"Quel quaderno mi guardò..
..e io rimasi senza fiato

"Quel quaderno mi guardò e io rimasi senza fiato"
illustratori e quaderni di scuola
un romantico mondo da scoprire

CASA DEL MANTEGNA
PALAZZO DI BAGNO
 
19 dicembre 2014 - 1 febbraio 2015

Se oggi per andare a scuola uno studente potrebbe cavarsela benissimo con un computer portatile o un iPad con connessione a internet, una volta, non più di 15 anni fa, non era certamente così. La dotazione obbligatoria di uno scolaro del XX° secolo comprendeva cartella,libri e quaderni e astuccio contenente il necessario per scrivere e disegnare
Oggetto della Mostra sono proprio i quaderni. Quaderni di brutta, di bella, per appunti, per raccolta di lavori domestici, per componimenti illustrati, per stenografia, per computisteria, per componimenti musicali e così via. Quaderni: oggetti indispensabili per fissare nella mente le nozioni apprese a scuola, palestra per esercizi di scrittura, di calligrafia, di geometria e di aritmetica, dimostrazione e verifica da presentare all'insegnante a comprova del nostro studio, evidenza del nostro ordine e e del nostro carattere racchiusi in quello che era definito il "quaderno di bella". I quaderni accompagnavano gli studenti per tutta la durata degli studi e se all'inizio erano venduti muti, senza alcun segno distintivo esteriore, quasi da subito furono arricchiti con decori e immagini che ne miglioravano l'aspetto esteriore, caratteristica che li faceva preferire ai primi al momento dell'acquisto. Tutta questione di marketing diremmo oggi. O di necessità educative, argomentano alcuni. Sull'argomento si può discutere per ore, senza che i partigiani dell'una o dell'altra teoria giungano ad una conclusione. Fatto sta che se per secoli il "quaderno" è sempre stato uguale, costituito da un gruppo di fogli variamente legati tra loro e protetti da una copertina di cartoncino monocromo, dal 1865 compaiono in commercio copertine illustrate tipograficamente (termine primo ricavato dalle immagini in nostro possesso, e che saremo ben lieti di correggere qualora venissero trovate copertine stampate anteriormente). Per quanto ci è dato sapere, e le ricerche sono in corso, il primato di aver stampato copertine illustrate sembrerebbe spettare ai francesi anche se in Italia compaiono copertine illustrate praticamente coeve. I prodotti francesi fin da subito appaiono ricercati, curati, educativi, con tavole spesso firmate da illustratori famosi. I prodotti italiani, almeno all'inizio, sono artigianali, imprecisi, nel complesso poco curati, caratteristiche queste indipendenti dai metodi utilizzati per l'impressione a stampa. Questo gap qualitativo fu colmato in pochi anni, ponendo col 1875 circa, le due produzioni praticamente allo stesso livello qualitativo. Stupisce il fatto che in Italia per molti anni le copertine, spesso riccamente decorate, resteranno prive delle firme degli illustratori. Solamente sul finire dell'Ottocento inizia comparire qualche copertina firmata. Il Novecento sarà tutto un fiorire di serie variamente illustrate dedicate ad innumerevoli tematiche che seguono principalmente alcuni filoni tematici:

un filone educativo dedicato, per esempio, all'Educazione civica, alla Storia, alla Geografia, alla Letteratura e al Risparmio;
un filone prevalentemente ludico dedicato agli Sport, all'Umorismo, al Fumetto e al Gioco, un filone Pubblicitario dedicato alla promozione di prodotti di consumo
ed infine uno che chiameremo di Propaganda, intendendo con questo termine tutta quella serie di promozioni politiche e sociali che furono veicolate mediante i quaderni, qualunque sia stata l'epoca o il periodo storico. E in questo settore, l'Italia fu maestra.
Gli illustratori delle copertine dei quaderni di scuola furono artefici e protagonisti delle fortune di questi oggetti indispensabili di "lavoro" non solo agli studenti, ma anche come veicolo mediatico di propaganda e di informazione presso le loro famiglie. Quindi illustratori intesi non solo dal punto di vista puramente artistico, ma anche valutati come protagonisti della nostra educazione e, quindi, della nostra storia. 

Buon divertimento

(saremo grati a tutti coloro che vorranno contattarci segnalando notizie e collezioni da poter visionare perché è in preparazione un libro dedicato appunto agli illustratori che hanno lavorato alle copertine dei quaderni di scuola. Ogni aiuto sarà gradito. Telefono 328-4044988 ; e-mail:enzibottura@libero.it)

SITO UFFICIALEwww.museodelquaderno.it

Informazioni:

La mostra rimarrà aperta con i seguenti orari:
Mattino, da martedì a domenica 10-12.30 
Pomeriggio, mercoledì e giovedì 15-17 
sabato, domenica e festivi 15-18 
Chiuso il lunedì.

Approfondimenti:

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