Lavoro e Thanatos


venerdì 24 febbraio, ore 17.00 - MuVi, Viadana
Interventi di Elena Alfonsi e Rossana Elena Cal
per il ciclo Alla fine dei conti. Riflessioni sulla vita e sulla morte

Lavoro e Thanatos
Le aziende, nell’immaginario collettivo, sono luoghi oggettivi e razionali, in cui si pianificano strategie e si prendono decisioni, luoghi in cui si devono produrre risultati e fare valutazioni, in cui le persone devono svolgere specifiche mansioni, rispettando le procedure, luoghi dell’efficienza, del controllo, del calcolo,di dati e di fatti, questo è innegabile. Ma questi aspetti rappresentano la parte visibile e tangibile, solo il superficiale, l’apparente. In questo Appuntamento andremo al di sotto degli aspetti più facilmente osservabili, ossia i comportamenti organizzativi, per approfondire la componente emotiva che, in ciascuno individuo, è influenzata dalla storia personale. Per ritrovare il benessere usando le parole di Jung:“L’uomo che non è passato attraverso l’inferno delle sue passioni non sarà riuscito nemmeno a superarle.”
ROSSANA ELENA CAL è Psicologa del Lavoro e Psicoterapeuta. Da anni si occupa della salute e del benessere nelle organizzazioni, oltre che di miglioramento dei livelli di performance in aziende di respiro nazionale e locale, intervendo a vari livelli, sia con i team che individualmente, in svariati contesti mercelogici.

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[0.00s -> 7.48s] Io, visto questa bellissima presentazione, entro direttamente nel vivo di questo argomento.
[8.40s -> 24.32s] Noi siamo abituati a vedere le organizzazioni come luoghi dell'efficienza, dell'arzionalità, del calcolo, del controllo, luoghi in cui si ignora e si deride il sentimento, si congela l'emozione, si squalifica l'umore.
[24.32s -> 37.16s] Tanto più l'orientamento organizzativo va in questa direzione, tanto più l'irrazionale e l'emotivo prende forma, amplifica e perturba i comportamenti.
[37.94s -> 48.62s] La rimozione dell'emozione non può che incentivarne la ripetizione, determinando la natura e l'intensità delle dinamiche interpersonali e di gruppo.
[49.10s -> 54.22s] In ogni azienda c'è una compenetrazione indistinguibile di storie nostre.
[54.32s -> 57.90s] Di storie altrui, di ombre nostre, di ombre altrui.
[58.56s -> 67.30s] Ed è proprio l'opacità di queste storie ad interferire con il risultato, a limitarlo, a ridimensionarlo, a impoverirlo.
[68.36s -> 80.54s] L'organizzazione è sicuramente un luogo oggettivo e razionale, di strategie, di decisioni, di risultati, di valutazioni, di compiti, di procedure, di dati e di fatto.
[80.54s -> 83.54s] Ma tutto questo rappresenta soltanto il visibile.
[84.32s -> 88.50s] Il tangibile, a volte solo l'apparente, il superficiale.
[89.22s -> 99.34s] L'organizzazione vera e propria è nel profondo delle proprie azioni, delle proprie storie, che contiene e che induce, che provoca e che occulta.
[100.12s -> 101.30s] Perché vi dico questo?
[102.00s -> 110.32s] Perché ogni persona, ogni attore organizzativo ha una sua storia, che spesso è caratterizzata da un evento disturbante.
[111.36s -> 112.32s] Singolo o ripetuto.
[113.56s -> 114.30s] Remoto o ripetuto.
[114.32s -> 121.60s] Una storia recente, qualcosa che è andato storto, che ha spezzato la continuità, che ha rappresentato una vera e propria rottura.
[122.74s -> 132.06s] Una brutta storia non è semplicemente qualcosa che è andato male, è anche qualcosa che ha fatto male e che ci ha messo in contatto con la nostra ombra.
[133.36s -> 144.12s] Qualcuno potrebbe scoprire che tutto il suo cammino, la strada percorsa dopo quell'evento fino ad oggi, non è altro che un tentativo di oltrepassare, di scavalcare, di superare.
[144.12s -> 173.12s] Ma ci si accorge di essere anche in buona compagnia, insieme a tanti altri che come noi sono impegnati in questo lavoro di rielaborazione della propria storia, per salvarsi, per liberarsene, per affrancarsi, a volte ridimensionando e rivalutando alcuni aspetti.
[174.12s -> 195.64s] C'è chi gioca alla rimozione, c'è chi gioca alla rivalsa, quindi pretende oggi quello che ha perso ieri, c'è chi gioca alla rimozione, alla rivincita, c'è chi gioca alla ripetizione e infine c'è chi gioca alla risoluzione, quindi gioca a ricostruire per sanare.
[195.92s -> 201.64s] Chi più chi meno, tutti quanti giocano un copione, quello che conosciamo meglio, per difenderci.
[202.70s -> 204.10s] Chi fugge, chi attacca.
[204.12s -> 208.92s] Chi si congela e chi cerca la risoluzione.
[209.96s -> 218.94s] Spesso mi chiedono se conta di più ciò che è realmente accaduto, e quindi la verità storica, o il ricordo che ne rimane.
[219.72s -> 234.00s] Ed è proprio la verità narrativa, quindi quello che ricordo in base a come l'ho ricostruito nel tempo, che determina l'impatto psicologico che porterà alla drammatizzazione e alla rimessa in scena di quella storia.
[234.12s -> 242.24s] Chi non comprende il proprio passato è condannato a ripeterlo, proprio come se fosse in una prigione psichica.
[242.80s -> 247.82s] Non è semplicemente influenzato, ma ne è completamente in balia.
[248.82s -> 255.98s] E' considerato che il vero punto debole delle aziende è poter avere il pieno controllo delle azioni.
[255.98s -> 263.46s] Immaginate cosa succederebbe se ad un certo punto si consentisse la libera espressione delle emozioni.
[264.12s -> 266.06s] Avrebbe un effetto dirompente.
[270.30s -> 273.62s] Cerchiamo ora di capire meglio cosa sono le emozioni.
[274.18s -> 278.34s] Abbiamo innumerevoli prospettive teoriche che ce lo spiegano.
[278.34s -> 289.64s] I biologi le collegano al processo evolutivo, quindi siamo programmati per rispondere emotivamente alle circostanze grazie alla nostra eredità genetica.
[290.94s -> 293.26s] Le neuroscienze hanno esplorato la relazione.
[293.26s -> 298.56s] Tra il funzionamento del cervello, l'emozione e i processi cognitivi.
[299.74s -> 303.56s] Gli psicanalisti invece collegano le emozioni all'infanzia.
[304.28s -> 309.40s] Le prime esperienze parentali forgiano il nostro modo di provare emozioni.
[310.52s -> 316.26s] I costruttivisti invece ritengono che l'esperienza emotiva sia condizionata dalla cultura,
[316.26s -> 323.22s] che orienta il modo di parlare, fare esperienza ed esibire le nostre emozioni.
[323.26s -> 333.26s] Fino a metà degli anni Ottanta, le teorie organizzative diffidavano dall'espressione delle emozioni, considerate un disturbo, un limite all'efficienza organizzativa.
[335.00s -> 341.42s] Weber diceva che l'azienda raggiunge la sua massima efficacia ed efficienza quando è disumanizzata,
[341.90s -> 349.26s] quindi sottratta completamente dall'interferenza delle emozioni, che sono considerate elementi irrazionali e non calcolabili.
[350.88s -> 353.24s] In psicanalisi, le forze sono le stesse.
[353.26s -> 362.82s] Le emozioni sono ritenute una forza potente, che sprona a lavorare, lottare per il potere, ricercare la verità ed appassionarsi alla conoscenza.
[363.66s -> 368.94s] Le emozioni rappresentano il collante dei gruppi, ma possono portarli anche alla distruzione.
[369.64s -> 374.48s] Un comportamento sbagliato spesso è il prodotto di una qualche emozione.
[374.80s -> 382.48s] Ad ogni modo, le emozioni non operano necessariamente nella direzione del disturbo o della distruzione dei processi organizzativi.
[383.26s -> 389.98s] Possono contribuire sia al raggiungimento degli obiettivi che inibire l'azione organizzativa.
[391.26s -> 397.50s] Secondo l'approccio costruttivista, le emozioni sono apprese nei contesti sociali ed organizzativi.
[398.12s -> 404.28s] Alla loro espressione viene associato un significato che dipende proprio dalla situazione in cui ci troviamo,
[404.28s -> 413.04s] per cui se piangiamo ad un funerale è normale, se piangiamo durante una riunione con il nostro responsabile è preoccupante.
[413.26s -> 421.26s] Le regole sociali stabiliscono quali comportamenti si possono avere in precise situazioni,
[421.26s -> 427.26s] quello che si deve si può provare, quello che si deve si può esprimere.
[427.26s -> 433.26s] Le emozioni dunque emergono in relazione a situazioni, contesti e persone,
[433.26s -> 438.26s] a qualcosa che è già successo, a qualcosa che è accaduto o che accadrà,
[438.26s -> 442.26s] per cui siamo arrabbiati per un incontro inconcludente,
[442.26s -> 447.26s] proviamo rancore verso il nostro responsabile per un rimprovero ingiusto,
[447.26s -> 454.26s] siamo ansiosi per la presentazione che faremo domani o siamo felici per una trasferta che faremo.
[454.26s -> 458.26s] Le emozioni hanno un carattere dinamico, quindi hanno una fase iniziale,
[458.26s -> 465.26s] aumentano come intensità per poi avere una fine.
[465.26s -> 469.26s] Quindi vanno e vengono e hanno intensità differenti.
[469.26s -> 472.26s] Le emozioni sono spesso intrecciate.
[472.26s -> 480.26s] L'odio può mescolarsi all'amore, l'imbarazzo alla rabbia, il dolore al piacere
[480.26s -> 488.26s] e sono accompagnate da modificazioni fisiologiche, espressioni facciali e comportamenti caratteristici,
[488.26s -> 492.26s] quindi possiamo osservarle anche negli altri.
[492.26s -> 497.26s] L'approccio costruttivista dunque enfatizza il contesto sociale e culturale
[497.26s -> 501.26s] nel quale le emozioni vengono apprese, espresse e narrate.
[501.26s -> 505.26s] Questo comporta che possiamo attribuire un valore positivo e negativo
[505.26s -> 508.26s] in base al contesto in cui si manifestano.
[508.26s -> 513.26s] Ma soprattutto le emozioni non sono semplicemente qualcosa che si trova,
[513.26s -> 518.26s] ma sono qualcosa che si impara a mostrare, esibire ed esprimere,
[518.26s -> 522.26s] sia in relazione al contesto che al proprio tornaconto.
[526.26s -> 529.26s] Fineman è stato uno dei pionieri negli studi sul ruolo del pensiero,
[529.26s -> 533.26s] negli studi sul ruolo delle emozioni nelle organizzazioni
[533.26s -> 538.26s] e ci descrive le aziende e le organizzazioni come delle arene emotive
[538.26s -> 543.26s] in cui gli individui emozionati, dotati di personalità e sessualità,
[543.26s -> 549.26s] costruiscono l'organizzazione, ciò che può raggiungere e produrre.
[549.26s -> 555.26s] Gli stessi individui compiono azioni e prendono decisioni
[555.26s -> 558.26s] proprio animati da queste forze emotive.
[559.26s -> 565.26s] Per cui l'emozione viene dunque recitata in un determinato contesto
[565.26s -> 572.26s] per un determinato pubblico, che siano responsabili, colleghi, clienti, fornitori, concorrenti,
[572.26s -> 578.26s] tutte persone da influenzare o da impressionare, da placare o da ingraziarsi,
[578.26s -> 581.26s] da respingere o da umiliare.
[581.26s -> 588.26s] Per cui, secondo Fineman, le emozioni non sono semplicemente o sempre un impulso incontrollabile,
[588.26s -> 594.26s] ma possono essere espresse attraverso il tono della voce, la postura del corpo,
[594.26s -> 602.26s] le espressioni del viso, al fine di influenzare ma anche manipolare la situazione e gli altri.
[602.26s -> 609.26s] Per cui Fineman sostiene che spesso l'essere umano fa un uso strumentale
[609.26s -> 613.26s] e calcolato, quasi cinico, delle emozioni.
[613.26s -> 617.26s] Provoca entusiasmo, rabbia, ira, ansia,
[617.26s -> 623.26s] al fine di ribaltare, sostenere o mantenere l'ordine organizzativo.
[623.26s -> 628.26s] Quindi, le emozioni non sono solo un qualcosa che si prova,
[628.26s -> 631.26s] ma possono anche essere un prodotto commerciale
[631.26s -> 640.26s] e come tale si scambiano per servire gli interessi e il potere del management o dei collaboratori.
[640.26s -> 645.26s] All'interno delle organizzazioni è richiesto implicitamente alle persone
[645.26s -> 648.26s] un continuo ed estenuante lavoro di facciata.
[648.26s -> 654.26s] Le persone non possono esprimere in modo spontaneo i loro sentimenti e le loro emozioni.
[654.26s -> 658.26s] Le norme e le regole sociali, il contesto culturale,
[658.26s -> 664.26s] il calcolo degli interessi personali e la valutazione delle circostanze in cui ci si trova
[664.26s -> 671.26s] suggeriscono quali siano le emozioni che si possono e si devono far trapelare.
[671.26s -> 674.26s] Il lavoro emotivo è dunque quello sforzo degli individui fanno
[674.26s -> 681.26s] per gestire la dissonanza emotiva tra i sentimenti più autentici e profondi che sentono
[681.26s -> 684.26s] e le emozioni lecite nei contesti organizzativi.
[684.26s -> 688.26s] Alterano consapevolmente il proprio stato emotivo
[688.26s -> 695.26s] o esibiscono sentimenti che non provano per soddisfare le prescrizioni organizzative.
[695.26s -> 701.26s] L'espressione dell'emozione dipende dunque dal ruolo e dalla professione che si esercitano.
[701.26s -> 703.26s] Immaginate le infermiere devono esibire
[703.26s -> 706.26s] attenzione e cura,
[706.26s -> 709.26s] gli insegnanti devono esibire passione,
[709.26s -> 712.26s] gli studenti serietà e rispetto,
[712.26s -> 715.26s] gli psicoterapeuti empatia,
[715.26s -> 719.26s] i medici distacco.
[719.26s -> 723.26s] Nello svolgimento quindi di determinati ruoli e nell'ambito di alcune professioni
[723.26s -> 730.26s] le emozioni fanno proprio parte del compito, della funzione, del contratto.
[730.26s -> 733.26s] Così come la soffressione di sensibilità,
[733.26s -> 738.26s] i sentimenti ed emozioni organizzativamente inappropriati.
[738.26s -> 744.26s] Per molti lavori un certo atteggiamento, una certa postura, un'espressione parziale
[744.26s -> 749.26s] fa proprio parte del prodotto o del servizio acquistato e venduto
[749.26s -> 752.26s] per promuovere per esempio il servizio alla clientela,
[752.26s -> 757.26s] per accrescere la produttività e innalzare i profitti.
[757.26s -> 760.26s] Ma perché le persone accettano di farlo?
[760.26s -> 762.26s] Perché aderire a queste regole implicite,
[762.26s -> 769.26s] l'espressione dell'emozione diventa un meccanismo di difesa che protegge il sé.
[769.26s -> 774.26s] Il lavoro emotivo può avere un impatto negativo sulla salute del dipendente
[774.26s -> 779.26s] perché inizialmente si sente poco autentico, poco trasparente.
[779.26s -> 785.26s] Ma se questo evitamento e questa rimozione della propria dimensione emotiva perdura
[785.26s -> 791.26s] alla fine il collaboratore può arrivarsi a sentirsi logarrato e stressato.
[792.26s -> 797.26s] Questo lavoro emotivo impedisce al dipendente di integrare i suoi veri sentimenti
[797.26s -> 801.26s] con la falsità emotiva imposta dall'organizzazione.
[801.26s -> 806.26s] Di qui l'idea che il disagio prodotto da questo tipo di lavoro
[806.26s -> 810.26s] dipende praticamente dai modi di recitare del singolo.
[810.26s -> 816.26s] Alcuni sono più plasmabili, quindi si immedesimano completamente nel ruolo,
[816.26s -> 821.26s] hanno interiorizzato le emozioni prescritte, le hanno fatte proprie,
[821.26s -> 825.26s] perché comunque ne ricavano degli altri benefici secondari.
[825.26s -> 830.26s] Per cui questo inevitabilmente porta a un minore livello di esaurimento emotivo
[830.26s -> 834.26s] rispetto a chi ha una recitazione più superficiale.
[834.26s -> 839.26s] Questi sono quei collaboratori che si adeguano alle norme organizzative
[839.26s -> 843.26s] ma vivono un costante senso di ipocrisia.
[843.26s -> 847.26s] Vediamo un po' come si manifestano queste emozioni
[847.26s -> 850.26s] partendo sicuramente da chi influenza maggiormente
[850.26s -> 853.26s] il clima emotivo.
[853.26s -> 860.26s] L'umore dei leader influisce su chi gli sta intorno,
[860.26s -> 863.26s] in un vero e proprio contagio emotivo.
[863.26s -> 868.26s] Lo stile emotivo dei dirigenti influisce sul clima aziendale,
[868.26s -> 872.26s] determina il modo di trattare gli altri, lo stile interpersonale
[872.26s -> 874.26s] e le modalità relazionali.
[874.26s -> 878.26s] I leader equilibrati sanno come usare l'emozione
[878.26s -> 881.26s] finché si propaghino per tutta l'azienda,
[881.26s -> 884.26s] anche perché sanno che sono una leva molto potente
[884.26s -> 889.26s] per tenere unite le persone, per creare dei solidi legami di gruppo.
[889.26s -> 893.26s] Altri leader invece hanno una modalità più estrema
[893.26s -> 896.26s] di manifestare le loro emozioni.
[896.26s -> 899.26s] Abbiamo i vulcani emotivi, che sono persone allegre,
[899.26s -> 902.26s] piene di fiducia in se stessi, divertenti,
[902.26s -> 905.26s] molto brave ad influenzare gli altri,
[905.26s -> 907.26s] ma anche imprevedibili.
[907.26s -> 910.26s] Possono eruttare senza preavviso.
[910.26s -> 913.26s] E poi ci sono gli analfabeti emotivi,
[913.26s -> 917.26s] all'estremo opposto di questo spettro emotivo,
[917.26s -> 921.26s] ed è proprio la loro apparente mancanza di sentimenti e emozioni
[921.26s -> 923.26s] a creare delle difficoltà.
[923.26s -> 927.26s] Vediamo nel dettaglio un po' le caratteristiche di questi due estremi.
[927.26s -> 931.26s] I vulcani emotivi stimolano i loro collaboratori
[931.26s -> 933.26s] solo con la loro presenza.
[933.26s -> 936.26s] Sanno trasmettere energia, coinvolgimento,
[936.26s -> 941.26s] rendendoli disponibili a sforzi sempre nuovi, sempre maggiori,
[941.26s -> 943.26s] riuscendo così ad ottenere da loro
[943.26s -> 946.26s] il massimo rendimento e produttività.
[946.26s -> 949.26s] Sanno proprio come usare il loro entusiasmo
[949.26s -> 952.26s] per coinvolgere gli altri, per influenzarli.
[952.26s -> 956.26s] Generano fiducia, hanno alti livelli di energia,
[956.26s -> 960.26s] hanno mille idee e pensano di avere infinite possibilità.
[960.26s -> 964.26s] Per questo sono anche molto affascinanti e carismatici.
[964.26s -> 969.26s] Si relazionano agli altri in modo grandioso, espansivo,
[969.26s -> 973.26s] a volte eccessivamente confidenziale.
[973.26s -> 976.26s] Si spingono dove altri non osano,
[976.26s -> 981.26s] hanno una inconsueta predisposizione ad assumersi dei rischi.
[981.26s -> 984.26s] Sono anche abili ad accorgersi di come cambia il mercato,
[984.26s -> 987.26s] perché sanno riconoscere le trasformazioni,
[987.26s -> 991.26s] hanno proprio una grande capacità di fare previsioni.
[991.26s -> 993.26s] E grazie a questo talento,
[993.26s -> 995.26s] offrono una strada da seguire,
[995.26s -> 998.26s] creano ordine dove c'è il caos,
[998.26s -> 1000.26s] riescono a gestire le impreviste
[1000.26s -> 1003.26s] e le situazioni che cambiano rapidamente.
[1003.26s -> 1007.26s] Tuttavia, presentano anche degli imprevedibili cambi di umore.
[1007.26s -> 1011.26s] Sono caratterizzati da una grande irritabilità emotiva.
[1011.26s -> 1014.26s] Nonostante l'umore sia così elevato,
[1014.26s -> 1018.26s] permane un sottofondo di incostanze e volubilità.
[1018.26s -> 1022.26s] Sono impazienti e spesso insoddisfatti.
[1022.26s -> 1025.26s] Non si assumono sempre le responsabilità,
[1025.26s -> 1028.26s] soprattutto quando le cose vanno male,
[1028.26s -> 1032.26s] e ne attribuiscono la responsabilità agli altri.
[1032.26s -> 1034.26s] Quando li si contrasta,
[1034.26s -> 1037.26s] diventano intolleranti e rigidi,
[1037.26s -> 1040.26s] supponenti e aggressivi.
[1040.26s -> 1044.26s] Episodi anche irrilevanti possono causare aperta ostilità
[1044.26s -> 1047.26s] e violenti scoppi di rabbia.
[1047.26s -> 1051.26s] Possono diventare degli abili manipolatori e sfruttatori,
[1051.26s -> 1054.26s] quando perseguono finalità personali.
[1054.26s -> 1057.26s] Infatti, grazie alla loro sensibilità emotiva,
[1057.26s -> 1062.26s] riconoscono e sfruttano le debolezze e le vulnerabilità degli altri
[1062.26s -> 1064.26s] e le manipolano.
[1064.26s -> 1068.26s] Sono molto bravi ad attivare e utilizzare i sentimenti,
[1068.26s -> 1071.26s] soprattutto di colpa degli altri.
[1071.26s -> 1076.26s] Sono anche facili alle intemperanze sessuali e finanziarie,
[1076.26s -> 1079.26s] che aumentano naturalmente i loro problemi interpersonali,
[1079.26s -> 1082.26s] soprattutto in famiglia,
[1082.26s -> 1086.26s] in particolare quando si associano comportamenti violenti
[1086.26s -> 1089.26s] e l'uso di droghe e alcol.
[1089.26s -> 1093.26s] Infine, gli episodi depressivi completano il quadro disfunzionale.
[1093.26s -> 1096.26s] Andiamo nell'estremo opposto,
[1096.26s -> 1099.26s] gli analfabeti emotivi.
[1099.26s -> 1103.26s] Loro hanno uno stile interpersonale basato essenzialmente sui fatti.
[1103.26s -> 1107.26s] Preferiscono dare risalto a tutto ciò che è visibile e tangibile,
[1107.26s -> 1110.26s] ai processi, all'obiettività, alla logica.
[1110.26s -> 1115.26s] Si focalizzano sulle procedure, sulle regole, i regolamenti.
[1115.26s -> 1119.26s] Hanno uno stile di pensiero operativo e pragmatico.
[1119.26s -> 1121.26s] Produrre è il loro motto,
[1121.26s -> 1127.26s] per cui molte aziende preferiscono dirigenti con queste caratteristiche,
[1127.26s -> 1130.26s] anzi incoraggiano questo tipo di comportamento.
[1130.26s -> 1134.26s] A livello superficiale sembrano ben adattati
[1134.26s -> 1136.26s] e con un elevato livello di attività.
[1136.26s -> 1139.26s] Con un elevato livello di conformismo sociale.
[1139.26s -> 1142.26s] Però il cambiamento non fa per loro.
[1142.26s -> 1145.26s] Non mostrano né passione né entusiasmo.
[1145.26s -> 1148.26s] Non hanno fantasia, non hanno immaginazione.
[1148.26s -> 1153.26s] I contatti con loro tendono ad essere impersonali e meccanici.
[1153.26s -> 1158.26s] La loro indisponibilità emotiva può produrre demotivazione sul lavoro
[1158.26s -> 1160.26s] e far calare la produttività.
[1160.26s -> 1163.26s] Sono incapaci di relazioni profonde
[1163.26s -> 1165.26s] e il loro distacco emotivo
[1165.26s -> 1169.26s] si estende a tutti gli aspetti della loro vita.
[1169.26s -> 1173.26s] Loro non sono in contatto con il loro mondo interno,
[1173.26s -> 1177.26s] non riescono a riconoscere e a descrivere le loro emozioni,
[1177.26s -> 1180.26s] i loro umori, tantomeno quelli altrui,
[1180.26s -> 1185.26s] e non riescono a percepire il benché minimo cambiamento negli altri.
[1185.26s -> 1189.26s] Rimangono impassibili di fronte ad esperienze
[1189.26s -> 1192.26s] che altri valuterebbero come sconvolgenti.
[1192.26s -> 1194.26s] Niente sembra scuoterli.
[1195.26s -> 1197.26s] La relazione con loro è frustrante
[1197.26s -> 1201.26s] perché tutti i tentativi di interazione falliscono.
[1201.26s -> 1204.26s] Vivono un'esistenza quasi robotica,
[1204.26s -> 1207.26s] come appare dalla rigidità della loro postura
[1207.26s -> 1210.26s] e dalla mancanza di espressioni facciali.
[1210.26s -> 1216.26s] Negli altri provocano apprensione, paura, noia, frustrazione e apatia.
[1216.26s -> 1220.26s] Quindi questa assenza emotiva ha proprio un effetto demotivante,
[1220.26s -> 1223.26s] scoraggia la creatività, l'innovazione
[1223.26s -> 1226.26s] e naturalmente peggiora la produttività.
[1226.26s -> 1233.26s] Vediamo adesso cosa succede a livello relazionale all'interno delle organizzazioni
[1233.26s -> 1237.26s] andando ad esplorare alcune relazioni complesse
[1237.26s -> 1240.26s] che poi si rivelano disfunzionali.
[1240.26s -> 1243.26s] Naturalmente ce ne accorgiamo quando ci sono delle ratture.
[1243.26s -> 1248.26s] Sicuramente la responsabilità può essere attribuita ad entrambe le parti.
[1248.26s -> 1253.26s] L'equilibrio permane finché entrambi svolgono dei ruoli appropriati.
[1253.26s -> 1256.26s] Poi si verifica una perdita di corrispondenza
[1256.26s -> 1262.26s] fra esigenze manifeste e esigenze latenti che non sono più in sintonia.
[1262.26s -> 1266.26s] In generale tutti noi siamo un po' degli attori,
[1266.26s -> 1270.26s] ci piace recitare e coinvolgere gli altri nelle nostre commedie.
[1270.26s -> 1274.26s] Il teatro è parte integrante della vita quotidiana,
[1274.26s -> 1277.26s] sia nella vita privata che al lavoro.
[1277.26s -> 1282.26s] All'interno delle aziende si mettono in scena grandi capolavori
[1282.26s -> 1287.26s] quando i leader recitano per motivare e influenzare i collaboratori,
[1287.26s -> 1292.26s] per ispirarli e fare in modo che condividano le scelte strategiche,
[1292.26s -> 1298.26s] assicurandosi che con il loro aiuto realizzeranno la prospettiva aziendale.
[1298.26s -> 1302.26s] Se osservate attentamente però noterete una certa regolarità
[1302.26s -> 1306.26s] negli scambi tra responsabili e collaboratori
[1306.26s -> 1310.26s] che interagiscono sempre secondo particolari schemi
[1310.26s -> 1312.26s] che si sono consolidati nel tempo.
[1312.26s -> 1316.26s] Dando luogo anche a dei malfunzionamenti.
[1316.26s -> 1320.26s] Naturalmente molte relazioni hanno tutte le caratteristiche
[1320.26s -> 1325.26s] di vicinanza e autonomia che facilitano l'evoluzione e la crescita.
[1325.26s -> 1331.26s] Altre invece non sono così costruttive.
[1331.26s -> 1336.26s] Le intese collusive iniziano con una specie di corteggiamento
[1336.26s -> 1340.26s] durante il quale i futuri partner valutano
[1340.26s -> 1346.26s] la reciproca disponibilità a processi proiettivi
[1346.26s -> 1350.26s] se l'altro è pronto a partecipare a particolari schemi di interazione
[1350.26s -> 1354.26s] avviati dai protagonisti principali, i leader,
[1354.26s -> 1359.26s] che stabiliscono il clima generale e definiscono la cultura aziendale.
[1359.26s -> 1362.26s] Durante il processo di selezione, di onboarding,
[1362.26s -> 1365.26s] nei percorsi di formazione e di sviluppo
[1365.26s -> 1369.26s] viene così plasmato il comportamento dei neoassunti.
[1370.26s -> 1374.26s] Il termine collusione indica quelle relazioni
[1374.26s -> 1377.26s] in cui entrambe le parti sono imprigionate
[1377.26s -> 1381.26s] in una identificazione proiettiva reciproca
[1381.26s -> 1385.26s] che blocca ogni futura crescita ed evoluzione.
[1385.26s -> 1389.26s] Si crea così uno schema di interazione inconsapevole,
[1389.26s -> 1393.26s] ripetitivo, che consente di tollerare le storie
[1393.26s -> 1397.26s] e i traumi del passato non ancora elaborati.
[1397.26s -> 1400.26s] Di solito chi prende l'iniziativa,
[1400.26s -> 1404.26s] pubblica il partner ad una serie di reazioni complementari,
[1404.26s -> 1409.26s] perché vuole ottenere dall'altro quello che sente mancare al proprio sé.
[1409.26s -> 1412.26s] Usa il partner proprio come un veicolo
[1412.26s -> 1416.26s] per gli aspetti della propria personalità che vorrebbe integrare.
[1416.26s -> 1420.26s] E chi non è disponibile a giocare con il leader
[1420.26s -> 1424.26s] è destinato a non durare.
[1424.26s -> 1429.26s] Durante il periodo di corteggiamento ciascuno può vedere nell'altro
[1429.26s -> 1434.26s] parti del sé non riconosciute, non accettate, negate
[1434.26s -> 1439.26s] e cerca la disponibilità dell'altro a partecipare al suo copione prevalente.
[1439.26s -> 1444.26s] Nell'identificazione proiettiva una parte del sé viene espulsa
[1444.26s -> 1450.26s] e depositata in qualcun altro per influenzare il suo mondo soggettivo ed emotivo
[1450.26s -> 1454.26s] ed ottenere quello che sente mancare al proprio sé.
[1454.26s -> 1459.26s] La persona che effettua questa proiezione in modo consapevole o inconsapevole
[1459.26s -> 1464.26s] evoca in chi la riceve sentimenti paralleli a quelli proiettati.
[1464.26s -> 1467.26s] Quindi chi proietta si sente capito
[1467.26s -> 1472.26s] e chi riceve la proiezione comincia a vivere sentimenti simili
[1472.26s -> 1476.26s] a quelli della persona che ha fatto questa proiezione.
[1476.26s -> 1479.26s] Talvolta l'empatia è talmente grande
[1479.26s -> 1483.26s] che chi riceve questa proiezione comincia ad agire in accordo
[1483.26s -> 1486.26s] con le fantasie proiettate.
[1486.26s -> 1488.26s] Ovviamente non dobbiamo interpretare
[1488.26s -> 1493.26s] l'identificazione proiettiva necessariamente come un processo negativo
[1493.26s -> 1498.26s] perché è anche alla base dell'empatia, dell'intuizione, della sintonia non verbale
[1498.26s -> 1505.26s] e della capacità di comprendere i vissuti dell'altro.
[1505.26s -> 1509.26s] L'invito a partecipare a queste attività collusive
[1509.26s -> 1512.26s] opera a tre livelli di consapevolezza.
[1512.26s -> 1515.26s] Il primo è quello più chiaramente verbalizzato.
[1515.26s -> 1517.26s] Già nel momento dell'assunzione
[1517.26s -> 1521.26s] il datore di lavoro fa capire le caratteristiche della cultura aziendale,
[1521.26s -> 1524.26s] dello stile interpersonale preferito
[1524.26s -> 1527.26s] e delle modalità prevalenti di trattare gli altri.
[1527.26s -> 1533.26s] L'azienda si aspetta che ci si comporti in un certo modo.
[1533.26s -> 1536.26s] Il secondo livello è un po' più personale.
[1536.26s -> 1539.26s] Chi prende l'iniziativa tasta prima il terreno
[1539.26s -> 1543.26s] poi stabilisce i confini di ciascun ruolo.
[1543.26s -> 1545.26s] Chi avrà potere e controllo?
[1545.26s -> 1549.26s] Quale sarà il grado di vicinanza e di distacco consentito?
[1549.26s -> 1551.26s] Chi avrà un ruolo più attivo?
[1551.26s -> 1553.26s] Chi un ruolo più passivo?
[1553.26s -> 1555.26s] Solo col tempo il dipendente si rende conto
[1555.26s -> 1559.26s] di quello che significa aver fermato quel contratto.
[1559.26s -> 1562.26s] L'ultimo livello è ancora più profondo
[1562.26s -> 1566.26s] e riguarda degli aspetti che rimangono naturalmente fuori
[1566.26s -> 1568.26s] dalla consapevolezza cosciente,
[1568.26s -> 1571.26s] ossia il modo in cui le parti interne
[1571.26s -> 1573.26s] entreranno in relazione fra di loro.
[1573.26s -> 1575.26s] Quale preciso ruolo avranno?
[1575.26s -> 1579.26s] E questo ruolo verrà recitato più volte,
[1579.26s -> 1582.26s] mettendo in scena queste parti non riconosciute,
[1582.26s -> 1585.26s] non accettate e proiettate del proprio sé,
[1585.26s -> 1589.26s] che nascono dalle famose storie di cui abbiamo parlato all'inizio,
[1589.26s -> 1594.26s] spesso conflitti infantili non risolti e non ancora elaborati.
[1594.26s -> 1598.26s] Nelle relazioni collusive ciascuno dei due
[1598.26s -> 1602.26s] cerca di ottenere dall'altro quello che gli è mancato
[1602.26s -> 1605.26s] in un momento precoce e critico del suo sviluppo.
[1605.26s -> 1609.26s] Sembra esservi proprio una sorta di attrazione fatale
[1609.26s -> 1612.26s] fra queste persone, che sono bravissime
[1612.26s -> 1615.26s] a farsi da spalle in certe esibizioni.
[1615.26s -> 1619.26s] Sembrano inestricabilmente uniti fra di loro.
[1619.26s -> 1622.26s] Anche se osteriormente ci sembrano diversi,
[1622.26s -> 1625.26s] condividono lo stesso genere di conflitti interiori
[1625.26s -> 1629.26s] e ciascuno trova risonanza inconscia nell'altro.
[1629.26s -> 1632.26s] Loro naturalmente negheranno energicamente
[1632.26s -> 1634.26s] che esiste questo gioco fra di loro,
[1634.26s -> 1637.26s] anche perché lo hanno profondamente rimosso.
[1637.26s -> 1642.26s] In questa collusione c'è una specifica divisione del lavoro
[1642.26s -> 1645.26s] e ciascuno delle due parti spera segretamente
[1645.26s -> 1648.26s] di risolvere, con l'aiuto dell'altro,
[1648.26s -> 1650.26s] i propri conflitti profondi.
[1650.26s -> 1653.26s] Entrambi hanno dei bisogni inconsci,
[1653.26s -> 1656.26s] entrambi sono attratti l'uno dall'altro
[1656.26s -> 1661.26s] e ne traggono una qualche forma di soddisfazione.
[1664.26s -> 1670.26s] La collusione narcisista è la forma più comune di gioco.
[1670.26s -> 1673.26s] Tutti quanti noi siamo un po' narcisisti,
[1673.26s -> 1677.26s] ma averne in eccesso naturalmente può diventare patologico.
[1677.26s -> 1681.26s] Il narcisismo è una strategia compensatoria
[1681.26s -> 1684.26s] per le delusioni relazionali precoci.
[1684.26s -> 1688.26s] I narcisisti in passato sono stati vittime di un torto
[1688.26s -> 1692.26s] e oggi pensano che il mondo sia in debito con loro.
[1692.26s -> 1695.26s] Hanno una grande fame di riconoscimenti
[1695.26s -> 1698.26s] e un bisogno cronico di affermazione esterna
[1698.26s -> 1701.26s] per sentirsi più sicuri dentro.
[1701.26s -> 1704.26s] Hanno sempre bisogno di un pubblico che li ammiri
[1704.26s -> 1707.26s] per contrastare i sentimenti di impotenza
[1707.26s -> 1710.26s] e di mancanza di valore.
[1710.26s -> 1715.26s] Da bambino il narcisista non è stato amato abbastanza.
[1715.26s -> 1719.26s] Spesso i genitori erano così presi da se stessi,
[1719.26s -> 1722.26s] magari erano semplicemente dei gran lavoratori,
[1722.26s -> 1727.26s] per cui questo bambino ha subito una grande mancanza di attenzione,
[1727.26s -> 1732.26s] si è trovato solo, indifeso, vulnerabile, debole
[1732.26s -> 1737.26s] e non riesce a spiegarsi perché non viene mai visto abbastanza,
[1737.26s -> 1742.26s] fin quando non comprende che l'unica possibilità che ha per essere amato
[1742.26s -> 1746.26s] è quello di raggiungere risultati considerevoli,
[1746.26s -> 1751.26s] perché veniva visto dai suoi genitori solo quando gli faceva fare bella figura,
[1751.26s -> 1756.26s] per cui l'amore genitoriale era condizionato dai suoi risultati.
[1756.26s -> 1758.26s] Ma non solo.
[1758.26s -> 1761.26s] Anche viziare eccessivamente un figlio,
[1761.26s -> 1764.26s] illuderlo di essere speciale, di essere un dio,
[1764.26s -> 1768.26s] magari assoggettarlo alle proprie volontà di realizzazione,
[1768.26s -> 1771.26s] caricarlo di aspettative,
[1771.26s -> 1775.26s] servirlo e riverirlo al cospetto di fratelli e sorelle
[1775.26s -> 1777.26s] che magari vengono messe in secondo piano,
[1777.26s -> 1780.26s] giustificarne le azioni maleducate,
[1780.26s -> 1784.26s] la mancanza di disciplina, di rispetto, l'arroganza,
[1784.26s -> 1789.26s] mascherando tutto questo dietro una personalità da leader o da vincente.
[1789.26s -> 1793.26s] Anche questo è un altro esordio del narcisista.
[1793.26s -> 1800.26s] Queste persone potrebbero non acquisire mai sicurezza del loro valore interno.
[1800.26s -> 1806.26s] Il risultato è che lotteranno tutta la vita per l'affermazione e l'espressione di sé.
[1806.26s -> 1809.26s] E nello stesso modo in cui sono stati usati dai loro genitori,
[1809.26s -> 1814.26s] tenderanno a considerare oggi le persone come proprietà
[1814.26s -> 1817.26s] e le userà per dare mostra di sé.
[1817.26s -> 1820.26s] Naturalmente questa collusione funziona
[1820.26s -> 1825.26s] solo se l'assetto di personalità dei due giocatori è complementare.
[1825.26s -> 1829.26s] Le persone che si uniscono al gioco narcisistico
[1829.26s -> 1832.26s] sono quelle persone bisognose di specchi,
[1832.26s -> 1836.26s] disponibili a rimanere sempre nella sua ombra,
[1836.26s -> 1838.26s] a rimanere in disparte,
[1838.26s -> 1842.26s] offrendo una ammirazione incondizionata.
[1842.26s -> 1845.26s] Naturalmente si tratta di persone con una bassa autostima
[1845.26s -> 1848.26s] e un elevato senso di inferiorità,
[1848.26s -> 1852.26s] perché è abituato ad essere criticato.
[1852.26s -> 1855.26s] Hanno una predisposizione all'asservimento,
[1855.26s -> 1857.26s] al compromesso, al sacrificio,
[1857.26s -> 1860.26s] e per sentirsi più sicure si attaccano a persone
[1860.26s -> 1865.26s] che percepiscono come onnipotenti e onniscenti.
[1865.26s -> 1867.26s] Cercano così di ottenere un supporto narcisista,
[1867.26s -> 1874.26s] attraverso persone su cui proiettare le proprie fantasie,
[1874.26s -> 1879.26s] e quindi attraverso l'idealizzazione e l'identificazione col narcisista
[1879.26s -> 1885.26s] ottengono questo supporto per interposta persona.
[1885.26s -> 1889.26s] Anche chi ha un assetto di personalità di tipo dipendente
[1889.26s -> 1893.26s] può agire come immagine speculare dei narcisisti.
[1893.26s -> 1896.26s] Queste persone hanno avuto magari dei genitori
[1896.26s -> 1898.26s] iperprotettivi.
[1898.26s -> 1900.26s] Magari la mamma è stata molto ansiosa
[1900.26s -> 1902.26s] perché lui era un figlio unico,
[1902.26s -> 1904.26s] lui o lei,
[1904.26s -> 1906.26s] o aveva una salute cagionevole
[1906.26s -> 1909.26s] e quindi ha avuto paura di perderlo.
[1909.26s -> 1911.26s] Per cui non sono riuscite queste persone
[1911.26s -> 1914.26s] a differenziarsi completamente,
[1914.26s -> 1917.26s] a soddisfare i propri desideri personali
[1917.26s -> 1920.26s] e a imparare a badare a se stessi.
[1920.26s -> 1923.26s] In entrambi i casi si tratta di persone
[1923.26s -> 1925.26s] che non hanno fiducia in se stesse,
[1925.26s -> 1927.26s] non sono mai abbastanza bravi,
[1927.26s -> 1931.26s] non riescono mai a valorizzare completamente quello che fanno
[1931.26s -> 1935.26s] e sembrano non funzionare senza l'aiuto degli altri.
[1935.26s -> 1939.26s] Si attaccano facilmente a chi dà loro una direzione.
[1939.26s -> 1942.26s] Il bisogno di dipendenza può spingerli
[1942.26s -> 1946.26s] fino ad approvare cose che sanno essere sbagliate.
[1946.26s -> 1949.26s] Accettano acriticamente le azioni dell'altro
[1949.26s -> 1952.26s] pur di mantenere questa vicinanza emotiva.
[1952.26s -> 1954.26s] La loro felicità dipende totalmente
[1954.26s -> 1956.26s] dalla persona ammirata,
[1956.26s -> 1958.26s] che è sempre al centro dei loro pensieri
[1958.26s -> 1961.26s] e della loro attenzione.
[1961.26s -> 1963.26s] Ad un certo punto però cosa accade?
[1963.26s -> 1965.26s] Che la possessività di questi ammiratori,
[1965.26s -> 1967.26s] che fanno loro da guardiano
[1967.26s -> 1971.26s] e li proteggono da qualunque interferenza esterna,
[1971.26s -> 1973.26s] può diventare fonte di ansia,
[1973.26s -> 1976.26s] un'esperienza quasi asfissiante.
[1976.26s -> 1979.26s] Tra l'altro essere messi su un piedistallo
[1979.26s -> 1982.26s] è il preludio all'esserne buttati giù.
[1982.26s -> 1984.26s] Così quando arriva la delusione,
[1984.26s -> 1988.26s] si ritrovano con la rabbia di questi ammiratori,
[1988.26s -> 1990.26s] l'aggressività di queste persone
[1990.26s -> 1994.26s] per tutte le promesse che non hanno mantenuto
[1994.26s -> 1997.26s] e naturalmente l'equilibrio si rompe.
[2000.26s -> 2004.26s] Arriviamo alla collusione controllante.
[2004.26s -> 2007.26s] All'origine di una personalità controllante
[2007.26s -> 2012.26s] c'è una certa rigidità negli orari dell'allattamento.
[2012.26s -> 2016.26s] L'addestramento alla pulizia è eccessivamente severo,
[2016.26s -> 2019.26s] orari del sonno molto ben definiti,
[2019.26s -> 2024.26s] una minuziosa programmazione di tutte le attività quotidiane.
[2024.26s -> 2029.26s] I genitori sono stati irragionevolmente pretenziosi,
[2029.26s -> 2034.26s] prematuramente richiedenti e pronti al biasimo.
[2034.26s -> 2037.26s] Qualunque attività spontanea è stata scoraggiata
[2037.26s -> 2041.26s] per evitare che portasse al caos o al disordine.
[2041.26s -> 2044.26s] L'individuo delito al controllo
[2044.26s -> 2046.26s] trae la propria autostima
[2046.26s -> 2050.26s] proprio dal poter soddisfare queste segrete e segrete,
[2050.26s -> 2054.26s] queste severe richieste genitoriali.
[2054.26s -> 2056.26s] Come sono queste persone?
[2056.26s -> 2058.26s] Sono caratterizzati da rigidità,
[2058.26s -> 2061.26s] perfezionismo, precisione, puntualità,
[2061.26s -> 2064.26s] pignoleria, spaccano il capello in quattro,
[2064.26s -> 2067.26s] hanno un esagerato senso del dovere,
[2067.26s -> 2070.26s] una meticolosa attenzione ai particolari,
[2070.26s -> 2072.26s] sono eccessivamente coscienziosi,
[2072.26s -> 2074.26s] amano l'ordine, la disciplina.
[2074.26s -> 2078.26s] In azienda sono molto attenti alla gerarchia,
[2078.26s -> 2080.26s] al conformismo, allo status,
[2080.26s -> 2083.26s] il rispetto dei codici formali,
[2083.26s -> 2086.26s] le procedure, le regole.
[2086.26s -> 2088.26s] Anche qui i partner devono avere
[2088.26s -> 2090.26s] un assetto mentale complementare,
[2090.26s -> 2092.26s] quindi sono anche loro ossessionati
[2092.26s -> 2096.26s] dai temi della dominanza e della sottomissione.
[2096.26s -> 2099.26s] Il controllante si aspetta obbedienza totale,
[2099.26s -> 2103.26s] è ogni iniziativa autonoma e viene mal accolta,
[2103.26s -> 2107.26s] per cui siamo in un mondo di servi e di padroni,
[2107.26s -> 2109.26s] di superiorità e di inferiorità,
[2109.26s -> 2112.26s] di oppressione e di sottomissione.
[2112.26s -> 2117.26s] Alcuni collaboratori però sono passivo-aggressivi,
[2117.26s -> 2119.26s] per cui appaiono un po' timorosi
[2119.26s -> 2121.26s] di mostrare il loro disaccordo,
[2121.26s -> 2124.26s] ma in realtà resistono al controllo,
[2124.26s -> 2127.26s] quindi procrastinano le cose, perdono tempo,
[2127.26s -> 2130.26s] dimenticano cose importanti,
[2130.26s -> 2134.26s] mettono in campo una inefficienza intenzionale,
[2134.26s -> 2137.26s] per cui di fronte a questo aspetto esterno
[2137.26s -> 2140.26s] di accondiscendenza e di cordialità
[2140.26s -> 2143.26s] si maschera una resistenza negativa.
[2143.26s -> 2145.26s] Queste persone da piccoli
[2145.26s -> 2147.26s] non sono state in grado di capire
[2147.26s -> 2149.26s] cosa ci si aspettasse da loro,
[2149.26s -> 2153.26s] hanno avuto delle richieste genitoriali conflittuali,
[2153.26s -> 2155.26s] non hanno capito quali fossero
[2155.26s -> 2157.26s] gli indicatori di comportamento,
[2157.26s -> 2160.26s] e non potevano dire di no.
[2160.26s -> 2162.26s] Naturalmente i loro bisogni personali
[2162.26s -> 2165.26s] non venivano presi in considerazione,
[2165.26s -> 2167.26s] per cui dicevano di sì
[2167.26s -> 2171.26s] per poi non fare quello che gli veniva richiesto.
[2171.26s -> 2173.26s] Altri collaboratori invece,
[2173.26s -> 2175.26s] quelli che hanno una struttura
[2175.26s -> 2177.26s] un po' più di tipo dipendente,
[2177.26s -> 2180.26s] si sottomettono con più entusiasmo al controllante,
[2180.26s -> 2182.26s] quindi questo è il migliore incontro,
[2182.26s -> 2184.26s] quello che crea i minori attriti,
[2184.26s -> 2186.26s] è il più complementare.
[2187.26s -> 2191.26s] Arriviamo a chi ha una personalità
[2191.26s -> 2193.26s] di tipo paranoide.
[2193.26s -> 2196.26s] Il mondo è un luogo pericoloso,
[2196.26s -> 2199.26s] in cui non c'è spazio per la fiducia,
[2199.26s -> 2201.26s] quindi sono sempre pronti
[2201.26s -> 2204.26s] ad affrontare un pericolo imminente,
[2204.26s -> 2207.26s] vivono nella paura di cattive sorprese
[2207.26s -> 2210.26s] e prendono precauzioni non necessarie,
[2210.26s -> 2213.26s] sono ipervigilanti, sempre in allerta,
[2213.26s -> 2216.26s] cercano continuamente conferme
[2216.26s -> 2218.26s] ai loro sospetti,
[2218.26s -> 2220.26s] si preoccupano eccessivamente
[2220.26s -> 2222.26s] dei motivi nascosti,
[2222.26s -> 2225.26s] delle intenzioni personali degli altri,
[2225.26s -> 2227.26s] prendono tutto sul personale,
[2227.26s -> 2229.26s] si offendono facilmente
[2229.26s -> 2232.26s] e sono estremamente litigiosi.
[2232.26s -> 2236.26s] Anche qui da cosa nasce questo tipo di comportamento?
[2236.26s -> 2239.26s] Da un atteggiamento sospettoso in famiglia,
[2239.26s -> 2241.26s] che crea la convinzione che il mondo
[2241.26s -> 2243.26s] sia un luogo pericoloso,
[2243.26s -> 2246.26s] in cui i soli familiari meritano fiducia.
[2246.26s -> 2248.26s] In altri casi invece nasce
[2248.26s -> 2250.26s] da famiglie ipercritiche
[2250.26s -> 2253.26s] che creano un'atmosfera persecutoria
[2253.26s -> 2255.26s] che costringe il bambino
[2255.26s -> 2257.26s] a stare sempre in guardia,
[2257.26s -> 2260.26s] per cui tendono a colpire o a difendersi
[2260.26s -> 2262.26s] per deviare questo attacco
[2262.26s -> 2264.26s] che inevitabilmente arriverà.
[2264.26s -> 2267.26s] Si arriva poi alla follia condivisa
[2267.26s -> 2269.26s] quando c'è un sistema delirante
[2269.26s -> 2271.26s] di due o più individui
[2271.26s -> 2273.26s] con questo assetto paranoide,
[2273.26s -> 2275.26s] colludendo con un dirigente così,
[2275.26s -> 2278.26s] sacrificano e distorcono la realtà
[2278.26s -> 2280.26s] per far piacere alla persona
[2280.26s -> 2282.26s] alla quale si sono unite,
[2282.26s -> 2286.26s] accettando acriticamente ogni comportamento.
[2288.26s -> 2292.26s] Infine arriviamo alla collusione sadomasochista.
[2292.26s -> 2295.26s] I dirigenti con tendenze sadiche
[2295.26s -> 2298.26s] si comportano come se fossero in una giungla,
[2298.26s -> 2300.26s] in modo aggressivo
[2300.26s -> 2302.26s] per spaventare gli altri
[2302.26s -> 2304.26s] e indurli alla sottomissione,
[2304.26s -> 2307.26s] per sopravvivere devono essere sempre all'attacco,
[2307.26s -> 2310.26s] mantenere il potere e il controllo.
[2310.26s -> 2312.26s] Nelle famiglie dei sadici
[2312.26s -> 2314.26s] troviamo un ambiente familiare caotico,
[2314.26s -> 2318.26s] con delle madri ansiose, depresse, masochiste
[2318.26s -> 2321.26s] e padri impulsivi o sadici,
[2321.26s -> 2323.26s] oppure il contrario.
[2323.26s -> 2326.26s] Generalmente l'abuso di sostanze è comune,
[2326.26s -> 2328.26s] la violenza è la regola,
[2328.26s -> 2330.26s] per cui a questi ragazzi
[2330.26s -> 2333.26s] è mancato un ambiente protettivo.
[2333.26s -> 2335.26s] E la mancanza di contenimento
[2335.26s -> 2337.26s] crea un senso di impotenza
[2337.26s -> 2340.26s] e si sentono alla merce del mondo.
[2340.26s -> 2344.26s] Per compensare questo vissuto di pericolo,
[2344.26s -> 2346.26s] questo senso di inferiorità,
[2346.26s -> 2350.26s] sviluppano un desiderio incontrollabile di potere,
[2350.26s -> 2352.26s] di dominio, di controllo
[2352.26s -> 2354.26s] e diventa inaccettabile
[2354.26s -> 2356.26s] mostrare dei segni di debolezza
[2356.26s -> 2358.26s] o di vulnerabilità.
[2358.26s -> 2360.26s] Oppure i sadici
[2360.26s -> 2362.26s] sono cresciuti in un ambiente
[2362.26s -> 2364.26s] che li ha fatti sentire speciali
[2364.26s -> 2366.26s] e quindi per loro
[2366.26s -> 2368.26s] non valevano le regole comune.
[2368.26s -> 2371.26s] Hanno avuto il diritto di fare qualunque cosa
[2371.26s -> 2374.26s] e chi tentava di metter loro un freno
[2374.26s -> 2377.26s] si scontrava poi con la collera dei genitori.
[2377.26s -> 2379.26s] Naturalmente questo stile educativo
[2379.26s -> 2382.26s] crea le basi per un comportamento antisociale,
[2382.26s -> 2386.26s] ostile, impulsivo e sadico.
[2386.26s -> 2389.26s] Naturalmente a fianco a queste persone
[2389.26s -> 2391.26s] ci devono esserne delle altre disponibili
[2391.26s -> 2393.26s] a fare le vittime.
[2393.26s -> 2396.26s] All'origine dei comportamenti masochistici
[2396.26s -> 2398.26s] ci sta un enorme desiderio
[2398.26s -> 2400.26s] di attaccamento ai genitori
[2400.26s -> 2402.26s] che rispondevano
[2402.26s -> 2404.26s] o in modo aggressivo
[2404.26s -> 2406.26s] o in modo mortificante.
[2406.26s -> 2409.26s] Per cui se questo contatto doloroso
[2409.26s -> 2412.26s] diventa un modello costante di interazione
[2412.26s -> 2416.26s] il bambino associa l'amore al dolore
[2416.26s -> 2418.26s] e arriva alla conclusione
[2418.26s -> 2420.26s] che pur di avere delle attenzioni
[2420.26s -> 2422.26s] sono disposti a soffrire
[2422.26s -> 2425.26s] piuttosto che essere trascurati.
[2425.26s -> 2427.26s] Anche da adulti il martirio
[2427.26s -> 2429.26s] rimane il prezzo da pagare
[2429.26s -> 2432.26s] per essere in relazione con gli altri.
[2432.26s -> 2435.26s] Anche dei genitori ipercritici
[2435.26s -> 2438.26s] e sempre pronti ad indurre dei sensi di colpa
[2438.26s -> 2441.26s] possono contribuire allo sviluppo
[2441.26s -> 2443.26s] di uno stile masochista.
[2443.26s -> 2445.26s] Profondi sensi di colpa
[2445.26s -> 2449.26s] insieme al bisogno di dipendenza mai risolto
[2449.26s -> 2452.26s] e alla paura di essere abbandonati
[2452.26s -> 2455.26s] sembrano essere le forze in gioco
[2455.26s -> 2458.26s] alla base di questo stile di personalità.
[2458.26s -> 2460.26s] Per cui i rimproveri dei genitori
[2460.26s -> 2462.26s] vengono interiorizzati
[2462.26s -> 2465.26s] si radica la convinzione di essere cattivi
[2465.26s -> 2467.26s] o inadeguati
[2467.26s -> 2469.26s] e la paura di non soddisfare
[2469.26s -> 2471.26s] queste aspettative genitoriali
[2471.26s -> 2473.26s] li segue come un'ombra
[2473.26s -> 2475.26s] finché non interiorizzano questi modelli
[2475.26s -> 2477.26s] queste regole
[2477.26s -> 2480.26s] che diventano i peggiori critici di se stessi.
[2480.26s -> 2483.26s] Però i masochisti hanno il vantaggio secondario
[2483.26s -> 2485.26s] di trovare la compassione degli altri
[2485.26s -> 2487.26s] per il modo in cui sono stati trattati
[2487.26s -> 2490.26s] e vengono tuttora trattati.
[2490.26s -> 2493.26s] E concludo dicendo che
[2493.26s -> 2495.26s] alcune storie personali
[2495.26s -> 2497.26s] con tutte queste dinamiche interne
[2497.26s -> 2499.26s] che vi ho descritto
[2499.26s -> 2501.26s] determinano il modo in cui
[2501.26s -> 2503.26s] gli altri si comportano con noi
[2503.26s -> 2505.26s] il ruolo che assumono.
[2505.26s -> 2507.26s] Naturalmente se il ruolo che ci è stato assegnato
[2507.26s -> 2509.26s] non è con noi compatibile
[2509.26s -> 2511.26s] di solito cosa facciamo?
[2511.26s -> 2513.26s] Abbandoniamo la scena
[2513.26s -> 2515.26s] e ne scegliamo una più congeniale.
[2515.26s -> 2517.26s] Naturalmente non tutte le relazioni sono collusive
[2517.26s -> 2519.26s] e non tutte le persone
[2519.26s -> 2521.26s] che lasciano un posto di lavoro
[2521.26s -> 2523.26s] lo fanno a causa di una collusione.
[2523.26s -> 2525.26s] In molte relazioni
[2525.26s -> 2527.26s] c'è quel giusto spazio transazionale
[2527.26s -> 2529.26s] che consente la crescita e l'evoluzione.
[2529.26s -> 2532.26s] Naturalmente nella vita aziendale
[2532.26s -> 2534.26s] è importante mantenere
[2534.26s -> 2536.26s] la propria individualità
[2536.26s -> 2538.26s] perché salute mentale significa proprio
[2538.26s -> 2542.26s] prendersi la possibilità di scegliere.
[2542.26s -> 2545.26s] Oggi la competenza distintiva
[2545.26s -> 2547.26s] più vantaggiosa per il manager
[2547.26s -> 2550.26s] è proprio quella di capire e coltivare l'emozione
[2550.26s -> 2553.26s] con una sorta di apprendistato emozionale
[2553.26s -> 2555.26s] orientato alla conoscenza di sé
[2555.26s -> 2557.26s] e della propria storia
[2557.26s -> 2559.26s] al genuino interesse per l'altro
[2559.26s -> 2562.26s] e al dialogo con le proprie emozioni.
[2562.26s -> 2564.26s] L'intelligenza emotiva rappresenta dunque
[2564.26s -> 2565.26s] la risorsa
[2565.26s -> 2567.26s] per conseguire crescita
[2567.26s -> 2568.26s] sviluppo
[2568.26s -> 2569.26s] apprendimento
[2569.26s -> 2570.26s] creatività
[2570.26s -> 2573.26s] e innovazione.
[2573.26s -> 2576.26s] La capacità di gestire adeguatamente
[2576.26s -> 2578.26s] le emozioni proprie altrui
[2578.26s -> 2579.26s] attesta oggi
[2579.26s -> 2582.26s] la credibilità professionale di un manager
[2582.26s -> 2584.26s] nel panorama contemporaneo
[2584.26s -> 2587.26s] e assicura il benessere organizzativo.
[2587.26s -> 2590.26s] Ho visto mentre parlavo delle facce
[2590.26s -> 2592.26s] che ogni tanto sorridevano
[2592.26s -> 2594.26s] ogni tanto rimanevano stranite
[2594.26s -> 2596.26s] non so se avete voglia di fare qualche domanda
[2596.26s -> 2597.26s] o di raccontare
[2597.26s -> 2599.26s] perché sicuramente
[2599.26s -> 2602.26s] in qualche parte di questa storia
[2602.26s -> 2604.26s] o vi siete riconosciuti
[2604.26s -> 2606.26s] o avete delle storie già vissute
[2606.26s -> 2608.26s] che avete intravisto attraverso le mie parole
[2608.26s -> 2611.26s] quindi lascerei lo spazio a qualcuno
[2611.26s -> 2612.26s] se vuole intervenire
[2612.26s -> 2613.26s] prego
[2613.26s -> 2707.26s] ...
[2707.26s -> 2711.26s] Per fortuna le neuroscienze ci dicono che noi siamo capaci
[2711.26s -> 2712.06s] ...
[2712.06s -> 2734.14s] Anche in autonomia di elaborare la nostra storia e il nostro passato. Alcune volte però ci inceppiamo su qualcosa che è troppo difficile da elaborare. Allora vediamo che determinati meccanismi si ripetono perché c'è proprio un tentativo naturale della persona di cercare una risoluzione al proprio conflitto interiore.
[2735.76s -> 2741.64s] E allora facciamo in modo che anche all'interno delle aziende si possa godere di qualche opera d'arte.
[2741.64s -> 2748.04s] Che è beneficio per lo spirito e per il benessere.
[2748.04s -> 2753.84s] Per la cavella anima nei momenti di intemperanze organizzative o di difficoltà.
[2753.84s -> 2770.04s] Ma non qualunque, ossia ogni azienda proprio per le caratteristiche aziendali può avere delle specificità e quindi può riuscire anche a far sì che ci siano delle scelte che non sono l'acquisto di opere d'arte straordinariamente costose,
[2770.04s -> 2771.62s] ma una scelta propria.
[2771.64s -> 2781.54s] Per esempio dell'oggetto, della caratteristica dell'opera che abbia determinati colori, che abbia profondità o spazio a seconda delle esigenze, anche lavorative.
[2784.56s -> 2796.38s] Parole, domande? Se non ci sono domande io allora ringrazio la dottoressa Rossana Elena Cal per essere stata con noi, ringrazio tutti voi per averci seguito,
[2796.38s -> 2801.38s] vi do appuntamento al prossimo notte.
[2801.64s -> 2811.12s] Il nostro appuntamento di Alla Fine dei Conti sarà a Gonzaga e avremo ospite la fondatrice del Festival della Fiaba di Modena.
[2811.72s -> 2819.34s] Saremo il 10 marzo alle ore 18 alla Biblioteca Comunale di Gonzaga, Viale Fiera Millenaria 64 Gonzaga.
[2819.50s -> 2827.98s] Per tutte le informazioni il sito di Alla Fine dei Conti, il sito della Casa del Mantegna, la pagina Facebook di Alla Fine dei Conti.
[2828.74s -> 2830.26s] Grazie a tutti, arrivederci.
[2831.64s -> 2831.84s] Grazie.

Info: www.allafinedeiconti.it - info@allafinedeiconti.it

Immagine: Opera di Agostino Arrivabene, "I figli di Nyx", 1993, olio su tela di lino, cm 92x134.
Proprietà dell’artista – www.agostinoarrivabene.it