Presentazione della mostra «Vampiri. Illustrazione e letteratura tra culto del sangue e ritorno dalla morte»
Mantova, Casa del Mantegna
venerdì 6 dicembre 2024, ore 18.
Ingresso libero.
Un approfondimento sui temi della mostra, allestita fino al 12 gennaio 2025 presso il Museo di Civico di Crema e del Cremasco, di oltre duecento opere provenienti dal patrimonio di venti biblioteche pubbliche italiane e di collezionisti privati (testi letterari e poetici, spesso illustrati e pubblicati in volume e su riviste, incisioni, fogli sciolti, edizioni originali, e materiale iconografico) che indaga il fenomeno che prende corpo attorno alla figura del vampiro, a partire dalla sua genesi in antichi miti e credenze fino all'icona pop della contemporaneità.
Intervengono i curatori Lidia Gallanti, Silvia Scaravaggi ed Edoardo Fontana.
L'incontro è presentato da Elena Alfonsi, presidente dell'associazione Aretè.
Il termine per indicare l’oggetto di questa esposizione, nella letteratura europea è utilizzato per la prima volta attorno al 1732, a seguito di una terribile epidemia "vampirica" verificatasi in Serbia. L’origine della figura è tuttavia radicata in tempi lontani: nasce in culture e religioni distanti tra loro, ma accomunate dall’esigenza di trovare spiegazioni e simboli, anche esoterici, alla lotta tra il bene e il male.
Con il passare del tempo e il mutare della società e dei costumi, il vampiro si trasforma in un'icona ambivalente e ineffabile che nel corso dei secoli si ammanta di fascino ambiguo, oscuro, incerto. Diviene un essere fluido, privo di una connotazione sessuale precisa, al confine tra vita e morte, che subisce malvolentieri le leggi della natura e cerca di sovvertirle, incarnandosi in corpi sempre differenti e contaminando i generi e le forme di arte e di letteratura.