che si svolge nella Casa del Mantegna a Mantova.
Nel 2018 co-realizza il Progetto “La morte nell’arte. La cultura veicolo di sviluppo” che promuove in varie sedi in Italia.
Dal 2021 sarà l’organizzatrice di un’esposizione itinerante, la prima in Italia, dedicata al Gioiello Devozionale Contemporaneo in collaborazione con AGC Associazione Gioiello Contemporaneo, che inizierà da Padova nell’Oratorio di San Rocco per poi proseguire in altre sedi.
Scrive per il portale “Vivere il Morire”, collabora come docente al Master Death Studies & the End of Life dell’Università degli Studi di Padova.

PROGRAMMA 2020


lunedì 27 gennaio 2020 - ore 18.30
A MEMORIA E THANATOS
Elena Alfonsi, Stefano Iori, Giorgio Colombo.
L’appuntamento sarà dedicato a La Giornata della Memoria con un ospite d’eccezione, poiché Giorgio Colombo è cugino di Primo Levi. Kristallnacht, l’inizio della tempesta.
Performance di Stefano Iori in dialogo con Giorgio Colombo. In Germania, la notte tra il 9 e il 10 novembre 1938 furono distrutti più di 7.000 negozi gestiti da ebrei e circa 200 sinagoghe, almeno 100 persone vennero uccise e 20.000 arrestate. Questa l’entità nefasta della Notte dei cristalli.
Di lì a poche settimane ebbero inizio le deportazioni di massa: il lager di Buchenwald, vicino a Weimar, accolse le prime migliaia di ebrei. L’Europa trascurò il primo segnale di quella che sarebbe stata la Shoah. L’abulia diffusa nei confronti della devastante tempesta che travolse gli ebrei del continente venne dissolta il 27 gennaio del 1945, quando le truppe sovietiche entrarono nel campo di Auschwitz. Da quel giorno nessuno poté più trincerarsi dietro il misero paravento del “non sapevo”.
Elena Alfonsi, è studiosa di Storia della Critica d’Arte e Tanatologa Culturale.
Giorgio Colombo, nasce a Torino nel 1934. Laureato in filosofia, negli anni ’70 è incaricato dal Ministero degli Esteri a curare la cultura italiana in vari Paesi. Pubblica La scienza infelice (Bollati-Boringhieri).
Stefano Iori, scrittore e giornalista mantovano è Direttore Artistico di Mantova Poesia – Festival Internazionale Virgilio e del Sirmio International Poetry Festival. È Direttore Responsabile dei Quaderni del Premio Acerbi e della rivista Menabò.

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[0.00s -> 14.96s] Signore e signori, buonasera. A voi il mio più cordiale benvenuto al primo appuntamento della quarta edizione della rassegna titolata Alla fine dei conti, riflessioni sulla vita e sulla morte.
[15.10s -> 28.42s] Alla fine dei conti da quest'anno sarà promossa dall'associazione culturale Arete, che si occuperà di progetti di cultura ma anche di dedication e di tanatologia.
[30.00s -> 42.16s] Siamo in collaborazione ormai da quattro anni con la provincia di Mantova, con la Casa del Mantegna, con il Master in Death Study and the End of Life del Dipartimento di Filosofia e Sociologia,
[42.50s -> 54.56s] Pedagogia e Psicologia Applicata dell'Università degli Studi di Padova, il Politecnico di Milano, Polo Culturale, Polo Territoriale di Mantova, quest'anno anche l'Istituto Mantovano di Storia Contemporanea,
[54.92s -> 59.98s] l'Associazione di Promozione Sociale, la Corte dei Poeti di Mantova, con il patrocinio.
[60.00s -> 77.00s] Come ogni anno proporremmo al pubblico una serie di appuntamenti come spazi di riflessione sul tema della morte per incrementare l'attenzione culturale sul valore della vita attraverso alcune corrispondenze.
[77.54s -> 89.98s] Alla fine dei conti è un progetto di cultura grazie a TEA Onoranze Funebri del gruppo TEA SPA, un gruppo che nel processo di innovazione, che lo contraddistingue,
[90.00s -> 93.54s] ha creduto e crede in questo progetto sociale.
[94.00s -> 105.90s] Per il terzo anno consecutivo, TEA Onoranze Funebri del gruppo TEA SPA sostiene l'efficacia comunicazionale di una rassegna che ha lo scopo di continuare a sensibilizzare la società
[105.90s -> 115.00s] sulla fondamentale importanza di divulgare il lavoro di professionisti che si occupano della cura dell'angoscia per la morte.
[115.48s -> 118.38s] Attraverso l'educazione, che è formazione,
[120.00s -> 131.46s] si può orientare le esperienze di perdita e di lutto come parti integranti fondamentali del senso della vita, perdita intesa nelle sue varie accezioni e lutto.
[132.66s -> 139.40s] Si vis vitam para mortem, se vuoi sopportare la vita, disponiti ad accettare la morte.
[140.04s -> 146.96s] Pensare alla morte per dare valore alla vita e al mondo, parlando di diverse rappresentazioni della morte
[146.96s -> 149.96s] e come queste possano orientare la vita.
[150.00s -> 159.00s] La paura di morire, di un corpo che si trasforma e della sua successiva decomposizione è un'ossessione da emarginare.
[159.00s -> 169.00s] Per questo è indispensabile colmare la distanza che separa il pensiero dei vivi dal loro giungere comunque inesorabilmente ad un termine,
[169.00s -> 179.00s] conducendo la società a raggiungere un conveniente livello intellettuale e morale per divenire amica della morte alfabetizzata in un termine.
[180.00s -> 189.00s] La paura di morire, di un corpo che si trasforma in una persona, per dare valore alla vita, disponiti ad accettare la morte,
[189.00s -> 196.00s] è un terreno educativo da presidiare, con una didattica costante, non emergenziale né riparatoria,
[196.00s -> 202.00s] ossia che tenda ad allontanare il ricordo.
[202.00s -> 207.00s] Dobbiamo invece favorire il riavvicinamento dell'uomo al pensiero della morte,
[207.00s -> 210.00s] e l'obiettivo è quello di rendere il pensiero della morte un percorso di attività,
[210.00s -> 216.46s] cosciente l'umanità, della fondamentale importanza di un percorso di consapevolezza dell'esistenza
[216.46s -> 222.72s] di un fine vita nell'inscindibile rapporto con la vita. Attraverso la cultura potremo
[222.72s -> 229.42s] sempre riflettere sulla cessazione delle funzioni vitali dell'uomo per rendere gli individui
[229.42s -> 236.76s] più maturi nei riti di passaggio e di supporto per la pace dei vivi, perché la vita ha un
[236.76s -> 243.98s] numero limitato di giorni. Per questo un sentito e doveroso ringraziamento, come ogni
[243.98s -> 249.36s] anno, col cuore, all'amministratore delegato di Teo Noranze Funebri, Riccardo Tugnoli,
[249.78s -> 255.46s] a Fiorenza Cariola, Simona Sogliani, a tutti i collaboratori di Teo e a tutti gli sponsor
[255.46s -> 258.82s] tecnici che ci hanno aiutato in questa manifestazione.
[260.30s -> 266.56s] Iniziamo questa sera con l'appuntamento dedicato ad A Memoria e Thanatos per concludere
[266.56s -> 266.74s] il 20 marzo.
[266.76s -> 273.44s] Il 22 maggio con l'ultimo appuntamento dedicato a Poesia e Thanatos, che come un tassello
[273.44s -> 279.00s] dello Scarabeo conclude gli appuntamenti di Alla fine dei conti e si inserisce nella
[279.00s -> 285.16s] programmazione del Festival Internazionale Virgilio Mantua Poesia, promosso dall'Associazione
[285.16s -> 291.56s] di Promozione Sociale La Corte dei Poeti di Mantua. In tutto saranno 13 gli appuntamenti
[291.56s -> 296.64s] quest'anno per questa quarta edizione 2020. Sette gli incontri che si faranno alla
[296.64s -> 296.74s] Corte dei Poeti di Mantua.
[296.76s -> 300.02s] Due incontri sempre alla Casa del Mantegna in compagnia degli ospiti che si avvicenderanno
[300.02s -> 306.56s] con temi di assoluto interesse. Due incontri sempre alla Casa del Mantegna per un'importante
[306.56s -> 313.74s] novità. Rifletteremo insieme con due appuntamenti informativi e esperenziali nei quali la parola
[313.74s -> 320.12s] e la musica saranno gli strumenti proposti per favorire una fisiologica elaborazione
[320.12s -> 325.08s] del lutto. Questi nove appuntamenti alla Casa del Mantegna avranno tutti inizio alle ore
[325.08s -> 326.02s] 18.30.
[326.76s -> 333.04s] Un incontro verrà fatto al Polo Territoriale di Mantua del Politecnico di Milano per Architettura
[333.04s -> 339.20s] e Thanatos, quindi saremo in via Angelo Scarsellini, numero 15, nell'Aula Magna insieme a tutti
[339.20s -> 346.48s] gli studenti che vorranno partecipare. Questo durerà dalle 16 alle 18.30. L'ultimo incontro
[346.48s -> 353.26s] alla Loggia del Grano per Poesia e Thanatos con inizio alle ore 18.00. Inoltre ci saranno
[353.26s -> 356.70s] due appuntamenti in libreria. Saremo ospiti.
[356.76s -> 384.28s] Il folder quest'anno ha una nuova immagine di copertina, ma torneremo negli appuntamenti
[384.28s -> 385.02s] successivi.
[385.02s -> 386.74s] Si tratta di un dipinto.
[386.76s -> 393.56s] Di uno dei cinque maggiori incisori del bulino antico al mondo. Il professor Bruno
[393.56s -> 401.48s] Cerboni Baiardi di Urbino. Una più stretta collaborazione con la poesia e quindi con Mantua
[401.48s -> 407.44s] Poesia. Una più stretta collaborazione con il teatro e i suoi attori. Arts, creazione
[407.44s -> 412.88s] e spettacolo. Teatro, spazio, studio, Sant'Orsola. Ad ogni appuntamento di alla fine dei conti,
[412.88s -> 416.74s] così come avrete visto, vi è stato consegnato un numero, un biglietto.
[416.76s -> 426.68s] Alla fine di questo appuntamento estrarremo per regalare due biglietti omaggio per un incontro
[426.68s -> 434.14s] di Arts a teatro, per avvicinare il teatro che sta entrando più forte, verso una comunicazione
[434.14s -> 439.52s] maggiore sia per gli adolescenti che per i bambini, ma anche all'interno degli istituti
[439.52s -> 446.48s] carcerari. Infine, durante tutto il periodo di alla fine dei conti, promuoviamo le ultime
[446.48s -> 453.46s] copie di un libro intitolato Opus Ottenue, scritto dal professor Rodolfo Signorini.
[453.56s -> 458.76s] Si tratta di una lettura storica, iconografica, iconologica della più bella camera del mondo.
[458.86s -> 465.32s] Un libro che è stato pubblicato la prima volta nel 1985, la seconda edizione nel 2007.
[465.70s -> 470.98s] Abbiamo ancora le ultime copie e siamo riusciti anche a promuovere questo libro per Mantua,
[470.98s -> 475.98s] per la Camera degli Sposi, in questi giorni, sin dal 14 di 12.
[476.48s -> 483.86s] Il 15 di dicembre del 2019, fino al 4 di maggio, sarà con Civita, che gestisce il bookshop
[483.86s -> 489.82s] di Palazzo Madama di Torino, a Torino, per la mostra dedicata ad Andrea Mantegna, intitolata
[489.82s -> 493.48s] Andrea Mantegna, rivivere l'antico, costruire il moderno.
[494.18s -> 499.30s] Questo perché, alla fine dei conti, per il quarto anno consecutivo, è qui, alla casa
[499.30s -> 506.46s] del Mantegna, e lo ritengo un privilegio, aver potuto organizzare questa rassegna dedicata
[506.48s -> 512.24s] trasversalmente alla morte in questa dimora, che ha accolto il Maestro, anche se per poco,
[512.24s -> 519.24s] dove lui ha camminato, ha dipinto le pareti, e ci ha attorniato da una sorta di aurea,
[519.24s -> 524.24s] di tranquillità, di pacatezza, per affrontare questo tema così delicato.
[524.24s -> 531.24s] Concludo questa introduzione, dedicata alla rassegna, con un appello.
[531.24s -> 536.24s] Ogni giorno terribili avvenimenti parlano di morte.
[536.48s -> 544.16s] Ma ciò di cui non parlano è l'enorme difficoltà a gestire l'angoscia causata dall'incontro
[544.16s -> 544.82s] con la morte.
[545.62s -> 552.74s] Quindi, vi prego, aiutiamoci a tenere aperti questi spazi di dialogo e di confronto con
[552.74s -> 558.50s] una cultura multidisciplinare per parlare della morte come una realtà concreta, che
[558.50s -> 564.42s] impone di comprenderne il senso, dilatando l'interesse per la vita e i suoi significati.
[564.42s -> 566.42s] Il nostro compito è far immaginare.
[566.48s -> 567.48s] Il nostro compito è far immaginare.
[567.48s -> 571.54s] E' un compito che, in modo che il dolore per la morte sia un dolore che possa essere gestito
[571.54s -> 577.80s] e che non travolga, dovrebbe essere la scuola, la prima realtà all'interno della quale
[577.80s -> 581.00s] iniziare un percorso di educazione alla morte.
[581.00s -> 584.48s] Ma purtroppo in Italia questo tema è ancora bandito dalle scuole.
[584.48s -> 590.80s] E' stato invece dimostrato che l'educazione alla morte, nel contesto scolastico ed adeguatamente
[590.80s -> 591.62s] strutturata, può educare a gestire le difficoltà emozionali relative all'angoscia causata.
[591.62s -> 592.62s] E' stato invece dimostrato che l'educazione alla morte, nel contesto scolastico ed adeguatamente
[592.62s -> 598.06s] strutturata, può educare a gestire le difficoltà emozionali relative alla perdita in genere,
[598.06s -> 604.06s] permettendo ai bambini e ai adolescenti di attivare strategie che si chiamano di coping
[604.06s -> 610.62s] o di resilienza, ossia di riuscire a reagire dinanzi alle difficoltà che la vita impone.
[610.62s -> 616.14s] Ho coinvolto, alla fine dei conti, anche un'associazione che lavora qui a Mantua ed
[616.14s -> 621.78s] è l'Associazione Maria Bianchi di Mantua. Sono andata direttamente a verificare la
[621.78s -> 622.58s] loro formazione.
[622.58s -> 626.92s] E' un'associazione di questi fantastici personaggi, che sono un gruppo di volontari
[626.92s -> 632.72s] sensibili che si formano per aiutare all'interno della struttura ospedaliera di Mantua, nelle
[632.72s -> 639.24s] cure palliative e anche ai domiciliari. Per cui benvenuti a tutti per chi c'è stasera.
[640.60s -> 647.14s] Ed ora, signore e signori, a memoria e tanatos con il primo appuntamento di Alla fine dei
[647.14s -> 652.48s] conti, dedicato oggi, al giorno della memoria, un ospite d'eccezione.
[652.58s -> 659.26s] Insieme a Stefano Iori, Giorgio Colombo in Kristallnacht. L'inizio della tempesta,
[659.36s -> 663.64s] un dialogo di Stefano Iori con Giorgio Colombo. Grazie a tutti.
[672.64s -> 681.34s] Buonasera, grazie di essere qui. Siete tanti. Questa sera parleremo di ciò che accadde
[681.34s -> 691.00s] tra il 9 e il 10 novembre del 1938. Non ci fu il più grande pogrom popolare, dicono
[691.00s -> 699.62s] alcuni, di Stato, ebbero dire poi gli storici, contro la popolazione ebrea, innanzitutto
[699.62s -> 710.24s] tedesca, contro i propri concittadini di origine tedesca. La Kristallnacht. Si trattò,
[710.60s -> 711.32s] come accennava Stefano Iori, di un'esplosione di un'esplosione di un'esplosione di un'esplosione
[711.32s -> 715.92s] di un'esplosione, come accennavo prima, di una sommossa popolare pilotata dal nazismo,
[716.04s -> 723.00s] che comportò un attacco sistematico e massivo alle proprietà e ai luoghi di culto della
[723.00s -> 729.96s] comunità giudaica. L'azione poi dilagò dalla Germania all'Austria, sino alla regione
[729.96s -> 739.02s] dei Sudeti, che era stata da poco occupata dalle truppe di Hitler. Le prime notizie al
[739.02s -> 741.02s] mondo, relative alla Kristallnacht.
[741.32s -> 751.08s] La Kristallnacht parlavano di 171 case incendiate, di 815 botteghe, negozi devastati e saccheggiati
[751.08s -> 760.04s] e di sinagoge bruciate ovunque. Ma bisogna aspettare qualche anno per avere degli altri
[760.04s -> 770.24s] dati più vicini alla realtà, durante il processo di Nuremberg del 1946. Dal protocollo stenografico
[770.24s -> 771.30s] di una riunione di un'esplosione di un'esplosione, si tratta di un'esplosione di un'esplosione
[771.32s -> 778.54s] dei ministri del Reich, che fu prodotta durante il processo di Nuremberg, era il 12 novembre
[778.54s -> 788.62s] del 1946, si poteva prendere che 7500 furono i negozi distrutti, 101 le sinagoge date alle
[788.62s -> 798.52s] fiamme o comunque devastate, 36 ebrei vennero uccisi, altri feriti in modo grave, ci furono
[798.52s -> 799.74s] dei casi di stupro.
[801.32s -> 811.96s] Le persone vennero catturate e deportate, furono i primi deportati. Alcune fonti successive
[811.96s -> 819.16s] aumentano ancora questi numeri e si arriva a 267 templi assaltati, quasi tutti quelli
[819.16s -> 828.14s] dell'intera Germania, e portano a 100 l'entità delle vittime di questa pseudo-rivolta, tenendo
[828.14s -> 831.30s] anche conto che questo pogrom superò i conti.
[831.32s -> 850.64s] Il regime allora disse che si era trattato di un'esplosione spontanea di collera, perché
[850.64s -> 860.32s] cos'era avvenuto? Erschel Grinspan, un giovane tedesco diciassettenne, attentò con successo
[861.32s -> 867.16s] e lo uccise alla vita del terzo segretario dell'ambasciata del Reich in Francia, Ernst von
[867.16s -> 879.50s] Raff. E allora si disse che il popolo insorse per vendicare questa morte. In realtà il
[879.50s -> 885.96s] regista e organizzatore delle violenze ezzate e dilagate su precise ordini scritti fu Reinhard
[885.96s -> 891.12s] Heinrich, il numero due di Heinrich Himmler, alla guida delle SS.
[891.32s -> 902.54s] Il ministro della propaganda, Joseph Goebbels, descrive nel suo diario, un rivoltante compiacimento,
[902.54s -> 908.52s] la vera dinamica di questa, tra virgolette, reazione seguita all'assassinio del diplomatico
[908.52s -> 915.52s] tedesco a Parigi. Vi leggo questo tratto del diario di Goebbels.
[921.32s -> 931.78s] Lui decreta lasciare libero sfogo alla manifestazione, richiamare la polizia, che una volta tanto gli
[931.78s -> 937.78s] ebrei sappiano cos'è la rabbia popolare. Giusto. Trasmetto subito le necessarie direttive
[937.78s -> 942.86s] alla polizia e al partito. Adesso il popolo agirà. Ne parlo brevemente alla dirigenza
[942.86s -> 949.82s] del partito. Applausi scroscianti. Tutti si precipitano ai telefoni. Questo per avviare
[949.82s -> 951.30s] l'operazione che fu appuntata.
[951.32s -> 958.18s] Poi definita la notte dei cristalli. Goebbels, sempre nel suo diario, racconta sempre con
[958.18s -> 965.78s] compiacimento di aver visto rosseggiare all'orizzonte, nelle tenebre della notte, la sinagoga berlinese
[965.78s -> 973.80s] di Fasanenstrasse. La Kristallnacht fu un segnale tremendo, il segnale del fatto che
[973.80s -> 979.06s] Reich aveva invocato il tunnel della politica più odiosa e selvaggia nei confronti della
[979.06s -> 980.38s] minoranza israelitica.
[981.32s -> 988.56s] Il maresciallo Hermann Göring, da parte sua, intervenì chiedendo che agli ebrei fossero
[988.56s -> 993.92s] interdetti i teatri e i cinematografi, che non potessero condividere con i tedeschi ariani
[993.92s -> 998.20s] neppure i luoghi di velliggiatura, gli ospedali e persino i giardini pubblici. Queste
[998.20s -> 1008.90s] furono accadimenti praticamente concomitanti. Quando si posa il problema di chi dovesse
[1008.90s -> 1011.20s] pagare i 25 milioni di marchi?
[1011.32s -> 1018.90s] Di danni causati dal pogrom di Stato, la Kristallnacht, le società di assicurazione bussarono alla
[1018.90s -> 1027.10s] porta delle autorità. Se infatti avessero dovuto indenizzare anche solo l'importo dei
[1027.10s -> 1033.76s] cristalli frantumati e distrutte, si levava una cifra di 5 milioni di marchi e le compagnie
[1033.76s -> 1039.82s] temevano di essere trascinate al fallimento. Allora Göring suggerì un'abominevole soluzione.
[1041.32s -> 1047.06s] L'assicurazione avrebbe dovuto pagare agli ebrei tutte le somme dovute, ma poi gli ebrei
[1047.06s -> 1053.44s] si sarebbero visti confiscate dallo Stato queste cifre e anzi avrebbero dovuto raggiungere
[1053.44s -> 1067.44s] la cifra di un miliardo di franchi di tassa, chiamiamola così. Questo perché venivano
[1067.98s -> 1071.30s] considerati criminali loro che erano stati vincolati.
[1071.32s -> 1075.24s] In verità danneggiati da questa azione violentissima.
[1076.66s -> 1083.52s] Le premesse giuridiche di tale inaspiramento della politica razziale, che culminò inizialmente
[1083.52s -> 1092.20s] con la notte dei cristalli, erano state poste nel 15 settembre 1935, quando il Reichstag
[1092.20s -> 1099.96s] approvò le cosiddette leggi di Nuremberg, normative che privavano gli ebrei della piena
[1101.32s -> 1109.16s] cittadinanza germanica. Pietavano i matrimoni tra gli ebrei e i soggetti di sangue tedesco
[1109.16s -> 1114.60s] e retroattivamente dichiaravano nulli quelli già contratti anche fossero stati contratti
[1114.60s -> 1119.46s] all'estero. Proibivano perfino i rapporti extraconiugali tra ariani e non ariani.
[1122.40s -> 1130.68s] La barbarie della notte dei cristalli che eco ebbe nel mondo. Bene, negli Stati Uniti ci fu indignazione.
[1131.32s -> 1136.64s] L'ambasciatore americano a Berlino, Hugh Wilson, venne richiamato a Washington dal presidente
[1136.64s -> 1142.32s] Roosevelt e non tornò più in Germania. Accade lo stesso all'inverso. Le rappresentanze del
[1142.32s -> 1148.92s] Terzo Reich nella capitale americana, Hans Dickhoff, rientrò a Berlino senza più fare
[1148.92s -> 1151.98s] ritorno negli Stati Uniti. La sede rimase vacante.
[1154.00s -> 1159.68s] Le elite dirigenti delle potenze democratiche europee si mostrarono invece del tutto inerti
[1159.68s -> 1160.42s] di fronte a un'esplosione di un'esplosione di un'esplosione di un'esplosione di un'esplosione
[1160.42s -> 1168.14s] di fronte alla mostruosa gravità di quanto era accaduto. In Francia e in Inghilterra i rispettivi
[1168.14s -> 1175.30s] governi erano ancora avvinti dalle pie illusioni di una pace durevole dopo la conferenza di
[1175.30s -> 1183.54s] Monaco del settembre del 1938, solo due mesi prima della Kristallnacht. In Inghilterra
[1183.54s -> 1190.34s] e in Francia Chamberlain e Daladier si felicitarono per questo accordo che secondo loro scongiurava
[1190.42s -> 1197.52s] la guerra in Europa. Mussolini era soddisfatto dal canto suo perché tendeva a ritardare un
[1197.52s -> 1205.88s] conflitto che avrebbe trovato impreparate le truppe italiane. La Germania si impegnò
[1205.88s -> 1213.16s] a non avanzare ulteriormente in territorio cecoslovacco, cioè promise di non invadere
[1213.16s -> 1219.42s] le regioni di lingua slava. Sembrava tutto a posto, però ci fu una voce che si levò
[1220.42s -> 1226.68s] e una voce critica fu quella di Winston Churchill, il quale sostenne in un discorso che rimase
[1226.68s -> 1236.08s] famoso tenuto alla Camera dei Deputati il 5 ottobre 1938 e attaccò Chamberlain, gli disse
[1236.08s -> 1243.26s] dovevate scegliere tra la guerra e il disonore, avete scelto il disonore e avrete la guerra,
[1243.26s -> 1250.26s] un più lungimirante di fatto. Nello stesso autunno del 1938 ebbero iniziato
[1250.42s -> 1257.94s] le deportazioni di massa, subito dopo la notte dei cristalli. Il lager di Buchenwald, vicino
[1257.94s -> 1263.80s] a Wehrmann, accolse le prime migliaia di ebrei. Era iniziata la corsa verso l'abisso.
[1265.56s -> 1271.94s] Superficialità, indifferenza, qualunquismo, mancanza assoluta di lungimiranza e insipienza,
[1272.60s -> 1280.00s] l'Europa fu assente. Non venne posto rimedio alcuno al declino del continente che la Kristallnacht
[1280.42s -> 1287.42s] aveva così nitidamente annunciato. Alcuni mesi dopo, nel marzo del 1939, le paure di
[1288.56s -> 1293.76s] Churchill, sull'ulteriore espansione del Terzo Reich, si concretizzarono. Le truppe tedesche
[1293.76s -> 1300.16s] entrarono a Praga, annettendo il resto della Bohemia e della Moravia, territori islavi
[1300.16s -> 1307.16s] che vennero trasformati in una sorta di protettorato tedesco. A est fu invece creato un regime
[1307.26s -> 1308.68s] fantoccio in Slovacchia.
[1308.68s -> 1315.86s] Poche parole e l'accordo di Monaco era spezzato. Quasi tutta la Cecoslovacchia si trovava ormai
[1315.86s -> 1323.68s] in mano alle truppe italiane. Anche qui poche o nessuna reazione immediata vennero da Francia
[1323.68s -> 1329.04s] e Regno Unito. E di lì a poco sarebbe iniziata la Seconda Guerra Mondiale.
[1331.62s -> 1338.04s] Torniamo al 1938. In sintesi, per ribadire, solo gli Stati Uniti d'America si mostrarono
[1338.68s -> 1344.50s] in pieno disaccordo con la Germania dopo la notizia della notte dei cristalli. L'Europa
[1344.50s -> 1352.18s] fu di fatto complice. Una forte vena antisemita si manifestò successivamente in Francia e
[1352.18s -> 1359.14s] nei paesi dell'est europeo. Sempre nel 1938 l'Italia approvò le sue leggi razziali
[1359.14s -> 1366.16s] che Mussolini comunicò a Trieste l'8 settembre di quell'anno. Tutto era pronto per dare
[1366.16s -> 1368.66s] il via alla Shoah, ovvero letteralmente la sua legge di razzia.
[1368.66s -> 1377.48s] La tempesta devastante che piombò sugli ebrei di tutta Europa. L'indifferenza colpevole
[1377.48s -> 1384.56s] di governi e popoli interi, quello tedesco in testa, fu carburante per la Shoah, come
[1384.56s -> 1393.94s] sottolineò Zyg Budbaum nel suo libro Modernità e Olocausto del 1989. Furono lasciati fare
[1398.66s -> 1403.48s] una valida reazione, i carnefici diretti non trovarono di fatto degli oppositori, non dovettero
[1403.48s -> 1410.14s] subire alcun contraddittorio ufficiale. Seguirono gli ordini, passivi, quasi ottenebrati, forse
[1410.14s -> 1415.92s] per mettere la sordina alla voce della propria coscienza. Solo dopo, quando tutto finì,
[1416.20s -> 1421.64s] l'urlo delle coscienze singolari si fece sentire, ma prima ci fu solo silenzio.
[1423.98s -> 1428.64s] E vengo ora alla posizione della popolazione ebraica.
[1429.40s -> 1435.34s] Non era certo possibile non accorgersi, dopo la notte dei cristalli, di quanto stava montando
[1435.34s -> 1441.80s] a livello politico, sociale e militare. Perché allora solo una minoranza di ebrei, intuendo
[1441.80s -> 1447.00s] il disastro vicino, si mise in salvo prima della stretta del nazismo?
[1448.92s -> 1458.44s] Invito ora, in merito a questo argomento, Carla Villagrossi a leggere una rivisitazione,
[1458.66s -> 1464.68s] una breve rivisitazione, di Vetri rotti di Arthur Miller, un'opera teatrale del 1994,
[1465.88s -> 1470.62s] che Arthur Miller, ebreo, scrisse proprio sulla notte dei cristalli.
[1472.34s -> 1481.84s] Questo Adolf Hitler lo trovo molto inquietante. Lo hai seguito sui giornali? È una settimana
[1481.84s -> 1488.64s] che sfasciano i negozi degli ebrei a Berlino. Molto inquietante. Costringono vecchi a pulire
[1488.64s -> 1494.20s] i marciapiedi con degli spazzolini da denti, nient'altro che dei tempisti in divisa.
[1495.90s -> 1501.54s] Semplicemente non riesco a immaginarmi quella gente lì che invade l'Austria e ora dicono
[1501.54s -> 1507.32s] tu calacci con Slovacchia, poi alla Polonia. A quanto pare la Germania è caduta nelle mani
[1507.32s -> 1517.42s] dei fanatici e quelli, si sa, possono essere brutali. Nessuno riesce a trovare una spiegazione
[1517.42s -> 1518.12s] fisica.
[1518.64s -> 1528.06s] Per la mia incapacità. È quasi sicuramente una condizione psicologica. Sono insensibile.
[1529.56s -> 1531.14s] Non sento niente alle gambe.
[1533.46s -> 1540.44s] Paralisi isterica. Potrebbe essere. Isteria non significa fare urli e strilli. Isteria viene
[1540.44s -> 1545.74s] dalla parola greca che vuol dire grembo, perché si credeva che fosse un sintomo femminile,
[1545.74s -> 1546.82s] ma non è così.
[1548.64s -> 1553.44s] Non è che raggiungono un sufficiente livello di ansia e di paura. Possono immaginarsi di
[1553.44s -> 1559.26s] essere diventate, per esempio, cieche o sorde. E non ci vedono, non ci sentono più davvero.
[1559.90s -> 1567.80s] Durante la guerra la chiamano psicosi traumatica da bombardamento. Una donna come me. Forte,
[1568.14s -> 1573.88s] piena di salute, che non ha nessun disturbo fisico. Tutto un tratto non si regge più
[1573.88s -> 1574.98s] in piedi. Perché?
[1576.60s -> 1578.48s] È successo qualcosa.
[1578.64s -> 1584.82s] Quando hanno cominciato a mettere sul giornale tutte le fotografie di queste imprese dei nazisti,
[1585.86s -> 1591.96s] mi sono messa a fissarle. Così le gambe sono diventate di burro. Non riuscivo a stare in piedi.
[1592.32s -> 1595.88s] Continuavo a cadere qua e là, come una bambola di stracci.
[1597.58s -> 1604.62s] Fanno inginocchiare i vecchi e gli fanno pulire i marciapiedi con gli spazzolini da denti.
[1605.74s -> 1608.62s] In Germania. I vecchi con la barba.
[1609.16s -> 1616.14s] Ti ricordi il nonno? I suoi occhiali con le stanghette ricurve. Uno dei vecchi del giornale
[1616.14s -> 1623.68s] era il suo ritratto sputato. Non riesco a farlo uscire dalla testa. In ginocchio, sul
[1623.68s -> 1631.48s] marciapiedi, e tutti intorno, in cerchio, 15-20 persone che ridono di loro. Nella foto
[1631.48s -> 1638.62s] tre donne si tengono il colletto chiuso, segno che faceva molto freddo. È su tutto
[1638.62s -> 1646.04s] i giornali. Sfasciano i negozi degli ebrei. Le strade sono coperte di vetri rotti. Non dovrei
[1646.04s -> 1652.40s] più reggere i giornali. Quelli stanno in Germania. Come faccio ad aver così paura? C'è l'oceano
[1652.40s -> 1659.34s] di mezzo. Ma io li vedo, le persone in quelle foto. Sono vive. Quando ho visto le foto sul
[1659.34s -> 1665.30s] Times, con quei due vecchi in ginocchio, ho sentito la folla che rideva, che li sbeffeggiava.
[1666.78s -> 1668.30s] Ti racconto il mio incubo.
[1668.62s -> 1675.18s] Sono in strada. Tutto è come grigio. Una folla fitta di gente da tutte le parti cercano
[1675.18s -> 1682.62s] me. Chi sono? Sono i tedeschi. Come quelli delle fotografie sui giornali. Io mi metto
[1682.62s -> 1689.70s] a scappare e tutta la folla mi insegue. Poi, mentre sto per sottrarmi, svoltando un
[1689.70s -> 1695.08s] angolo, un uomo mi acchiappa, mi butta a terra, mi sale sopra e comincia a baciarmi,
[1695.08s -> 1697.34s] e poi a tagliarmi un seno.
[1698.62s -> 1707.46s] Mi sento come se stessi perdendo ogni cosa. Sono lacerata, sono a pezzi. Ma i tedeschi erano
[1707.46s -> 1713.32s] brave persone. Come hanno fatto a cambiare così la musica, la letteratura tedesca? Sono
[1713.32s -> 1718.42s] tra le più grandi al mondo. È impossibile che quelle persone si trasformano in tanti
[1718.42s -> 1726.90s] teppisti. Com'è possibile? Erano tanto carine. E ora prendono gli ebrei dalla strada, in mezzo
[1726.90s -> 1727.66s] a una città.
[1728.62s -> 1737.46s] Così, senza che nessuno li fermi. Perché non scappano all'estero? Sfondano le finestre
[1737.46s -> 1743.10s] e picchiano i bambini. E se li ammazzano i bambini, dov'è Roosevelt? Dov'è l'Inghilterra?
[1743.74s -> 1751.74s] Qualcuno faccia qualcosa prima che uccidano tutti. Nessuno ne vuol sapere. Nessuno ne
[1751.74s -> 1757.88s] vuol parlare sul serio. Nemmeno parlare del fatto che siamo ebrei. Ma perché è tanto
[1757.88s -> 1758.42s] difficile?
[1758.62s -> 1769.70s] Essere ebreo, ebreo, ebreo, ebreo, ebreo. Non ci distruggeranno mai. Quando morirà l'ultimo
[1769.70s -> 1777.70s] ebreo, si spegnerà l'ultima luce del mondo. I tedeschi stanno sparando contro il sole.
[1779.42s -> 1785.32s] Il testo, liberamente ispirato a vetri rotti di Arthur Miller, è ambientato a Brooklyn,
[1785.32s -> 1788.56s] novembre 1938. Silvia, ebrea.
[1788.62s -> 1793.62s] La sua casa linga viene improvvisamente colpita da una strana paralisi agli arti inferiori,
[1793.92s -> 1801.06s] di natura psicosomatica. Colpita, ossessionata dalle notizie delle persecuzioni dei nazisti
[1801.06s -> 1806.76s] contro gli ebrei in Germania, è stata scritta alla soglia dei suoi 80 anni da Miller, il
[1806.76s -> 1812.16s] quale torna indietro nel tempo alla ricerca delle proprie sensazioni e percezioni di allora.
[1812.92s -> 1818.60s] In un ambiente isolato, provinciale, soddisfatto della propria quotidiana,
[1818.62s -> 1822.84s] la sua casa è diventata una mediocrità. Silvia rappresenta la paralisi dell'Occidente,
[1823.36s -> 1827.66s] impotente davanti all'esplosione della violenza e del male nazista.
[1837.98s -> 1844.74s] E così la maggioranza degli ebrei del continente si fece trovare di fatto impreparata alla
[1844.74s -> 1847.40s] Cristal Nut e a tutto ciò poi che seguì.
[1848.62s -> 1855.28s] Non reagirono in pieno, non reagirono. Molti si nascosero un poco prima della fine, ma
[1855.28s -> 1862.68s] altro non fecero. Storicamente c'è da ricordare solo un'eccezione, quella della rivolta del
[1862.68s -> 1869.32s] ghetto di Varsavia, dell'aprile-maggio del 1943, che era uno dei ghetti più grandi
[1869.32s -> 1878.32s] d'Europa, 500.000 ebrei stipati in pochi chilometri quadrati. 400.000 furono deportati,
[1878.62s -> 1886.64s] ne rimasero 40-50.000, si ribellarono ai tedeschi con il lanciafiamme e bruciarono completamente
[1886.64s -> 1893.84s] il ghetto, uccidendo 13.000 persone. Ne rimasero 30-40.000 che furono a loro volta deportati.
[1894.82s -> 1900.14s] Ciò che mi stupì nel mio viaggio a Varsavia, lo ricorda anche Rosanna Colognesi che era
[1900.14s -> 1904.70s] con me, è che sono rimasti in piedi due o tre case dell'enorme ghetto di Varsavia.
[1904.70s -> 1908.06s] Due o tre case, una mezza via neanche.
[1908.62s -> 1916.06s] Ancora oggi molti si chiedono perché accade questo, perché gli ebrei europei in primis
[1916.06s -> 1920.76s] non compresero la portata di ciò che stava accadendo, perché non trovarono qualsiasi
[1920.76s -> 1923.34s] modo per fuggire. Certo, molti lo fecero.
[1924.14s -> 1932.64s] Ecco, in merito, per tentare una risposta, ho esaminato alcune delle pensate che sono
[1932.64s -> 1938.32s] state fatte in merito. Alcuni pensatori hanno considerato il sacrificio di Isacco, inteso
[1938.62s -> 1945.12s] simbolo di rassegnazione. Il figlio di Abramo non si oppose al proposito del padre cui
[1945.12s -> 1952.56s] Dio aveva chiesto la prova suprema. Altri hanno evocato il concetto della Messirutnefesh.
[1952.70s -> 1957.48s] Cos'è la Messirutnefesh? È un'espressione ebraica che viene letteralmente tradotta come
[1957.48s -> 1965.34s] sacrificio di se stessi. Ma tale concetto va interpretato diversamente rispetto a ciò
[1965.34s -> 1967.58s] che appare alla luce di quanto stiamo dicendo.
[1968.62s -> 1977.78s] E' la negazione, il sacrificio di se stessi, per esempio, per aiutare un malato. Una forma
[1977.78s -> 1985.54s] d'aiuto che costi molto impegno. Ecco, questo è il Messirutnefesh. In tal caso si tratta
[1985.54s -> 1992.50s] quindi di un comunicare vitalità, anzi, di trasmettere forze ed energia. Quindi nessuno
[1992.50s -> 1998.08s] spirito autodistruttivo, né nel caso del sacrificio di Isacco, né nel caso del sacrificio
[1998.08s -> 1998.60s] di se stessi.
[1998.62s -> 2007.30s] Nell'uno e nell'altro caso non c'è uno spirito autodistruttivo, anzi, di fido da chi avanza
[2007.30s -> 2013.46s] questa ipotesi, come se il soffrire o il morire fossero nel destino del popolo ebreo.
[2014.44s -> 2020.64s] Ma c'è un altro elemento che intendo sottoporre la vostra attenzione. Una interessante spiegazione
[2020.64s -> 2028.60s] circa l'atteggiamento degli ebrei lo offre Rav Simon Jakobson, che è un'espressione
[2028.62s -> 2038.64s] del suo libro Sixteen Days, edito nel 2013, scusatemi. E lo fa partendo da un preciso
[2038.64s -> 2046.20s] insegnamento di Israel Benedizie, rabbino e mistico polaco che visse tra il 1698 e il
[2046.20s -> 2053.08s] 1760 e che viene considerato il fondatore, il padre del moderno cassidismo, movimento
[2053.08s -> 2057.00s] che mirava la fusione tra mistica e etos.
[2058.62s -> 2067.94s] Israel Benedizie, detto Baal Shem Tov, ovvero maestro del nome di Dio, insegnava, leggerò
[2067.94s -> 2072.88s] testualmente alcuni passi, che ogni cosa che noi vediamo, che sia buona o cattiva, è in
[2072.88s -> 2080.44s] realtà un riflesso di noi stessi. Se così non fosse, non la riconosceremmo così chiaramente.
[2081.90s -> 2088.38s] Molti di noi, spiega Jakobson citando il Baal Shem Tov, trova difficile sentire dagli
[2088.62s -> 2095.58s] altri che abbiamo dei difetti, che noi stessi non ci riconosciamo. Perciò Dio offre la possibilità
[2095.58s -> 2100.58s] di confrontarci con una persona che ha lo stesso nostro difetto. Noi lo vediamo e diciamo
[2100.58s -> 2106.28s] ma è terribile. D'altra parte questo ci accade perché abbiamo lo stesso difetto, anche se
[2106.28s -> 2111.56s] forse in forma diversa. Lo stesso vale per le cose positive. Noi riconosciamo negli altri
[2111.56s -> 2117.24s] gli aspetti positivi perché anche noi li possediamo. Se non avessimo nessuna di queste
[2118.62s -> 2127.20s] cose, potremmo riconoscerle. In altre parole, predicava il padre del Cassidismo, tu sei
[2127.20s -> 2134.68s] quello che vedi e vedi quello che sei. Partendo da tale presupposto, Rav Simon Jakobson sostiene
[2134.68s -> 2139.50s] che molti ebrei vissuti in Germania negli anni trenta non sono stati in grado di riconoscere
[2139.50s -> 2144.14s] la malvagità che si annidava nel popolo tedesco perché si non avevano il male in
[2144.14s -> 2148.60s] se stessi. Non avrebbero mai potuto concepire che qualcuno potesse uccidere un uomo.
[2148.62s -> 2149.86s] Non avrebbero mai potuto ucciderli a sangue freddo.
[2153.50s -> 2160.40s] Scrive Jakobson, se si è incapaci di commettere un crimine, ci è impossibile immaginare che
[2160.40s -> 2165.70s] qualcuno ne abbia la capacità. Ci sono atrocità che non possiamo nemmeno capire perché noi
[2165.70s -> 2170.80s] non saremmo in grado di commetterle. In questo modo non crediamo che sia possibile essere
[2170.80s -> 2177.00s] così perché ciò non fa parte della nostra esperienza. Quindi l'autore Jakobson in buona
[2177.00s -> 2178.60s] sostanza afferma che gli ebrei non possono commettere un crimine.
[2178.62s -> 2183.60s] I nazisti potevano avvedersi chiaramente di ciò che i nazisti stavano architettando
[2183.60s -> 2190.46s] per distruggerli. E così si trovarono assolutamente spiazzati, intimamente e culturalmente, precipitarono
[2190.46s -> 2195.44s] in una dimensione di assoluta fragilità da un giorno all'altro. Vennero isolati dal
[2195.44s -> 2200.32s] resto della popolazione e divisi tra di loro. I loro libri vennero dati alle fiamme nel
[2200.32s -> 2205.24s] tentativo di spezzare i fili della cultura ebraica. Alla fine, seguendo il copione
[2205.24s -> 2208.24s] d'attacco di un branco di squali, i nazisti piombarono.
[2208.62s -> 2220.30s] Il nazismo, complice l'indifferenza dei più, fu espressione deviante e nefasta della
[2220.30s -> 2226.54s] cosiddetta civiltà moderna, dell'industrializzazione, dello sviluppo della scienza, della tecnica,
[2227.28s -> 2233.08s] ovvero il coacervo di ciechi interessi economici e di potere che diedero vita al nazismo stesso.
[2233.08s -> 2238.60s] L'eccezionalità e la mostruosità della Shoah sta, nella sua modernità, nella sua
[2238.62s -> 2246.46s] burocrazia, nell'impersonalità dei compiti assegnati e poi espletati, senza commento
[2246.46s -> 2253.52s] o riflessione, nell'alta tecnologia utilizzata, penso alle prime schede perforate, utilizzate
[2253.52s -> 2259.06s] per schedare tutte le persone che dovevano essere uccise, che furono fornite ai tedeschi
[2259.06s -> 2267.04s] dall'IBM. Una sperimentazione. Così si sono sperimentate le schede perforate. E poi
[2267.04s -> 2268.60s] ancora nell'enfasi sugli esperimenti.
[2268.60s -> 2277.00s] Gli aspetti medici, tecnici e scientifici connessi allo sterminio. Alcuni studiosi sottolineano
[2277.00s -> 2284.60s] che un altro elemento si aggiunge, la ragionata capillare distribuzione massiva tra le forze
[2284.60s -> 2290.26s] militari e la popolazione, delle prime anfetamine, che in Germania allora costavano meno di una
[2290.26s -> 2295.84s] scatola d'aspirina ed erano liberamente vendute, quindi una forma diffusa di anestesia fisica
[2295.84s -> 2298.58s] e morale. I nazisti furono venuti in un'esplosione di un'esplosione di un'esplosione di un'esplosione
[2298.58s -> 2298.60s] di un'esplosione di un'esplosione di un'esplosione di un'esplosione di un'esplosione di un'esplosione
[2298.60s -> 2303.06s] veri, preparatissimi alchimisti applicati a un progetto nefando.
[2305.74s -> 2315.36s] La Shoah fu in negativo un'originale combinazione di fattori tipici della società moderna e
[2315.36s -> 2319.02s] ciò ci deve fare naturalmente riflettere, soprattutto in una giornata come quella di
[2319.02s -> 2326.30s] oggi. Non può che allertare noi che viviamo addirittura in una società ipermoderna, dove
[2326.30s -> 2328.56s] non è affatto escluso che qualcosa del genere passi.
[2328.58s -> 2332.32s] Non è affatto escluso che qualcosa del genere possa ripetersi, anche se con modalità
[2332.32s -> 2339.98s] differenti. Penso alle guerre a sfondo etnico, alle eterne lotte razziali interreligiose in
[2339.98s -> 2346.74s] Africa, in Medio Oriente, in Estremo Oriente. Ecco, queste ci ricordano tragicamente l'attualità
[2346.74s -> 2356.82s] della Shoah intesa come metodica attuata dalla deriva dei cosiddetti poteri forti. Dal punto
[2356.82s -> 2358.12s] di vista della popolazione.
[2358.58s -> 2365.26s] Dal punto di vista della gente. La chiusura nel privato, drogato non magari dalle anfetamine,
[2365.38s -> 2371.40s] ma dai social network. Il disinteresse per la vita sociale, culturale e politica, oggi
[2371.40s -> 2377.54s] sempre più diffusi, sono fattori complici di tragedie contemporanee, complesse, articolate,
[2377.72s -> 2385.52s] spezzettate, travisate, che lievitano non lontano da noi. Se la superficialità vince,
[2385.52s -> 2386.98s] il male ingrassa.
[2388.58s -> 2393.42s] Per questo c'è la giornata della memoria. Non basta non dimenticare, bisogna prendere
[2393.42s -> 2401.34s] atto e dare, a mio avviso, responsabile risposta. L'abbandono incosciente dei valori portanti
[2401.34s -> 2405.96s] della nostra civiltà, libertà, uguaglianza, solidarietà, e d'altro canto il dilagare
[2405.96s -> 2412.96s] di idee razziste e violente generate da sottocultura e povertà, di cui sono architetti, come furono
[2412.96s -> 2416.80s] ai tempi dei nazisti, i propri cosiddetti poteri forti.
[2418.58s -> 2425.06s] Le nuove forme di sofferenza diffusa, quelle di cui siamo sempre più spesso spettatori.
[2425.90s -> 2433.06s] Bene, da spettatori, da consumatori della nostra pseudo-civiltà, forse è meglio che
[2433.06s -> 2438.68s] diventiamo attori, attori capaci di pace e di umanità, e quindi di nuova civiltà.
[2438.68s -> 2446.50s] Perché la Shoah non è un meccanismo irripetibile, è un meccanismo variabile, mimetico, mutante.
[2447.50s -> 2448.56s] A Auschwitz è fuori difesa.
[2448.58s -> 2453.12s] Non è di noi, scrisse Primo Levi, ma è intorno a noi, è nell'aria.
[2455.24s -> 2463.20s] Per rendere omaggio a Primo Levi, questo grande scrittore e poeta, cugino di Giorgio Colombo,
[2465.44s -> 2474.58s] Carla concluderà questa prima parte, poi dialogheremo, sentiremo Giorgio, leggendo
[2474.58s -> 2477.46s] quella che forse è la poesia più famosa di Primo Levi.
[2478.58s -> 2487.02s] Dura, drammatica, un vero e proprio anatema contro chi volga il viso dall'orrore in cui
[2487.02s -> 2491.80s] l'uomo precipitò, e in cui sta anche precipitando tuttora.
[2491.80s -> 2498.82s] Ecco, faccio notare, secondo prima che Carla la legga, che sarà letta la versione originale
[2498.82s -> 2507.80s] e completa della poesia, perché se girate in internet, curiosate online, potrete verificare
[2507.80s -> 2514.62s] che ne esistono addirittura versioni depurate, senza gli ultimi tre versi più duri, perché
[2514.62s -> 2517.20s] il buonismo, a volte, è censura.
[2528.84s -> 2537.78s] Se questo è un uomo, voi, che vivete sicuri nelle vostre tiepide case, voi che vivete
[2537.80s -> 2544.54s] in casa, voi che trovate, tornando a sera, il cibo caldo e i visi amici, considerate
[2544.54s -> 2553.98s] se questo è un uomo che lavora nel fango, che non conosce pace, che lotta per un pezzo
[2553.98s -> 2563.84s] di pane, che muore per un sì o per un no, considerate se questa è una donna, senza
[2563.84s -> 2567.78s] capelli e senza nome, senza più forza, senza più forza, senza più forza, senza più
[2567.80s -> 2574.04s] forza di ricordare, vuoti gli occhi e freddo il grembo, come una rana d'inverno.
[2575.62s -> 2579.08s] Meditate che questo è stato.
[2580.40s -> 2587.96s] Vi comando queste parole, scolpitele nel vostro cuore, stando in casa, andando per
[2587.96s -> 2596.14s] via, coricandovi, alzandovi, ripetetele ai vostri figli, o vi si sfaccia la casa, la
[2596.14s -> 2597.14s] malattia vi impedisca.
[2597.80s -> 2601.16s] I vostri nati torcano il viso da voi.
[2611.08s -> 2613.06s] E veniamo a Giorgio.
[2613.42s -> 2618.50s] Che impressione ti fa sentire questa poesia completa di tuo cugino?
[2620.40s -> 2626.94s] L'impressione è legata al fatto che nell'ultimo anno,
[2627.80s -> 2629.52s] Primo Levi si è ammazzato.
[2631.60s -> 2632.72s] Questo volevo dire.
[2633.74s -> 2635.42s] Cioè queste cose non passano.
[2636.96s -> 2641.40s] Si dimenticano che è un'altra cosa, ma non passano.
[2642.22s -> 2649.40s] E allora il fatto di ritornare a pensarci, insomma sono vecchio per forza, nel senso
[2649.40s -> 2656.54s] che io ho vissuto quegli anni da piccolino, da piccolino che quando mi chiedevano come
[2656.54s -> 2657.42s] mi chiamavo.
[2657.80s -> 2670.26s] Io tremavo e dicevo non mi ricordo, naturalmente era una cosa buffa, ma è una cosa che riguarda
[2670.26s -> 2671.88s] un tempo passato.
[2672.00s -> 2680.76s] Quindi la difficoltà è quella di recuperare, e di recuperare degli elementi che possono
[2680.76s -> 2683.26s] in qualche modo accompagnarci.
[2683.28s -> 2687.66s] Non come cosa che sono state e là rimarranno.
[2687.66s -> 2692.78s] devono essere delle questioni che ogni tanto ritornano in maniera diversa,
[2692.88s -> 2695.40s] è difficile che ritornino uguali.
[2695.40s -> 2702.30s] Ma, per esempio, quando è finita la guerra, io mi ricordo, anche se ero piccolino,
[2703.54s -> 2709.56s] di queste cose non si parlava, non si è parlato per dieci anni.
[2709.56s -> 2726.70s] Quindi, se questo è un uomo, con fatica, primo ha cercato di farlo pubblicare, non ci è riuscito.
[2728.02s -> 2733.82s] È stato pubblicato da una piccola casa editrice nel 1947, De Silva,
[2733.82s -> 2738.98s] in poche, non dico poche, insomma erano due.
[2739.56s -> 2741.86s] 2500 coppie.
[2742.20s -> 2752.42s] Comunque era stato proposto a case più importanti, ma non lo volevano fare.
[2753.66s -> 2761.24s] Sono passati dieci anni prima che sia stato pubblicato in maniera seria.
[2762.98s -> 2769.24s] Quindi c'è stata una specie di difficoltà di trangugiarlo.
[2769.56s -> 2773.28s] La possibilità di trangugiare questa storia non è stata una cosa semplice.
[2774.38s -> 2776.18s] Non è stata una cosa semplice.
[2777.46s -> 2781.40s] E, d'altra parte, la possibilità di trangugiare questa storia
[2781.40s -> 2789.56s] era anche già negli stessi delinquenti germanici, perché Auschwitz non è in Germania.
[2791.64s -> 2797.26s] E voi vi sarete anche chiesti, ma chi è che libera Auschwitz?
[2799.56s -> 2801.70s] Voi ricordate chi fossero?
[2802.92s -> 2805.34s] In quale paese si trovava Auschwitz?
[2806.30s -> 2807.26s] In Polonia.
[2808.16s -> 2811.62s] Ma non erano i polacchi che erano entrati, erano i russi.
[2814.76s -> 2824.84s] E l'incontro dei russi con quelli che rimanevano lì dentro è rimasto inizialmente una sorpresa.
[2825.04s -> 2828.62s] Non si sapeva da parte loro che cosa stava succedendo.
[2829.56s -> 2842.56s] La presenza dei tedeschi era stata talmente, come dire, volutamente organizzata,
[2843.26s -> 2846.92s] per cui il massacro doveva essere fuori dalla Germania.
[2850.20s -> 2853.84s] E quando capiscono che è tutto finito,
[2855.46s -> 2858.62s] prendono via tutti quelli che possono andare via.
[2858.62s -> 2859.56s] Rimangono.
[2859.56s -> 2862.08s] E Primo Levi ci rimane, perché è malato.
[2864.06s -> 2871.26s] Sono cose che probabilmente sappiamo tutti, ma è bene ricordarlo con un certo, non so come dire,
[2871.40s -> 2879.70s] con un certo tremore, perché non è una cosa che possa essere, come dire, trangugiata facilmente.
[2881.12s -> 2887.58s] Li avevano tutti messi vicino al confine, ma non in Germania.
[2887.88s -> 2889.34s] E quando arrivano gli altri?
[2889.34s -> 2889.42s] E quando arrivano gli altri?
[2889.42s -> 2890.76s] Gli altri li portano via.
[2891.26s -> 2895.40s] Li portano via e li ammazzano quasi tutti quelli che hanno portato via.
[2896.78s -> 2900.16s] Quindi la fortuna di Primo Levi è di essere stato ammalato.
[2902.66s -> 2905.28s] Ma Primo Levi si è ammazzato a sua volta.
[2907.18s -> 2908.36s] Non ha resistito.
[2910.70s -> 2912.18s] Questo ultimo libretto,
[2913.06s -> 2917.54s] I sommersi e i salvati, che io veramente suggerisco,
[2917.54s -> 2918.18s] è
[2918.18s -> 2923.68s] è l'anno prima del suo suicidio.
[2925.62s -> 2930.98s] Erano passati parecchie decenni di anni da quando lui era tornato.
[2932.32s -> 2933.98s] Ma non ce l'ha fatta.
[2936.94s -> 2937.24s] E
[2937.24s -> 2940.38s] vorrei soltanto
[2940.38s -> 2944.40s] leggervi quello che lui
[2944.40s -> 2946.34s] descrive
[2948.18s -> 2949.80s] di quelli che escono
[2949.80s -> 2952.54s] da Auschwitz.
[2953.92s -> 2957.78s] Di quelli che erano rimasti perché malati,
[2958.12s -> 2962.56s] perché gli altri erano stati in gran parte ammazzati
[2962.56s -> 2966.26s] nell'uscita da Auschwitz.
[2972.26s -> 2977.62s] Dice, quando vede uscire questi che erano rimasti,
[2977.62s -> 2980.18s] che erano rimasti ancora vivi
[2980.18s -> 2982.66s] nella prigione.
[2983.76s -> 2984.46s] Le nostre
[2984.46s -> 2986.70s] vissute, dice,
[2987.16s -> 2988.86s] per mesi o anni a un livello
[2988.86s -> 2990.48s] animalesco.
[2991.26s -> 2995.24s] Le nostre giornate erano state ingombrate dall'alba alla notte
[2995.24s -> 2996.36s] dalla fame,
[2997.02s -> 2997.88s] dalla fatica,
[2998.72s -> 2999.56s] dal freddo,
[3000.28s -> 3001.08s] dalla paura
[3001.08s -> 3004.74s] e lo spazio di riflettere per ragionare
[3004.74s -> 3006.96s] per provare affetti
[3006.96s -> 3009.22s] era annullato.
[3011.32s -> 3013.48s] Avevamo sopportato la sporcizia,
[3013.60s -> 3014.68s] la promiscuità,
[3015.18s -> 3016.40s] la destituzione,
[3016.56s -> 3019.92s] soffrendone assai meno di quanto ne avremmo sofferti
[3019.92s -> 3021.02s] nella vita normale
[3021.02s -> 3023.48s] perché il nostro metro morale
[3023.48s -> 3024.74s] era mutato.
[3026.14s -> 3028.36s] Tutti avevamo rubato
[3028.36s -> 3031.12s] alla cucina, alla fabbrica, al campo,
[3031.26s -> 3032.40s] insomma agli altri,
[3032.82s -> 3033.92s] alla controparte,
[3034.36s -> 3035.54s] ma sempre furto.
[3036.40s -> 3036.94s] Alcuni poveri,
[3036.94s -> 3039.28s] pochi erano discesi fino a rubare il pane
[3039.28s -> 3040.58s] al proprio compagno.
[3040.98s -> 3043.62s] Avevamo dimenticato non solo il nostro paese,
[3043.72s -> 3044.58s] la nostra cultura,
[3044.68s -> 3045.48s] ma la famiglia,
[3045.86s -> 3047.16s] il passato, il futuro
[3047.16s -> 3049.20s] che ci eravamo rappresentato
[3049.20s -> 3050.74s] perché, come gli animali,
[3051.22s -> 3054.48s] eravamo ristretti al momento presente.
[3055.62s -> 3057.82s] Da questa condizione di appiattimento
[3057.82s -> 3060.94s] eravamo usciti solo a rari intervalli
[3060.94s -> 3064.44s] nelle pochissime domeniche di riposo,
[3064.44s -> 3066.90s] nei minuti fugaci prima di cadere
[3066.90s -> 3068.10s] nel sonno, eccetera.
[3068.50s -> 3070.40s] Cioè, questa era la condizione
[3070.40s -> 3074.30s] in cui trovano questi poveretti
[3074.30s -> 3077.26s] risparmiati solo perché erano malati
[3077.26s -> 3080.22s] e che comunque erano stati rinchiusi
[3080.22s -> 3082.04s] in un paese che non doveva essere
[3082.04s -> 3082.88s] alla Germania.
[3084.92s -> 3087.24s] Questo per dire la finezza
[3087.24s -> 3088.56s] di questa brutalità
[3088.56s -> 3092.16s] che è incomprensibile quasi.
[3094.44s -> 3096.82s] E in questo senso il fatto
[3096.82s -> 3096.88s] che i poveri sono stati
[3096.90s -> 3099.22s] e che questo sia accaduto
[3099.22s -> 3101.16s] e che sia stato poi anche
[3101.16s -> 3103.34s] difficile riprenderlo.
[3103.70s -> 3104.88s] Questo è l'altro aspetto.
[3105.68s -> 3106.90s] Alla fine della guerra
[3106.90s -> 3110.58s] le persone intendevano dimenticare.
[3112.12s -> 3113.34s] Non volevano parlarvi,
[3113.48s -> 3116.90s] ma anche gli stessi ebrei
[3116.90s -> 3117.82s] che tornavano
[3117.82s -> 3120.26s] stavano silenziosi.
[3122.40s -> 3124.48s] Ci è voluto parecchio tempo,
[3124.48s -> 3126.02s] io ho segnato che
[3126.02s -> 3126.60s] il
[3126.60s -> 3127.18s] ,
[3127.18s -> 3131.10s] il processo Eichmann
[3131.10s -> 3132.36s] nel 61
[3132.36s -> 3134.70s] è stato quello che ha ripreso
[3134.70s -> 3137.84s] l'interesse della popolazione
[3137.84s -> 3139.02s] in generale
[3139.02s -> 3140.76s] su quello che era successo.
[3141.58s -> 3143.38s] Perché il resto era stato
[3143.38s -> 3145.60s] messo da parte,
[3146.10s -> 3147.08s] non negato,
[3147.18s -> 3148.22s] ma messo da parte.
[3149.66s -> 3151.56s] E quindi anche questa ripresa
[3151.56s -> 3153.58s] di quello che è successo
[3153.58s -> 3155.16s] è stata lenta.
[3156.60s -> 3159.42s] Ed è stata anche con incontri
[3159.42s -> 3160.60s] che hanno voluto dire
[3160.60s -> 3161.96s] no, erano bugie.
[3162.96s -> 3165.36s] C'è stato un tentativo di
[3165.36s -> 3168.40s] come dire, raccontare
[3168.40s -> 3170.46s] e ci sono libri stampati
[3170.46s -> 3173.42s] come se questo non fosse mai accaduto.
[3175.36s -> 3177.58s] Ora ci troviamo in una situazione
[3177.58s -> 3180.88s] come dire, quasi di tragedia.
[3182.22s -> 3183.82s] Cioè c'erano persone morte,
[3183.82s -> 3185.78s] io avevo dei cugini
[3185.78s -> 3186.52s] che non sono trovati,
[3186.60s -> 3187.88s] tornati da Auschwitz.
[3189.84s -> 3191.92s] Non avevano fatto niente.
[3192.70s -> 3194.00s] Avevano chiuso il negozio
[3194.00s -> 3195.48s] perché avevano dato
[3195.48s -> 3198.78s] questa indicazione
[3198.78s -> 3199.80s] a quelli che
[3199.80s -> 3201.28s] lo hanno poi
[3201.28s -> 3205.88s] detto che c'erano degli ebrei
[3205.88s -> 3207.82s] perché prendevano dei soldi.
[3209.18s -> 3210.56s] Quelli che denunciavano
[3210.56s -> 3211.96s] prendevano da 5
[3211.96s -> 3213.40s] a 7 mila lire.
[3213.40s -> 3215.00s] Allora era una cifra.
[3216.10s -> 3216.40s] E ci stavano
[3216.60s -> 3217.66s] fatte tantissime
[3217.66s -> 3219.92s] di queste indicazioni
[3219.92s -> 3222.32s] da parte della popolazione locale.
[3222.72s -> 3223.88s] Non c'erano i santi.
[3225.46s -> 3226.74s] Ecco, questi elementi
[3226.74s -> 3227.54s] io trovo che
[3227.54s -> 3228.84s] non so come dire
[3228.84s -> 3232.62s] che mi spaventa
[3232.62s -> 3233.46s] sempre un po'
[3233.50s -> 3234.60s] a ripensarlo.
[3235.64s -> 3236.36s] A me ne basta.
[3236.56s -> 3236.94s] Grazie.
[3246.60s -> 3254.46s] ,
[3254.46s -> 3255.62s] l'itino,
[3255.62s -> 3256.60s] grazie.
[3256.60s -> 3256.90s] Un passeggero.
[3256.90s -> 3257.18s] Grazie,
[3257.18s -> 3257.24s] grazie.
[3257.24s -> 3257.92s] Grazie,
[3257.92s -> 3259.02s] grazie.
[3259.02s -> 3259.08s] .
[3259.08s -> 3259.14s] .
[3259.14s -> 3259.16s] Grazie.
[3259.16s -> 3259.18s] .
[3259.18s -> 3259.30s] .
[3259.30s -> 3259.36s] Grazie.
[3259.36s -> 3259.38s] .
[3259.38s -> 3259.44s] .
[3259.44s -> 3261.60s] Volevo solo aggiungere una cosa
[3261.60s -> 3266.72s] che nella condizione della guerra,
[3266.72s -> 3271.84s] è il momento in cui i tedeschi
[3271.84s -> 3273.82s] sono arrivati in Italia,
[3273.82s -> 3276.32s] che è cambiata la situazione,
[3276.32s -> 3276.58s] di health care,
[3276.58s -> 3286.58s] stava cercando di sopravvivere, perché prima il fascismo era addirittura caduto, Mussolini era
[3286.58s -> 3293.36s] stato preso prigioniero, cioè sono cose che probabilmente conosciamo, ricordiamo, non lo so,
[3294.60s -> 3301.84s] è diventata una cosa drammatica quando sono arrivate le truppe tedesche in Italia che hanno
[3301.84s -> 3312.42s] cominciato la strage o tentata, con la famosa linea gotica che ricorderete almeno di nome, cioè in questo
[3312.42s -> 3321.46s] senso ci sono anche state delle, come dire, degli sbalzi nelle condizioni di resistenza, di nascondimento,
[3321.46s -> 3331.72s] di tentare appunto di sopravvivere ugualmente, oltretutto per dire famiglie come la nostra erano
[3331.84s -> 3338.92s] famiglie che dovevano anche avere possibilità di continuare a vivere, di avere dei soldi voglio dire,
[3339.08s -> 3346.86s] se nessuno lavorava da dove arrivava, mica niente ti regalava nessuno, quindi c'era anche un problema
[3346.86s -> 3354.52s] di ritrovare, di trovare delle possibilità di sopravvivenza, erano famiglie, non erano singoli
[3354.52s -> 3360.44s] che giravano a vuoto, probabilmente in queste famiglie cominciavano a essere, perché dopo il 43
[3361.84s -> 3374.60s] la resistenza, che è stato un fenomeno importantissimo, prima del 43 le cose non erano ancora così radicate
[3374.60s -> 3383.04s] con la presenza delle truppe germaniche, insomma la linea gotica, dicevamo prima, è stata una cosa spaventosa,
[3384.48s -> 3391.60s] quindi in quel senso ci sono stati degli elementi diversi che si sono raggruppati nelle difficoltà
[3391.84s -> 3401.96s] familiari, perché bisognava, bisognava, si cercava di vivere ugualmente, c'è stato il, come dire, il commercio
[3401.96s -> 3411.24s] illegale che è stato grandissimo, il commercio ufficiale era minimo, quindi anche sul commercio
[3411.24s -> 3418.66s] illegale c'era una vicenda di, come dire, timore di non avere soldi abbastanza perché costava molto
[3418.66s -> 3421.82s] di più, cioè ci sono stati degli elementi diversi, ci sono stati degli elementi diversi, ci sono stati
[3421.84s -> 3430.54s] momenti che uno poi, passati decine di anni, sembrano delle cose che vengono dalla luna, ma voglio dire
[3430.54s -> 3438.32s] erano condizioni per alcuni, non per tutti evidentemente, ma per alcuni erano condizioni difficilissime
[3438.32s -> 3449.56s] che adesso si pensa in forma che viviamo in una vita formidabile, voglio dire, di una tranquillità
[3449.56s -> 3451.82s] che va da tutte le parti.
[3451.84s -> 3459.64s] No, non è che sia solo qui o solo lì, è una situazione di carattere generale che è abbastanza ferma, non sappiamo
[3459.64s -> 3467.98s] cosa succede in Africa, però insomma è abbastanza ferma, ma questo volevo dirlo nel senso che naturalmente
[3467.98s -> 3473.24s] pensando a quegli anni lì mi viene sempre un po' di, come dire, tremarella, ecco, grazie.
[3478.58s -> 3480.24s] Volevo ringraziare anche...
[3481.84s -> 3490.86s] Luigi Caracciolo per essere intervenuto, vorrei chiedervi, visto che ci avviciniamo alla chiusura, se c'era qualche
[3490.86s -> 3502.46s] altra domanda da porre, volevo anche chiedere a signor Colombo, visto che ha citato il libro, se era ancora
[3502.46s -> 3508.62s] in vendita, se possiamo dire se lo si trova?
[3508.62s -> 3511.62s] Io credo che tutti i libri di primo legno...
[3511.84s -> 3514.56s] I libri brevi sono facilmente raggiungibili.
[3515.18s -> 3516.54s] Allora, posso farlo vedere?
[3516.82s -> 3517.58s] Sì, sì, certo.
[3517.60s -> 3523.92s] Grazie. Allora si tratta di questo, i sommersi e i salvati, edito da Einaudi.
[3524.06s -> 3528.66s] Sì, credo che si trovi. Questo è l'anno prima che si ammazzasse questo poveretto.
[3530.32s -> 3535.84s] Benissimo. C'è qualcuno che ha qualche domanda, qualche altra domanda, qualche...
[3538.84s -> 3539.84s] Sarebbe molto...
[3539.84s -> 3540.84s] Sarebbe molto...
[3541.84s -> 3543.94s] Sì, molto lungo, molto ampio.
[3544.22s -> 3552.22s] Molto ampio. Queste giornate della domanda che sono fondamentali non possono essere soltanto
[3552.22s -> 3558.10s] un esercizio di un po' di... devono essere trasferite nella realtà che siamo in realtà.
[3558.70s -> 3565.34s] La realtà che siamo in realtà ha moltissime ansie, ma non c'è un po' di passato.
[3565.34s -> 3571.34s] Quando la differenza, la poveranza ha portato a un'indifferenza.
[3571.84s -> 3579.16s] I pubblici ebrei, con il diverso, ci sono in tutta il mondo.
[3580.34s -> 3587.10s] Non è un giorno, è stato scritto, se la cosa è di un ebreo o di un ebreo, quindi non è ebreo.
[3587.94s -> 3591.72s] Non era ebreo quello che mi diceva dentro, eh? Non era ebreo.
[3591.72s -> 3600.74s] Si combattono gli omosessuali, si combattono i migranti, si combattono con falsità.
[3600.74s -> 3601.74s] E non...
[3601.84s -> 3606.84s] Siamo qui tra i pubblici e aspettiamo che qualcosa cresca.
[3607.56s -> 3617.06s] E se ne stiamo ancora ad aspettare, ci ritroveremo forse in una situazione amato, amato, non c'è il quale.
[3618.32s -> 3620.42s] Speriamo di no comunque, grazie.
[3621.92s -> 3623.68s] Speriamo di tutti, spero di no.
[3623.68s -> 3630.74s] Oggi, per alla fine dei conti, ci sono due importanti cose che in chiusura desideravo fare.
[3631.04s -> 3631.68s] Ringrazio...
[3631.84s -> 3639.38s] Ringrazio assolutamente della partecipazione insieme a Giorgio Colombo, Stefano Iori, Carla Villagrossi,
[3639.80s -> 3648.08s] ma vorrei lasciare Giorgio Colombo con un omaggio, un omaggio da parte di Alla fine dei conti e dalla Casa del Mantegna.
[3648.08s -> 3655.08s] Allora io chiamerei Carlo Masgutier, che è l'ideatore di questo...
[3658.84s -> 3660.76s] Eh, che carino!
[3660.96s -> 3661.16s] Ciao!
[3661.16s -> 3664.28s] ...che è la rappresentazione della prospettiva migliore delle...
[3664.28s -> 3674.90s] Allora si tratta, adesso ve lo faccio vedere, si tratta di una prospettiva in gesso in una parte della Casa del Mantegna.
[3675.98s -> 3683.20s] Quindi, proprio alla memoria di quello che anche questo edificio rappresenta, ed è stato fatto...
[3683.20s -> 3690.62s] È stato stampato in 3D, in plastica biodegradabile, poi è fatto un calcolo in silicone e abbiamo fatto delle copie in gesso.
[3691.16s -> 3692.10s] E' stato stampato in 3D, in plastica biodegradabile, poi è stato stampato in 3D, in plastica biodegradabile, poi è stato stampato in 3D, in plastica biodegradabile,
[3692.10s -> 3700.64s] e essendo una delle immagini più importanti che ha voluto lasciare, che è visibile in una fotografia, ma percettivamente no,
[3701.54s -> 3705.20s] in questo modo si riesce a trasformare in tre dimensioni.
[3705.20s -> 3706.80s] Grazie proprio, molto gentile.
[3706.80s -> 3710.06s] È un veramente piccolissimo omaggio.
[3710.08s -> 3716.28s] Non potrà dimenticare, ma dovrà assolutamente associare a questa.
[3716.28s -> 3719.30s] Grazie, grazie a Giorgio Colombo.
[3719.40s -> 3720.02s] Grazie ancora.
[3720.18s -> 3720.28s] Grazie.
[3720.28s -> 3726.50s] E sicuramente grazie anche 3D Carlo Mastitier e sarà con noi...
[3726.50s -> 3739.62s] Sarà con noi per il prossimo appuntamento di Ambiente Thanatos, tra l'altro visto che ho l'occasione,
[3739.76s -> 3745.32s] sarà con noi anche Luigi Caracciolo per l'appuntamento Giallo e Thanatos.
[3745.32s -> 3749.32s] L'ultima cosa che mi rimane di fare a conclusione è di regalare...
[3750.28s -> 3752.80s] di regalare questi due biglietti del teatro.
[3752.92s -> 3760.28s] Avete ricevuto un bigliettino piccolino con un numeretto e io farei proprio estrarre a Giorgio Colombo.
[3761.22s -> 3762.62s] Vediamo a chi va...
[3762.62s -> 3779.56s] Io prendo un biglietto qualsiasi.
[3780.28s -> 3781.26s] Vediamo se riusciamo.
[3783.46s -> 3784.34s] Questo è uno.
[3785.10s -> 3786.58s] Se c'è qualcuno che ha il 47.
[3787.74s -> 3788.26s] Benissimo.
[3788.44s -> 3789.04s] Abbiamo già fatto.
[3789.34s -> 3790.06s] Ah, basta.
[3790.56s -> 3791.12s] Perfetto.
[3793.86s -> 3806.26s] Allora, altro teatro per la stagione 2000, alla fine dei conti, proprio per creare questa sinergia con Ars Chiarazione Spettacolo, regala due biglietti per il teatro.
[3807.00s -> 3810.26s] Grazie a tutti, grazie infinite per questo appuntamento.
[3810.28s -> 3814.48s] A Giorgio Colombo, a Stefano Iori, a Carla Villagrossi.
[3815.12s -> 3817.26s] E arrivederci al prossimo appuntamento.


Lunedì 10 febbraio 2020 – ore 18.30
AMBIENTE E THANATOS
Elena Alfonsi, Andrea Fiozzi, Carlo Masgoutiere
Andrea Fiozzi, è responsabile del “Centro di Educazione Ambientale Parcobaleno” di Mantova. Un Progetto ideato e gestito dall’Associazione Anticittà, in collaborazione e con il contributo del Comune di Mantova ( www.parcobaleno.it).
Nel 1998 crea Parcobaleno e sviluppa attività didattiche e culturali per le scuole e gli adulti.
Precious Plastic, morte e rinascita dei materiali: il riciclo del futuro da una raccolta differenziata consapevole. Precious Plastic (preciousplastic.com) è una comunità globale di centinaia di persone che lavorano per una soluzione all’inquinamento plastico. È stata fondata nel 2013 da Dave Hakkens che ha iniziato a condividere gratuitamente online conoscenze, strumenti e tecniche. Attualmente si è diffusa in tutto il mondo arricchendosi di idee in molteplici settori della trasformazione e dell’utilizzo dei materiali plastici.
Arch. Carlo Masgoutiere, appassionato allo studio della forma e di come si sviluppi spontaneamente nella natura, per poter rispondere a determinate funzioni che tra loro costituiscono la realtà da noi vissuta in un perfetto equilibrio eco-sistemico. Questo si esprime materialmente ottimizzando la quantità del materiale locale in strutture geometriche armoniche con l’ambiente e funzionali al miglior risultato possibile, dove il processo ciclico di vita e morte fa di uno scarto un bene primario per altre forma di vita.
Il progetto I-GLOO della start-up Arche 3d di cui è fondatore, nasce dalla sua tesi di laurea nella quale, basandosi sui concetti esposti, li applica alla progettazione di una soluzione architettonica per una situazione d’emergenza come il terremoto, utilizzando tecnologie innovative, materiali di scarto e naturali, sviluppando un processo ciclico nel quale dalla “morte” di una comunità se ne possa ripristinare la “vita”.

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Lunedì 17 febbraio 2020 - ore 18.30
CERVELLO E THANATOS
Elena Alfonsi, Marco Marchini
Marco Marchini é medico neurologo presso l’Ospedale Carlo Poma di Mantova dal 1989. È stato docente alla Scuola di Specializzazione in Neurologia dell’Università degli Studi di Parma. È autore di numerose pubblicazioni scientifiche e del romanzo intitolato “L’Ombra non protegge dalla pioggia”, in cui attraverso un tratto della storia di un uomo descrive le conseguenze della malattia di Alzheimer.
Il Dott. Marchini afferma: “Nel cervello risiede il controllo dei meccanismi che tengono in vita l’uomo. Senza di esso il corpo muore. Ma soprattutto, nel cervello è custodita l’identità dell’individuo, la consapevolezza del mondo esterno e di sé. Questa identità consiste in una sorta di “registrazione” dell’intero vissuto dell’essere umano, contenuta in quella che è definita memoria. Quando si perde il substrato anatomico della cognizione di sé, l’identità della persona è completamente perduta. La morte dell’identità ha un trascorso lento. Avviene inesorabilmente: indipendente dagli arti che continuano muoversi, indipendente dagli occhi che continuano a guardare. Crudele è la morte dell’identità lentamente sottratta al corpo, lascia spazio solo ad incolmabili solitudini, valanga inarrestabile che trascina con sé la coscienza di un’esistenza a cui non vi può essere ritorno”.

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Lunedì 24 FEBBRAIO 2020 - ore 18.30
GIALLO E THANATOS
Elena Alfonsi, Luigi Caracciolo
ATTENZIONE: EVENTO ANNULLATO
Luigi Caracciolo, è Docente di Scienza e Tecnica Investigativa e Storia delle Organizzazioni Criminali presso la Scuola di Alta Formazione in Scienze Criminologiche Istituto FDE di Mantova;
Esperto in Sicurezza Urbana, Componente il coordinamento scientifico della rivista Crimen et Delictum-Journal of Criminological and Investigative Sciences. Componente del Comitato Tecnico Scientifico della Regione Lombardia per il contrasto alle Organizzazioni Criminali. Storico della letteratura poliziesca, ha più volte partecipato a Festival e rassegne del genere sia come componente di giuria sia come esperto in grado di dialogare con gli autori. Dal 2012 è responsabile della Sezione Gialli del Festivaletteratura di Mantova. Collabora con Mantova Poesia – Festival Internazionale Virgilio, con il Sirmio International Poetry Festival di Sirmione, è socio dell’Associazione “La Corte dei Poeti” di Mantova.
Qual è il valore e il significato attribuito da greci e latini alla morte?
Della morte si parla poco e malvolentieri, eppure è l’elemento strutturale della letteratura “gialla”, un genere di enorme successo. Come interpretare questo elemento di (apparente?) contraddizione?
Non in tutte le epoche la letteratura gialla ha presentato la morte con le stesse caratteristiche, esiste una relazione tra modelli culturali e rappresentazione della morte?


Lunedì 2 marzo 2020 – dalle ore 16.00 alle ore 18.30
c/o Politecnico di Mantova, via Scarsellini 15
ARCHITETTURA E THANATOS
Elena Alfonsi, Massimo Ferrari, Claudia Tinazzi, Luigi Franciosini, Massimo Carmassi
ATTENZIONE: EVENTO ANNULLATO
La proposta per l’appuntamento del 2020 si riferisce alla possibilità di contrapporre, anche nel tema dell’architettura per la morte, in una sorta di dialogo a due la pratica e la critica come a sottolineare l’impossibilità di fronte ad un tema tanto complesso quanto “antico” di separare le necessità sempre contemporanee che conducono ad un progetto dalla collocazione storica e critica degli esempi che ne hanno costruito il valore civile, collettivo.
Per questo il convegno vede due interventi che a partire dall’esperienza personale provano ad affrontare i due approcci, da una parte Luigi Franciosini che da architetto legge criticamente una sequenza di architetture esemplari per trovare una coerenza e una lettura capace di costruire significati e possibilità e dall’altra Massimo Carmassi che a partire dalla sua esperienza da neo laureato degli anni Settanta all’interno dell’Ufficio Progetti del Comune di Pisa ha sperimentato diverse interpretazioni progettuali al tema dell’ampliamento cimiteriale.


Lunedì 9 marzo 2020 – ore 18.30
GIOIELLO E THANATOS
Elena Alfonsi, Maria Rosa Franzin
ATTENZIONE: EVENTO ANNULLATO
Maria Rosa Franzin, vive e lavora a Padova. Dal 2013 è la Presidente di AGC, Associazione Gioiello Contemporaneo. Ha partecipato ad esposizioni nazionali ed internazionali. Opere in Collezioni permanenti: Museo degli Argenti Palazzo Pitti Firenze - Museo Zuckermann, Padova - MAD Museum, NewYork. Pensare alla morte.
Che cosa ci sollecita l’argomento, cosa ci intimorisce nel pronunciarne la parola, dove ne possiamo trovare il significato. Case dell’Anima: Quali Forme, Colori, Materiali?
Molti anni fa avevo visto una interessante mostra sulla vita ed il quotidiano nel popolo degli Etruschi e nelle loro case dell’anima. Le forme di piccole dimensioni, proprio come piccole case, erano considerate luoghi in cui veniva raccolto il significato dell’uomo e della sua esistenza. Questi miei pezzi sono piccole “case”, costruite con una geometria un po’ “sbagliata”. Una sorta di luogo, le cui pareti esterne riscaldate fortemente con il fuoco mantengono il colore prodotto dalla sua forza. All’interno, ho voluto animare i colori sovrapponendoli uno sull’altro, ho inserito in alcuni di questi oggetti una parete di resina ruvida al tatto, o piccoli pezzi di legno di bosso, simbolo di immortalità.
Questi “piccoli luoghi” raccolgono l’idea di azioni vitali, passioni, ricordi, il pensiero di un corpo che era in vita.
mariarosafranzin11@gmail.com


Lunedì 6 aprile 2020 – ore 18.30
GUERRA E THANATOS
Elena Alfonsi, Carlo Saletti
ATTENZIONE: EVENTO ANNULLATO
Carlo Saletti, è uno Storico, Traduttore, Registra di Teatro. E’ Direttore dell’Istituto Mantovano di Storia Contemporanea. Si occupa di ricerca dell’Ottocento e del Novecento, di allestimenti museali. Ha progettato e realizzato il Museo dell’Ossario di Custoza in provincia di Verona.
Tra le sue pubblicazioni si segnalano L’Ossario di Custoza. Guida storica e turistica (2013) e Il giorno della gran battaglia. Un atlante (2016). Un suo libro ha ispirato Il figlio di Saul, premio Oscar per il miglior film straniero nel 2016.
I campi di battaglia sono luoghi di morte per eccellenza ma anche siti di accumulo dei corpi di quanti sono caduti nel corso degli scontri. In un tempo relativamente breve, il terreno si riempie dei resti dei nemici, tanto i vittoriosi, quanto gli sconfitti. Entrambi giacciono, dove sino a poche ore prima vi erano coltivazioni di frumento e praterie. L’intervento affronta le tematiche inerenti al come si moriva sui campi di battaglia dell’Ottocento, i cui siti sono sparsi nella nostra regione, e quale era il destino dei corpi dei caduti.


Lunedì 27 aprile 2020 - ore 18.30
LEGGEREZZA E THANATOS
Elena Alfonsi, Laura Campanello
ATTENZIONE: EVENTO ANNULLATO
Laura Campanello, laureata in filosofia e specializzata in pratiche filosofiche e consulenza pedagogica, opera come Consulente Pedagogica e Analista Biografica a Orientamento Filosofico (Abof) e a Olgiate -LC- e Milano. Autrice di alcuni articoli su riviste specializzate nel campo della salute e delle cure palliative è anche autrice di testi, tra cui Sono vivo ed è solo l’inizio – riflessioni filosofiche sulla vita e sulla morte – e Leggerezza, editi entrambi da Mursia.
Leggerezza è stato presentato anche al Festival della letteratura di Mantova a Settembre 2015. Sul tema della vita, della rinascita e della felicità collabora da anni con il Corriere della Sera.
A tali tematiche è approdata come “esperta” dopo esperienze pluriennali accanto a malati inguaribili e persone in lutto nonché acanto a chi sceglie di affrontare con consapevolezza le difficoltà e le gioie della vita. Altre informazioni su (lauracampanello.it) La leggerezza serve per stare bene al mondo. E se è vero, come scrisse E. Dickinson, che “l’acqua è insegnata dalla sete” è altrettanto vero che la leggerezza spesso la insegnano il dolore e la fatica.
Thanatos, la morte, è il migliore maestro che abbiamo per apprendere l’arte della vita e della felicità e con esso Kronos, il tempo lineare che divora i suoi figli invitandoci a non vivere solamente il tempo incalzante e impietoso dell’orologio, ma a vivere soprattutto quello della pienezza e della durata (Kairos), dell’attimo presente da cogliere al volo elle sue possibilità. Grazie all’esercizio filosofico della morte possiamo così imparare a valorizzare l’esistenza, a darci le giuste priorità, a dare la giusta proporzione agli eventi dell’esistenza, a toglierci di dosso i pesi superflui e a vivere con leggerezza “che non è superficialità, ma planare sulle cose dall’alto, non avere macigni sul cuore” (I. Calvino).


Venerdì 22 maggio 2020 – ore 18.30
c/o Loggia del Grano
POESIA E THANATOS
Elena Alfonsi, Sonia Caporossi, Raffaella Fazio, Stefano Iori
ATTENZIONE: EVENTO ANNULLATO
Due pensatrici e poetesse romane si confrontano attraverso i propri versi sul tema della Morte.
Un dialogo di intuizioni, sapienze, visioni che parte dalla Poesia, traversa la Morte e va oltre.
Sonia Caporossi, docente romana, musicista, musicologa, scrittrice, poeta, critico letterario, artista digitale, l’autrice si occupa di estetica filosofica e filosofia del linguaggio. Ha pubblicato nel 2014 la raccolta narrativa Opus Metachronicum (Corrimano Edizioni, 2014, seconda ed. 2015). Nel 2016 pubblica la silloge di poesie omoerotiche Erotomaculae (Algra Editore), nel 2017 esce Da che verso stai? Indagine sulle scritture che vanno e non vanno a capo in Italia, oggi (Marco Saya Edizioni) e nel 2018 cura l’antologia La Parola Informe. Esplorazioni e nuove scritture dell’ultracontemporaneità (Marco Saya Edizioni 2018). Nel 2019 firma Hypnerotomachia Ulixis (Carteggi Letterari, con prefazione di Anna Maria Curci). Numerosi i suoi contributi su riviste e antologie. Dirige i blog Critica Impura, Poesia Ultracontemporanea, Disartrofonie.
Raffaella Fazio, nata ad Arezzo, vive a Roma. Ha vissuto in Europa dal 1990 al 1999.
La sua produzione poetica inizia nel 1987 con la pubblicazione di Corolle (1987, Premio Giuseppe Dessì). Seguiranno, tra le altre, le sillogi L’arte di cadere (2015, prefazione di Paolo Ruffilli), L’ultimo quarto del giorno (2018, prefazione di Francesco Dalessandro), Midbar (2019, prefazione di Massimo Morasso). Laureata in lingue e politiche europee (Grenoble) e specializzata in interpretariato (Ginevra), ha poi conseguito un diploma in scienze religiose ed un master in beni culturali della Chiesa, interessandosi in particolare all’iconografia cristiana.
Alla conversazione faranno da contrappunto le note del pianista Matteo Cavicchini.


Appuntamenti informativi/esperenziali
Lunedì 23 Marzo 2020 - Lunedì 20 Aprile 2020
Casa del Mantegna – ore 18.30
PAROLE E MUSICA
Strumenti per narrare la perdita
Dott.ssa Lucia Battaggia, Psicologa
Oss. Clara Nalin Musicoterapista
ATTENZIONE: EVENTO ANNULLATO
Il lutto è un sentimento di intenso dolore che si prova per la perdita di una persona cara. La sofferenza provata dipende dall’intensità del legame che esisteva con chi abbiamo perso. È un “dolore naturale”, inevitabile e fisiologico.
Nella società odierna non è altrettanto naturale parlare, esprimersi e confrontarsi sul dolore legato alla morte, divenuta negli ultimi decenni un “tabù sociale”. La difficoltà di “dialogo sociale” rende difficile anche un “dialogo interpersonale e intrapersonale”. Ecco allora che l’arte ci può venire incontro in aiuto, come evocatrice di emozioni, pensieri, fantasie inconsce non altrimenti contattabili e dicibili in quanto stimolate attraverso una dimensione prelogica, prelinguistica e preverbale.
La musicoterapia in particolare è una modalità di approccio verso la persona. Musica e suono sono utilizzati come strumenti di comunicazione preferenziale, favorendo l’espressione di ciò che con le sole parole non si riesce a pronunciare, soprattutto quel dolore indicibile dovuto al lutto.
Gli incontri si prefiggono di offrire uno spazio di confronto, riflessione e dialogo su tali temi poiché “solo parlando della morte si può sentire di non essere soli di fronte alla vita”.
Obiettivi: obiettivo guida degli incontri è stimolare il pubblico con riflessioni per sviluppare e favorire una “cultura del lutto”; informare e presentare quali siano le modalità di elaborazione del lutto di una persona cara e come l’arte, in particolare la musica, possa essere uno strumento terapeutico per chi vive una perdita.
Formatrici
Lucia Battaggia è Psicologa, laureata in Psicologia ad Indirizzo Clinico presso l’Università degli Studi di Padova e psicoterapeuta sistemico-relazionale specializzata in terapia individuale, di coppia e familiare. Da anni lavora nell’ambito delle Cure Palliative occupandosi di sostegno psicologico a pazienti e famigliari nel percorso di malattia e supporto alla famiglia nell’elaborazione del lutto. È membro della Società Italiana di Cure Palliative (SICP) e partecipa a gruppi di lavoro su tematiche riguardanti il fine vita.
Clara Nalin è un Operatore Socio Sanitario di lunga esperienza sia in ambito psichiatrico che in cure palliative, con Diploma Triennale in Musicoterapia acquisito presso il Conservatorio: ”Lucio Campiani” di Mantova. Come Musicoterapista ha lavorato in un Hospice a diretto contatto con malati terminali che poté seguire fino agli ultimi giorni di vita.
Questa esperienza, che vanta un attento lavoro di sperimentazione con l’uso della musica attraverso le sedute di Musicoterapia, è raccolta in un Poster Scientifico intitolato “Prima che il cerchio si chiuda”, presentato al XXV Congresso Nazionale SICP (Società Italiana di Cure Palliative).
L’Azione
Lucia Battaggia parlerà del vissuto di perdita, dell’attuale concetto sociale di “morte” e delle possibili ricadute sul vissuto emotivo della collettività. Presenterà le fasi “fisiologiche” di elaborazione di un lutto in riferimento all’aspetto emotivo.
Clara Nalin darà alcune risposte alla domanda: “Che cos’è la Musicoterapia? Saranno poste a confronto alcune definizioni, presentati i principali modelli di riferimento e le tecniche di applicazione musicoterapiche. Si parlerà dell’elemento sonoro/musicale, dell’identità sonora che appartiene ad ogni individuo e come utilizzare questi elementi in quanto canale preferenziale di comunicazione.
Lucia Battaggia mostrerà quali “strumenti” abbiamo a disposizione per favorire una fisiologica elaborazione del lutto nel suo aspetto processuale.
Clara Nalin parlerà dell’applicazione della Musicoterapia nell’elaborazione del lutto, partendo dai vari ambiti applicativi e saranno portate come esempio tecniche di Musicoterapia attiva e ricettiva.
L’invito a interagire sarà esteso al pubblico che avrà la possibilità di esprimere proprie riflessioni o porre domande attinenti.


APPUNTAMENTI IN LIBRERIA
Librerie.coop nautilus
Piazza 80° Fanteria, 19 - Mantova

Venerdì 7 Febbraio - Ore 18.00
Amori 4.0. Viaggio nel mondo delle relazioni
di Prunotto A., Rotolo M.L., Martini M.,Vannini D. Roma, Alpes Italia, 2019

Venerdì 13 Marzo - Ore 18.00
Ricordati di me. La rivoluzione digitale tra memoria e oblio
di Davide Sisto - Torino, Bollati Boringhieri, 2020


Info
www.allafinedeiconti.it
Casa del Mantegna - tel. 0376 360506 - casadelmantegna@provincia.mantova.it
InfoPoint Mantova - tel 0376 432432 - info@turismo.mantova.it

Tutti gli eventi sono ad ingresso libero

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