Sabato 24 novembre 2018 ore 18.00
Alberto Fasulo e Gianpaolo Gri
Con la pubblicazione nel 1976 di Il formaggio e i vermi, Carlo Ginzburg avvia in Italia una profonda rivoluzione metodologica nell'ambito storiografico: la diffusione dell'eterodossia nel '500 non viene più raccontata attraverso le dispute teologiche o l'adesione a dottrine sospette da parte di principi e umanisti, ma precipitando nella campagna friulana, seguendo le vicende di un mugnaio dalle letture disordinate, assertore di un credo radicale e refrattario al potere, due volte processato dall'inquisizione e infine condannato a morte. Domenico Scandella detto Menocchio emerge così dall'anonimato per diventare un personaggio storico: gli atti dei suoi processi vengono pubblicati, la sua cosmologia e le sue idee religiose ripetutamente studiate. All'ultimo Festival di Locarno il regista Alberto Fasulo ha portato in concorso MENOCCHIO, un film dedicato alla sua vita. Ma che cosa ci racconta oggi Menocchio? E che cosa ci permette di comprendere della Storia e del nostro presente? Fasulo ne parla con Gianpaolo Gri, antropologo e studioso di storia e cultura friulana, nonché collaboratore alla sceneggiatura del film. Coordinano l'incontro Daniela Ferrari e Carlo Saletti, presidente e direttore dell'Istituto Mantovano di Storia Contemporanea.
In collaborazione con l'Istituto Mantovano di Storia Contemporanea.
Programmazione in sala "il Cinema del Carbone"